Peaches en Regalia (dall’album Hot Rats del 1969, incentrato su composizioni jazz fusion strumentali con lunghi assolo). Questo brano è ampiamente riconosciuto come un moderno standard jazz fusion.
In copertina: Peaches En Regalia di Wan Gianotti
“Peaches en Regalia è l’unico brano per cui non sono mai riuscito a scrivere parole. Ci ho provato, ma non riesco a trovare testi che funzionino. Il problema, quando si tratta di scrivere testi, dipende da cosa cerchi (intelligibilità, senso fonico che corrisponda alla linea). E’ difficile scrivere un testo per quel brano. Una sillaba per croma, non puoi cambiare la melodia…”. (FZ, Bugle American, 17 dicembre 1975)
Per molti critici, Frank Zappa è il padre della fusion insieme a Miles Davis. Le prime incisioni completamente fusion sono state “Hot Rats” di Zappa (1969), “In a Silent Way” (1969) ed il doppio album “Bitches Brew” (1970) di Miles Davis. A seguire, Weather Report di Wayne Shorter e Joe Zawinul (1970) è uno dei gruppi più rappresentativi del genere fusion che combina elementi di jazz, rock e funk.
L’adozione ufficiale del termine ‘fusion’ si deve al tastierista statunitense Jeff Lorber che l’ha inserito nel 1977 nel nome della sua band “The Jeff Lorber Fusion”.
Tuttavia, sono in molti ad ammettere che Larry Coryell è arrivato prima di Miles Davis e Frank Zappa.
C’è, poi, chi è convintissimo che il padre della fusion sia Tony Williams.
“Per essere fusion, per corrispondere a quel concetto di marketing di ciò che la gente pensa sia fusion, deve SUONARE fusion. Questo ha poco a che fare con il fatto che si stia effettivamente fondendo qualcosa insieme. Significa solo che il tastierista deve suonare come Jan Hammer, il chitarrista, il batterista e il bassista devono suonare tutti in una certa vena musicale. Dopo che ogni musicista si è modellato in quella certa sindrome, l’intero evento musicale da eseguire deve essere ulteriormente modellato nella sindrome. Quindi cos’hai? Niente. È musica da sega. Il problema è che le persone poi iniziano a guardare dall’alto in basso la musica a tre accordi o la musica a un accordo o la musica a due accordi. E con la musica fusion, cosa hai? In parte è musica a tre accordi, è solo che gli accordi contengono più parziali. Invece di essere uno, quattro, cinque, stanno suonando uno due bemolle sette o qualche altra semplice progressione che consente loro di eseguire una serie di schemi facilmente riconoscibili su di esso. È tutto meccanico. Vedi, parte del problema è il modo in cui i consumatori usano la musica per rafforzare la loro idea di quale sia il loro stile di vita. Le persone che si considerano giovani moderni, in ascesa, preferiscono la fusion o la disco, quel tipo di musica brillante, pulita, precisa e meccanica. Tendono a non gradire tutto il resto perché non ha i ‘capelli pettinati’. La musica fuzztone a tre accordi non è esattamente il genere di cose a cui ti aspetteresti che un giovane dirigente sia interessato. Vuole qualcosa che suoni ‘giusto’, da ascoltare in giro su una Maserati. Quindi, alla fine, che sminuisce la musica… Ma è una buona cosa che tutta quella musica sia lì per quelle persone perché, senza di essa, al loro stile di vita mancherebbe qualcosa”. (Frank Zappa, Down Beat, 18 maggio 1978)
Una volta hai descritto il suono della musica “fusion” che, secondo alcune persone, hai contribuito ad ispirare seppure non intenzionalmente. L’hai definita una “tecnica su una base da discoteca”. Perché questa musica è diventata così popolare?
“Non mi sento in alcun modo responsabile di questo. Credo che qualsiasi cosa a cui puoi dare un’etichetta alla fine troverà aderenti; il pubblico americano è fatto così. Per le persone a cui piace, è divino come succede per il country ed il western. Se un certo tipo di musica fa parte dei tuoi gusti, nessuno può farti cambiare idea. Credo che tutti abbiano il diritto di provare questa gioia, nel loro piccolo. Non è la mia idea di divertimento, ma le persone hanno il diritto di godersi questa gioia”. (FZ, Record World, 21 gennaio 1978)
“Con le sue melodie spigolose, i ritmi rapidi e gli arrangiamenti eccentrici, Hot Rats ha sostanzialmente inventato quel genere musicale peculiare noto come fusion.” (Matt Groening, Introduzione a Frank Zappa: Hot Rats – tavolatura per chitarra).
“Quando suoni con Zappa, molta gente dà per scontato che tu sia un batterista ‘fusoide’ che sa solo suonare molto velocemente. Io non voglio essere identificato come un batterista fusion perché la maggior parte della musica chiamata ‘fusion’ non mi interessa”. (Chad Wackerman, Modern Drummer, dicembre 1988)