A different octave (dall’album Civilization Phaze III, 1994)
Lumpy Gravy part two (Frank Zappa – Abnuceals Emuukha Electric Symphony Orchestra And Chorus, 1995)
Immagine di copertina: Salvador Luna (Lunatico)
La Grande Nota e la Continuità Concettuale
Alla base del lavoro di Zappa ci sono due concetti essenziali: la Grande Nota e la Continuità Concettuale.
La musica è una sola grande nota; ogni cosa è unita da una continuità che abbraccia tutto.
Non si può parlare di Zappa senza conoscere il concetto di continuità.
L’Uno e il Tutto. E’ una ‘visione olistica musicale’, quella di Frank Zappa.
Un’ottava diversa
Mentre nelle vicinanze Gesù si gratta la testa perplesso, Spider Barbour fornisce la sua versione sull’origine dell’universo.
Spider Barbour: “Noi siamo la stessa nota ma…”
John Kilgore: “Ma su un’ottava diversa”
Spider: “Giusto. Siamo 4928 ottave sotto la Grande Nota”.
Monica: “Stai cercando di dirmi che… tutto questo universo ruota intorno a un’unica nota?”
Spider: “No, non ci ruota intorno, lo è. E’ un’unica nota. Tutti sanno che le luci sono delle note. La luce è anch’essa solo una vibrazione della nota. Ogni cosa lo è”
Monica: “Quell’unica nota rende proprio insignificante tutto il resto”
John: “E che dire della luce negativa?”
Spider: “I maiali la usano come tamburello ed è uno dei motivi per cui la loro musica è così incomprensibile…”
“Nell’album Lumpy Gravy c’è una sezione sul lato 2 in cui diversi personaggi non meglio identificati discutono delle origini dell’universo. Uno dei personaggi spiega il concetto di Big Note (Grande Nota): tutto nell’universo è composto fondamentalmente da vibrazioni – la luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione – e tutte queste vibrazioni potrebbero semplicemente essere armoniche di qualche incomprensibile tono cosmico fondamentale”.
“Quanto è importante il suono? Cosa è più importante: il timbro (trama-colore) di un suono, la successione degli intervalli che compongono la melodia, il supporto armonico (accordi) che dicono al tuo orecchio ‘cosa significa la melodia’, il volume del suono, la distanza tra la sorgente e l’orecchio, la densità del suono, il numero di suoni al secondo o frazione di esso… e così via? Guarda i bambini a scuola mentre battono i piedi o battono le mani. Le persone cercano, inconsciamente, di entrare in sintonia con l’ambiente. In vari modi, anche le persone più indifferenti tentano di “sintonizzarsi” con il loro Dio”.
(Frank Zappa, Gig, febbraio 1977)
“La Grande Nota è l’elemento più vicino alla mia idea di Dio.
Tutto, a quanto pare, è costruito dalle vibrazioni.
La luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione
e forse, quando li scomponi, gli atomi stessi
non sono altro che la vibrazione di questa Grande Nota.
Avendo a che fare con le vibrazioni,
potresti entrare in sintonia con una specie di Forza Universale,
a dirla in modo banale e sdolcinato. E’ così che la vedo”.
(Frank Zappa)
Vibrazioni… Frank ha forse intuito un aspetto essenziale di quella che oggi viene definita Musica Quantistica? Non dimentichiamo che seguiva il lavoro del cosmologo Stephen Hawking.
Sentire il tutto era uno dei doni che rendevano unico Frank Zappa
Quando ha fatto suonare la London Symphony Orchestra, FZ ha messo un microfono sotto la sedia di ogni strumentista e, con tecnologia digitale, li ha registrati praticamente uno per uno. Poi, li ha messi assieme in modo che si sentisse una sola nota. Una mega nota, costituita dalla somma delle note che ogni strumento stava suonando. Il tutto è più della somma delle parti. Da quella integrazione, viene fuori la bellezza. Andatela a cercare. Se riuscite a ‘vedere’ e a ‘sentire’ questo, allora la musica di FZ è la colonna sonora della vostra vita. Se non lo è… mi spiace per voi”.
(Ferdinando Boero, Rolling Stone dicembre 2013)
Air Sculpture
Lo stile chitarristico di Zappa era completamente originale nel mondo del rock. A differenza della maggior parte dei chitarristi che usavano modelli in scala o forme collaudate sulla chitarra, Zappa creò quella che fu chiamata “Air Sculpture”. Non aveva bisogno di fare affidamento su dispositivi e trucchi musicali collaudati perché aveva la capacità di suonare qualsiasi nota (tutti i dodici toni / scala cromatica) sulla chitarra, su qualsiasi tasto. Questo stile di improvvisazione era usato anche dai chitarristi jazz (senza dubbio, cervelloni dall’udito immacolato, barbe e banjo…). Il trucco sta nel sapere in quale ordine suonare le note.
(Sun Zoom Spark, gennaio 1994)
“Mi piace lavorare di notte perché il suono è diverso rispetto al giorno. Per me, suona meglio. Di giorno, l’aria è agitata da tutta la luce del sole ed ogni cosa è in uno stato generale di agitazione”.
(Frank Zappa, M.I., novembre 1979)