Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Vincent Beldon: xenocronia Frank Zappa, Edgar Varése + video intervista a Edgar Varèse – xenochrony

xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Edgar Varése (spezzoni di 7 brani di Varése mixati e sovraincisi) + video intervista a Edgar Varése.

Foto/collage FZ con sguardo di Edgar Varése di Roxa

FAIR USE

https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

Undici anni fa, un grande fan di FZ (Deepinder Singh Cheema) ha fatto una scoperta: la pubblicazione di una rara poesia di Frank Zappa, L.A. Night Piece.
Deepinder ha spiegato che possiede il dattiloscritto originale e le lettere che FZ ha scritto all’editore Grover Haynes. Gran parte della poesia non è ancora stata pubblicata su Internet nella sua interezza.

Riporto di seguito una sintesi dell’articolo pubblicato su idiotbastard.com:
“Il 16 aprile 1959, il 18enne Frank Zappa inviò una poesia ‘beat’ di 4 pagine dattiloscritta all’editore Grover Haynes. L’editore rispose positivamente a LA Night Piece chiedendo a Frank alcune informazioni su se stesso. Frank ha fornito queste informazioni sul suo conto: ‘anticlericale, antinazionalista, anarchico, edonista, diversamente normale, penso che la vita sia una grande esplosione, approfondisco Pierre Boullez e Muddy Waters, la filosofia orientale, Modigliani, Ferlinghetti e il caffè denso’.
Lorraine Belcher ha confermato che la stessa macchina da scrivere è stata usata per il testo di Trouble Every Day.
Frank scrisse una seconda lettera all’editore Haynes dicendo che era estremamente importante che il suo nome fosse cambiato in Vincent Beldon al momento della pubblicazione della poesia. Perché ha scelto questo pseudonimo?
Vincent era il secondo nome reale di Frank, questo lo sappiamo, ma perché Beldon?
Denny Walley ha sottolineato che “Belden è il nome dell’azienda che produce il miglior cavo per le corde delle chitarre”. Forse Frank ha leggermente modificato l’ortografia? Sapremo mai da dove deriva il cognome Beldon?
Deepinder Cheema ha acquisito la poesia originale e la lettera di presentazione; l’ha mostrata a Gail Zappa nel backstage della Roundhouse di Londra nel 2010. Ha anche permesso a Bob, il fratello di Frank, di vederla. Bob ha riconosciuto la calligrafia di suo padre sulla busta. Deepinder ha commentato: “Questa rivelazione mi ha sorpreso perché dimostra che FZ senior non solo si interessava a qualsiasi cosa stesse facendo suo figlio ma che lo aiutava in caso di bisogno”.
Il 18 luglio 2017, Deepinder ha portato i documenti agli studi di Elstree della BBC per la registrazione di uno speciale sullo spettacolo Antiques Roadshow. E’ stato filmato mentre presentava questi manufatti a Mark Hill fuori dal Queen Vic in Albert Square. Sfortunatamente, il filmato non è stato incluso nel programma trasmesso il 5 febbraio 2018. Evidentemente, la BBC non era in grado di aggiungere nulla nonostante l’appello di Deepinder di interpellare persone della prima età adulta di FZ che potessero risolvere alcuni misteri su di lui”.

Sulla busta, in alto, si nota la frase “Vincent Beldon non ha personalità”, mentre in basso la firma “Frank Zappa”. La calligrafia è del padre di Frank.
La poesia è illustrata da 5 disegni di Rico Rivera. Il disegno sul pacco ricorda molto quello realizzato da Cal Schenkel per l’album “Cruising With Ruben & The Jets”.

Chi è Vincent Beldon? Da dove deriva lo pseudonimo dell’adolescente Frank Zappa?
Ho fatto qualche ricerca su ‘Beldon’ perdendomi in alcuni ragionamenti.
Vincent è sicuramente il secondo nome di Zappa. A proposito di Beldon…
Beldon è un nome proprio di persona e ha un significato preciso: ‘abitare nella bella valle’. Valle di San Fernando? Laurel Canyon Boulevard è un’importante rotta in direzione nord-sud tra la città di West Hollywood e San Fernando Valley.
A maggio del 1959, Frank viveva ancora con i suoi genitori a St. Augustine, ma già nel 1958 desiderava andare a Los Angeles, tanto che poi si trasferì a Echo Park, dopo aver fatto pubblicare la poesia in una rivista locale con il nome di Vincent Beldon. L’ho scoperto nel libro “Les Aventures extravagantes de Frank Zappa – Acte 1” di Christophe Delbrouck.

Harold Beldon è un personaggio (poliziotto) che appare in un episodio di The Twilight Zone (serie televisiva iniziata nel 1959) che presentava storie misteriose, paranormali, futuristiche, distopiche o inquietanti. Ho scoperto che il tema di questo programma televisivo è menzionato in Jesus Thinks You’re A Jerk e Rhymin ‘Man e durante alcuni dei concerti dal vivo di Zappa. Inoltre, il conduttore Rod Serling (che ha creato la serie) è apparso sulla copertina di We’re Only In It For the Money. Coincidenza…

Beldon… bel-don. Bel dono. Penso a Edgar Varése e a tutto quello che ha rappresentato per Frank. Una fortuna, un grande dono…

“Edgard Varèse mi ha insegnato tante cose, ma soprattutto mi ha incoraggiato tanto da capire che anch’io potevo fare Musica. Conservo ancora un ritaglio da una rivista con alcune sue parole: ‘Non c’è differenza tra suono e rumore perché il rumore è un suono che si crea’ “. (Frank Zappa)

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