Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa, Rubber Shirt (xenochrony): review

Rubber Shirt (dall’album Sheik Yerbouti, 1979)

Sfidare l’autorità e mettere in discussione le norme sociali è un classico dei testi di Frank Zappa.
Il titolo di Rubber Shirt (brano strumentale che fa parte dell’album Sheik Yerbouti, 1979) fa pensare ad una metafora delle lotte e delle sfide affrontate dalle persone nel conformarsi alle norme sociali.
La ‘maglietta di gomma’ è vista come un simbolo delle pressioni e richieste imposte dalla società che soffocano il nostro vero Sé. E’ una critica al cieco conformismo e alla soppressione dell’individualità.
Rubber Shirt può anche essere visto come un commento satirico sulla superficialità e assurdità della cultura contemporanea. Del resto, Zappa raramente dava spiegazioni chiare ed esplicite sul significato delle sue canzoni (titoli o testi) durante le interviste. Preferiva lasciare che gli ascoltatori interpretassero le sue composizioni a modo loro, il che alimentava anche discussioni intriganti tra i fan. La bellezza del lavoro di Zappa risiede anche nella sua capacità di stimolare pensieri, evocare emozioni e trascendere i confini.
La canzone presenta armonie complesse che ne aumentano il fascino e la profondità.
Le esibizioni live di Rubber Shirt spesso prevedevano estesi assoli strumentali.

https://www.youtube.com/watch?v=poU4p_sodzs

Nel booklet del CD “Sheik Yerbouti”, Zappa ha spiegato come è stato creato il brano “Rubber Shirt” applicando quella che chiamava xenocronia (termine da lui stesso coniato). La traccia di basso e quella di batteria sono state registrate separatamente. Sono stati messi uno sopra l’altro utilizzando una tecnica di risincronizzazione, creando l’illusione di essere suonati insieme. Afferma anche che ciò è stato fatto durante “Friendly little finger” e “Yo ‘mama”. È noto che abbia applicato intensamente questa tecnica nell’album “Joe’s Garage”. In questo caso, c’è un sample tratto da “On the bus” in questo studio, dove si può effettivamente vedere su carta come funzionava la xenocronia. Un altro è “Outside now (original solo)” sovrapposto al vamp di “Keep it greasy”, anch’esso incluso in questo studio.
Nel caso di “Rubber Shirt”, il risultato non doveva avere un metro costante. La parte di basso originale di Patrick O’Hearn è in 4/4, mentre la parte di batteria di Terry Bozzio è in 11/4. La manipolazione delle tracce rende il ritmo di “Rubber Shirt” piuttosto libero, senza limiti.
Il risultato musicale di “Rubber Shirt” è unico. E’ impossibile avere due persone che improvvisano in questo modo con metri e ritmi irregolari o cambiare il tempo rimanendo comunque spesso uguali. In un vero duetto è necessario che uno conosca le basi di ciò che sta facendo l’altro, è necessaria una qualche forma di stabilità.
(zappa-analysis.com)

Si trovano ‘strane sincronizzazioni’ in “Rubber Shirt”: è il risultato di due musicisti che non si sono mai incontrati nella stessa stanza contemporaneamente e che suonano a due ritmi diversi, con due stati d’animo diversi, per due scopi diversi, il tutto mescolato insieme.

https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

FZ nelle note di copertina di Shek Yerbouti: “La parte di basso è estratta da un master a quattro tracce di una performance tenutasi a Goteborg, in Svezia, nel 1974, che ho fatto sovraincidere da Patrick O’Hearn su una traccia di assolo di chitarra con tempo medio in 4/4. Le note scelte venivano più o meno specificate durante la sessione di sovraincisione, quindi non si trattava del tutto di un “assolo di basso” improvvisato. Un anno e mezzo dopo, la traccia del basso è stata separata dal master svedese e trasferita su una traccia di un altro master in studio a 24 tracce per una canzone lenta in 11/4. Il risultato di questa risincronizzazione sperimentale (la stessa tecnica è stata utilizzata nell’album Zoot Allures in Friendly Little Finger) è il pezzo che stai ascoltando. Tutta l’interazione sensibile e interessante tra il basso e la batteria non è mai realmente avvenuta…”.
La traccia di basso di O’Hearn è nata come sovraincisione sull’assolo di FZ da Inca Roads (Goteborg, 1974). FZ ha trasmesso questa versione di Inca Roads con le sovraincisioni di O’Heran su WSOU FM nel 1978.
La traccia di batteria di Bozzio ha origine da una registrazione in studio di un pezzo intitolato Number 9 che è una versione del motivo Outside Now in 11/4 a cui FZ fa riferimento nelle note di copertina di Sheik Yerbouti come “una canzone lenta in 11/4”.
(Zappa Wiki Jawaka)

L’ultima immagine del video riporta il commento di Frank Zappa dall’album originale Sheik Yerbouti.

Ci impegniamo al massimo per attribuire il giusto credito di copyright a tutte le foto utilizzate sul nostro sito web. Tuttavia, se ritieni che alcune foto violino il tuo copyright, ti preghiamo di contattarci immediatamente. Rimuoveremo tempestivamente qualsiasi contenuto soggetto a una valida rivendicazione di copyright.