
“Ogni volta che guardi uno spettacolo in televisione e c’è una scena spaventosa, un accordo sostenuto, uno o due piccoli colpi di percussione in sottofondo, dovrai ricordare che il tizio che ha scritto quella colonna sonora per il film o colonna sonora per la TV non ci avrebbe mai pensato a meno che Varèse non l’avesse fatto per primo, perché le percussioni non erano usate in quel modo, e ha dimostrato che un piccolo colpo sui bastoni o un piccolo colpo sulla tempia contro un accordo teso raccontava così tanto di un certo argomento; nessuno aveva mai fatto niente del genere prima”.
(Down Beat, 21 novembre 1981)