

Il concerto di Zappa ha spesso assunto dimensioni di coinvolgimento totale da parte del pubblico, la cui partecipazione attiva si è spesso resa indispensabile per la riuscita creativa di determinati momenti all’interno della sua musica, come quelli contenuti in Tinseltown Rebellion o Baby Snakes, dove le improvvisazioni del pubblico inglese o quelle del pubblico di New York delineano la frantumazione di una divisione tra artista e pubblico, troppo spesso ricercata da altri artisti ma mai eguagliata nel risultato.
La perfetta sintonia instaurata tra Zappa e il pubblico è la richiesta di una visione condivisa quasi in modo elitario attraverso il culto. Più che della musica, indefinibile per la sua eterogeneità, bisognerebbe parlare dell’arte di Zappa.
(New Rock Magazine, maggio 1990)