Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Zappa: il riferimento sessuale come mezzo di sabotaggio

Il sabotaggio di Frank Zappa

Zappa usava il riferimento sessuale non come un modo per addolcire la pillola di una merce, ma come un mezzo di sabotaggio. Secondo lui, la normale musica pop radiofonica è “progettata per confermare lo stile di vita di qualcuno, migliorare una direzione verso il futuro”. Credeva che la sua musica non funzionasse così. Dato che saccheggia ogni genere per i suoi effetti, è difficile capire quale stile di vita potrebbe migliorare.

In più, il suo interesse per la composizione non era casuale. Si considerava un serio innovatore, dedito a produrre le ultime novità in fatto di astrazioni artistiche musicali. Non era solo l’infatuazione di incidere punti neri su carta manoscritta né il desiderio di essere incluso nell’elenco dei “grandi” compositori (“Non è importante preoccuparsi per i posteri” ha detto “Le persone che si preoccupano di essere ricordate sono i tipi come Reagan e Bush”). Non si trattava neanche di sogni ad occhi aperti su un mondo di perfezione classica del passato. Per Zappa la composizione era una questione pratica.

“Non userei nemmeno uno spartito se ciò che chiedo ai musicisti non fosse troppo complicato per me canticchiarlo. Nella maggior parte dei casi, penso che i migliori risultati si ottengano suonando ciò che hai memorizzato. Quando un brano entra nella ‘memoria muscolare’ puoi dirigerlo, farci cose che sono impossibili quando stai leggendo. Il risultato artistico finale non è una colonna sonora, è il master tape.”

Non uno spartito: il master tape. Dato che la musica di Zappa ha una spiccata vena populista, per non dire volgare, perché non è maggiormente conosciuta? Qualunque siano le sue complessità, c’è sempre una feroce lucentezza nel suono. Era commerciale come il peccato: perché la sua musica non era più diffusa? Uno dei motivi è che Zappa ha commesso il crimine non solo di denunciare le droghe, ma anche di non averle usate.

Secondo Zappa, il personale della Warner Brothers A&R degli anni ’70 arrivava nel backstage con valigie piene di droga, come se la cocaina fosse un passaporto automatico. Zappa ha sempre deriso la droga e la cultura della droga (a parte il caso particolare di William Burroughs, che venera, scherzando sul fatto di chiamarlo e offrirgli i suoi antidolorifici a base di morfina).

Zappa detestava l’idea della libertà come viaggio mentale solitario (la sua canzone “Tiny Lites”‘ è come una versione compressa della satira di Philip K Dick The Three Stigmata Of Palmer Eldritch).

“La parte della canzone che risulta essere strana per i critici del rock’n’roll è la parte più importante, mentre l’altra roba è solo qualcosa per prepararti al piccolo colpo di scena. Spesso le composizioni sono progettate per condurti lungo il sentiero della primula finché non colpisci il muro di mattoni”.

Frank Zappa: un compositore moderno che ha guardato con attenzione ai fatti sociali. Un fenomeno raro.

(Ben Watson, The Wire, febbraio 1994)

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