Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa & Edgard Varèse – Prima parte

Edgard Varèse – Desert Interpolation pt. 1

Al suo 15° compleanno, Frank Zappa spende i 5 dollari ricevuti in regalo per telefonare al suo idolo. Edgard Varèse non è in casa, così Frank parla con sua moglie Louise. L’anno seguente, Frank gli scrive una lettera per esprimere la sua ammirazione e per condividere con lui la propria visione musicale. Zappa ha già iniziato a comporre.
Ecco il testo della sua lettera indirizzata a:
Mr. Edgard Varèse
188 Sullivan St.
New York, New York
“Caro Signore,
forse si ricorda di me, le ho fatto una telefonata un po’ stupida lo scorso gennaio. Nel caso non ricordasse, mi chiamo Frank Zappa Jr., ho 16 anni… il che potrebbe in parte spiegare perché io l’abbia infastidita lo scorso inverno. Può sembrarle strano, ma dall’età di tredici anni ho cominciato ad interessarmi alla sua musica. Tutto è iniziato quando un negozio di dischi mi ha venduto il primo volume delle “Opere complete di Edgar Varèse”.
Mi è costato $ 5,40, che a quel tempo sembrava una cifra enorme: considerando la mia età mi ha lasciato al verde per tre settimane. Dopo aver lottato per capire la presentazione di Mr. Finklestein sul retro del disco, ho iniziato a prendere in prestito libri dalla biblioteca sui compositori di musica moderna per imparare tutto ciò che ho potuto su Edgar Varèse. Quando il nostro insegnante di storia ci ha chiesto di raffigurare un americano che ha realizzato qualcosa di importante per gli Stati Uniti, ho scritto di lei, della Pan American League of Composers e la New Symphony. L’insegnante non aveva mai sentito parlare di lei e mi ha accusato di aver inventato tutto. Stupido, ma vero. Nella mia vita, ho sviluppato da solo i talenti e le capacità che Dio mi ha dato. Quando è arrivato il momento per Frank di imparare a leggere e scrivere musica, Frank ha fatto da sé. Compongo da due anni, utilizzo una tecnica rigorosamente dodecafonica producendo effetti che ricordano Anton Webern.
Questo può sembrare strano per lei, ma penso di avere nuove idee da proporle. La prima è un’elaborazione intorno al principio della dinamica contrappuntistica di Ruth Seeger; la seconda è un’estensione della tecnica dodecafonica che chiamo ‘quadrato di inversione’. Questo permette di comporre musica pantonale armonicamente costruita in strutture logiche e progressioni continuando ad abbassare il segnale di linea.
Cordiali saluti
(“Frank Zappa : un intellectuel spécifique” par Marc-André Gagnon, articolo pubblicato su Circuit v14 n3 2004)

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Una volta, hai raccontato di esserti recato a New York e di essere passato davanti alla casa di Varèse in Sullivan Street pensando che fosse rimasto in quella stanza o casa o appartamento per 25 anni, incapace di comporre musica.
“Si è fermato. Ha smesso di scrivere per 25 anni perché nessuno avrebbe suonato la sua musica. Negli ultimi anni della sua vita, è stato ‘riabilitato’. La Columbia ha deciso di fare delle registrazioni della sua musica…”.
Le registrazioni di Slonimsky?
“No. Quella di Slonimsky è stata la prima registrazione di Ionization. La seconda registrazione del materiale di Varèse, per quanto ne so, era quel disco EMS 401 che risale al 1950. Quello che ho comprato. Alla fine degli anni ’60, la Columbia decise di fare alcune registrazioni della sua musica. Hanno fatto due o tre album con, credo, Robert Craft, il ragazzo che ha registrato la maggior parte delle cose di Stravinsky, e ci sono stati alcuni concerti a New York City al Town Hall, quindi Varèse ha ottenuto un po’ di riconoscimento.
C’è un altro suo album con un’etichetta olandese. Ce l’ho. Ci sono un gruppo di brani per pianoforte e violino. Ha “Ballet mecanique” su un lato con pezzi oscuri: la cosa strana di questi pezzi è il ritmo. Ho messo l’ago nella scanalatura, ho iniziato ad ascoltare e mi sono detto: “Cazzo, avrei potuto scriverlo”. Suonava davvero come “The Black Page”.
(Best of Guitar Player, 1994)

Le foto della casa di Varèse sono di Larry Gertner
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Nel 1965, Tom Wilson offrì un contratto ai Mothers in un locale dove si stavano esibendo. La loro storia decolla da lì. Lo stesso anno Varese morì. La Musica ha fatto incontrare Frank Zappa e Edgar Varése.
La musica è una bella strega che ride…

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“Edgard Varèse mi ha insegnato tante cose, ma soprattutto mi ha incoraggiato tanto da capire che anch’io potevo fare Musica. Conservo ancora un ritaglio da una rivista con alcune sue parole: ‘Non c’è differenza tra suono e rumore, perché il rumore è un suono che si crea’ “. (Frank Zappa)

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“Non esiste l’avanguardia, solo qualcuno che rimane un po’ indietro” diceva il maestro Edgard Varése.

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