
Ti consideri una specie di trovatore del Rock, il tuo pionierismo fa parte di una trovata dell’industria discografica e ti senti quindi come un buffone di corte della grande società al vinile?
“Va bene per me, se va bene per voi giornalisti, tanto a me delle critiche non frega un bel niente…” risponde Frank sorridendo, ma poi sottolinea che non si sente un buffone, piuttosto un ambasciatore in un altro regno, che intrattiene con lunghi e fantasiosi racconti le tavole dei commensali, che farà ridere, ma anche pensare.
(Maurizio Baiata, lavocedinewyork.com, 21 dicembre 2020)

Dal 1962 Zappa lottava contro l’inerzia dell’industria discografica e cinematografica, che aveva contrastato i suoi sforzi dicendo che il suo lavoro non aveva potenziale commerciale ed era offensivo, trattandolo come un buffone autorizzato.
(Let It Rock, giugno 1975)