
“Alle cinque del mattino qualcuno continuava a cantare ‘Who Are the Brain Police?’ nella mia mente e me l’ha fatto scrivere. Devo ammettere di essermi spaventato quando finalmente l’ho suonato e cantato”
“Molte persone controllano il proprio cervello. Sono come cittadini soldati, per così dire. Ho visto persone che arrestano volentieri e cercano di punire il proprio cervello. E’ davvero triste. Questo è il policismo cerebrale del vigilante. Non è nemmeno ufficiale, è come autoimposto. … È difficile attribuirlo ad un’agenzia centrale, quando ti rendi conto che così tante persone sono disposte a farlo da sole. Voglio dire, le persone che vogliono diventare poliziotti del cervello dilettanti, il loro numero cresce ogni giorno – persone che dicono a se stesse: “Non potrei prenderlo in considerazione”, e poi si sculacciano anche solo per essere arrivate così lontano. Quindi, non c’è nemmeno bisogno di dare la colpa a un’agenzia di polizia cerebrale centrale. Ci sono un sacco di persone che si sottopongono volontariamente a questa automutilazione”
(Interview by Bob Marshall, 22 ottobre 1988)