
“Penso che la definizione migliore (di Frank Zappa) sia quella che lui dava di se stesso: ‘compositore’. Un precursore che ha aperto strade in modo geniale, sia nella concezione della musica che nelle tecniche di registrazione. Ha anche plasmato, scoperto tanti fuoriclasse, penso a Steve Vai, ma in generale tutti quelli che hanno lavorato con lui ne sono usciti arricchiti. Allo stesso modo, è stato un polemista formidabile, l’uomo che l’America amava odiare. Un autore talmente complesso, e difficile dietro una maschera di allegra follia, un creatore rigorosissimo: la musica di Zappa è anzitutto una lezione etica. Per questa stratificazione di contenuti, ritengo che dovrà passare ancora parecchio tempo, prima che questo gigante venga accreditato del posto che gli spetta nell’arte. Un posto in prima, primissima fila”.
(Massimo Del Papa, giornalista)