Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa e John Lennon – Jamrag / King Kong

L’esibizione con John Lennon e Yoko Ono al Fillmore East – 5 giugno 1971

Frank Zappa racconta: “Un giornalista del Village Voice mi ha presentato John Lennon. A Lennon ho chiesto se voleva suonare con noi al concerto del Fillmore East e l’ha fatto. Durante l’esibizione, quando Lennon era sul palco con Yoko, abbiamo suonato una delle mie canzoni, King Kong. L’accordo per l’uso dei nastri era che lui li avrebbe usati per i suoi scopi, io per i miei. Lennon ha pubblicato parte di quella performance in un album cambiando il titolo della canzone King Kong in Jamrag, dando a se stesso ed a Yoko il merito di aver scritto e pubblicato la canzone. “Questa canzone ha una melodia e cambi di accordi, qualcuno l’ha scritta e non sono stati loro…”.

Il concerto Live al Fillmore East (giugno 1971) vede sul palco, con le Mothers, John Lennon e Yoko Ono, ma le registrazioni saranno omesse dal disco di Zappa per motivi legali e pubblicate da Lennon nell’album doppio del 1972 “Sometimes in New York City”.

Zappa le farà uscire, rimasterizzate, anni dopo (1992).

Sono contenute nell’album Playground Psychotics:

1. Well – (Walter Ward)

2. Say Please – (John Lennon, Yoko Ono, Zappa)

3. Aaawk – (Lennon, Ono, Zappa)

4. Scumbag – (Lennon, Ono, Howard Kaylan, Zappa)

Durante il live al Fillmore East con John Lennon, i guaiti di Yoko Ono imperversarono finché qualcuno non le mise letteralmente un sacco in testa lasciandola sola sul palco. Zappa non gradiva i guaiti di Yoko Ono: ignorò la signora Lennon ad ogni incontro. (Classix n.21 – marzo aprile 2009)

Ecco uno spezzone di Yoko Ono nel sacco

Perché tu e John Lennon avete pubblicato un disco così brutto (“Some Time in New York City”)?

“Anche io, tuttora, non capisco come John abbia avuto il coraggio di farlo. Era puro divertimento privato, non c’era alcuna intenzione di pubblicare questi nastri. Almeno, John avrebbe dovuto avvisarmi prima di modificarli. John ha in qualche modo censurato quei nastri. Per prima cosa, ha fatto uscire tutti i discorsi sporchi che Mark e Howard hanno pronunciato durante quella jam e ce n’erano molti. Poi, ha cancellato tutte le maledizioni che alcune persone del pubblico hanno rivolto a Yoko Ono, quindi è difficile parlare di un resoconto veritiero su ciò che è successo quel giorno. Sono rimasto un po’ deluso da John per questo, non me lo sarei mai aspettato da lui”. (Humo, 1973)

A gennaio 2023, è stata resa nota la notizia secondo cui la ristampa extra di “Some Time in New York City” è stata accantonata ad un certo punto e per qualche motivo.

Perché l’uscita dell’album si è interrotta?

In assenza di una versione ufficiale, circolano diverse teorie.

Alcuni indicano un problema di diritti con i brani che Lennon e Ono registrarono con Frank Zappa e The Mothers of Invention e che erano originariamente inclusi nel doppio LP.

La Universal Music Group, la casa discografica che si occupa di commercializzare le registrazioni di John Lennon attraverso la sottoetichetta Calderstone Productions, non ha dato ad oggi alcuna spiegazione in merito alla cancellazione del progetto.

Non dimentichiamo che la UMG ha acquistato il catalogo, l’archivio e il logo di Zappa a fine giugno 2022.

John Lennon: “Ammiro un po’ Zappa ma è un fottuto intellettuale”

Zappa e Lennon credevano nel potere dell’artista. Ai loro occhi, eri veramente prezioso solo se partecipavi attivamente allo sviluppo culturale del mondo. Allo stesso tempo, eri veramente individuale solo se vivevi in un mondo da te ideato.

Una volta, Lennon in un lungo e articolato discorso sull’importanza dell’artista ha espresso il suo odio per i critici evitando coloro che non rispettavano il suo genio. Si è anche paragonato a Frank Zappa che, all’epoca, era sinonimo di integrità artistica.

Lennon ha sempre avuto problemi con l’autorità (dagli insegnanti ai critici): ai tempi della scuola era un mezzo delinquente che faceva il prepotente con i suoi insegnanti. Quell’aggressività rimase da adulto nei confronti di chi si considerava in qualche modo superiore.

Forse, anche per questo motivo Lennon ha criticato Zappa nonostante fosse un fan: “Ammiro un po’ Zappa ma è un fottuto intellettuale”.

Una battuta del genere sarebbe perdonabile se fosse un complimento ma Lennon ha sempre considerato l’intellettualismo una maledizione per la musica rock. Secondo lui, il rock era radicato nell’istinto e nel sentimento, non nella teoria e nella logica e Zappa, dal suo punto di vista, stava minacciando quell’equilibrio. (Farout magazine, 28 maggio 2022)

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