
Nel 1993 il giornalista Phil Wilding della rivista musicale Cutting Edge intervistò l’iconico Frank Zappa in quella che si configura come l’ultima intervista del chitarrista statunitense. Nell’intervista Frank Zappa ripercorre alcuni storici momenti della sua carriera, confessando di essere stato spiato dall’FBI per un periodo.
Frank Zappa è stato tenuto sotto controllo dall’FBI, così come altri grandi artisti della storia del rock (uno su tutti John Lennon). Gli fu offerta la possibilità di tenere un talk show sul Financial News Network (FNN):
“Andai a fare questo special sull’Unione Sovietica, ho raccolto informazioni, ho fatto interviste e sono tornato per mandare in onda lo spettacolo. Coloro che gestivano la FNN, però, erano parecchio preoccupati. Ricordo che addirittura misero un avviso prima del programma del tipo “le opinioni del signor Zappa sono solo le sue e bla bla bla”. A dire il vero non so cosa cazzo si aspettavano che dicessi una volta arrivato, è stato tutto così strano.”
“C’è stata poi questa intervista con un ragazzo di un istituto di ricerca finanziaria a Mosca sulle fabbriche militari e sull’idea di trasformarle in produzioni di beni di consumo. Un ragazzo dell’ambasciata australiana mi disse invece che gli australiani stavano lavorando con i russi per entrare nel business aerospaziale. Sono tornato con un mucchio di notizie interessanti, ma nessuno voleva ascoltarmi, nessuno voleva che fossero diffuse.”
“Immagino che da qualche parte ci sia un fascicolo dell’FBI con il mio nome…si, insomma. credo davvero che ci sia. Penso che mi stiano tenendo d’occhio da un po’ e, a dirla tutta, la cosa non mi preoccupa più di tanto.”

L’esperienza diretta del fallimentare sistema sovietico ha spinto Zappa a creare Why Not? Inc per aiutare a sviluppare affari nell’ex comunità del blocco orientale.
“C’è questo grande complesso sportivo proprio nel centro di Mosca. È dove c’è lo stadio Lenin, lì hanno tutte queste strutture e stavano cercando dei partner occidentali. Sono riuscito a convincere un paio di persone ad andare a Mosca ed a parlare con questo ragazzo, Vladimir, che si rivelò non essere affatto un bravo uomo d’affari. Quando vide che in realtà c’erano uomini d’affari occidentali seduti nel suo ufficio a prendere appunti, decise di triplicare il prezzo di tutto ciò che mi aveva fatto un preventivo. Se ne sono andati semplicemente dicendo: ‘ Questo ragazzo è pazzo ‘.”
“Ho fatto la figura dello stupido. Non ho intenzione di fare niente con Why Not? adesso. È molto difficile per me viaggiare in questo momento e non puoi fare quel tipo di affari seduto a casa. Ho dovuto lasciar perdere.”
Anche se il legame di Zappa con l’ex blocco dell’Est resta. La sua breve nomina ad Ambasciatore speciale della Cecoslovacchia in Occidente per il commercio, la cultura e il turismo fu immediatamente fatta fallire dall’allora Segretario di Stato James Baker. Presumibilmente portava rancore contro Zappa dopo le sue osservazioni secondo cui la signora Susan Baker era semplicemente una casalinga annoiata che non aveva niente di meglio da fare che unire le forze con Tipper Gore e il PMRC. Ha anche invitato l’eminente politico ceco Vaclav Havel al suo chat show sulla FNN. L’intervista non ebbe mai luogo, ma l’interesse per Zappa da dietro la cortina di ferro divenne molto evidente.
(Cutting Edge, agosto 1993)