Riporto un paio di aneddoti piccanti sul concerto di Pistoia del 1982.
Hai un sacco di videocassette con riprese particolari nel tuo caveau…
“Tra tante cassette ‘esotiche’, ne ho una che è stata girata nella stanza del promotore a Pistoia, in Italia, quando si è rifiutato di pagare alcuni membri della troupe e c’era il rischio che non pagasse la band. Il manager che avevo in quel momento, Bennett Glotzer, aveva appena preso a pugni questo tizio. L’ha colpito in faccia una quindicina di volte. Ho chiesto a Thomas Nordegg di azionare la videocamera e riprendere tutto e, così, è andato lì dentro mentre tutti ignoravano che la telecamera stesse registrando. Nel video erano presenti tizi dall’aspetto mafioso, il promotore che spiegava in modo goffo perché non aveva pagato e Bennett che urlava contro di lui. Nel frattempo, Thomas Nordegg camminava lì con molta calma registrando tutto. Qualche anno dopo, ho capito chi era questo promotore: Francesco Sanavio. E’ venuto a Los Angeles, ha avuto il coraggio di chiamarmi e dire “Posso venire?”. Ho risposto “Certo, vieni” e gli ho fatto vedere il nastro e lui ha detto ” Non credevo ci fosse del nastro nella telecamera”. Stava guardando se stesso mentre spiegava perché non aveva pagato. Ora è in prigione in Italia.
Mi sorprende che tu non abbia avuto un “Thomas Nordegg” nell’88.
“C’è un solo Thomas Nordegg e lavorava per Warren Cuccurullo”.
O, semplicemente, qualcuno che si nascondesse con una videocamera durante quel tour.
“Non potevo permettermi di farlo. Thomas ha voluto fare ciò che ha fatto: riceveva uno stipendio regolare come tastierista in quel tour nell’82 (’81 e ’82) e ha deciso di fare quel video. Non veniva pagato per questo… era qualcosa che amava fare”.
(Society Pages 2, giugno 1990)
Di grande impatto l’idea-scena che Frank mise in atto a Pistoia nel 1982. Fece installare un megaschermo (all’epoca non se ne vedevano ancora) che proiettava i mondiali di calcio in contemporanea al suo concerto. Prima di cominciare a suonare, disse semplicemente in pesante slang americano: “Chi non capisce un tubo della musica che faccio può tranquillamente guardarsi le partite… così non ha buttato i soldi del biglietto”. E partì un concerto storico.
Cosa pensava Frank Zappa dei concerti organizzati in Italia?
“Non avete nessun promoter professionista e non mi voglio trovare nel bel mezzo di litigi e disordini come è successo per altri colleghi. Ho saputo poi che le organizzazioni per i concerti vengono ora affidate ad organizzazioni politiche. Un’organizzazione collegata al partito comunista mi ha invitato garantendomi che tutto verrà programmato senza incidenti, ma sono contrario ad esibirmi con dei partiti politici di mezzo”. (Ciao 2001, 28 novembre 1976)
Riguardo al concerto a Palermo, rinvio ad un prossimo video.