
“Rispetto il popolo tedesco e la lingua tedesca, penso sia un linguaggio affascinante. Gran parte degli americani, quando si parla di tedeschi, la prima cosa a cui pensano è Hitler. La storia del popolo tedesco precede tutte le stronzate della seconda guerra mondiale; in realtà, c’è un certo sentimento anti-tedesco che persiste negli Stati Uniti e viene mantenuto vivo dalle repliche di film di guerra. Finché gli americani saranno alimentati forzatamente dagli stereotipi di tutti i diversi gruppi etnici, finché la loro visione degli altri Paesi sarà ‘colorata’ da Hollywood o dai media, sarà molto difficile immaginare che questo Paese possa rappresentare un modello per le altre nazioni. Gli americani pensano che tutti gli arabi indossino borse sopra la testa e portino mitragliatrici, è stupido! Oppure che i messicani indossino sombreri, si appoggino a un cactus e vadano a fare la siesta. C’è di più nella vita… Penso che la lingua tedesca sia interessante in parte perché, per me, alcune parole suonano così esilaranti e la struttura delle parole composte rende possibile fare battute fonetiche e integrarle nelle canzoni”.
(Buzz, febbraio 1988)