
Ti sei opposto all’interferenza della politica nei media e viceversa, che secondo te ha un effetto diretto sulla musica pop. La condizione dei media americani è davvero così grave?
“È molto semplice. Puoi ascoltare la musica alla radio e vederla in televisione. C’è sempre qualcuno di destra che possiede una stazione TV.
Ad esempio, la General Electric possiede la NBC: General Electric è anche un produttore di armi. Pensi che la NBC criticherà mai il commercio di armi? O che ascolterai mai canzoni nelle loro stazioni radio contenenti testi che hanno qualche affermazione negativa su quel tema? Dimenticalo.
Prendi la CNN, la stazione di notizie di proprietà del magnate di destra Ted Turner, che fa sembrare Hitler un hippie di sinistra. O Capitol Cities, che possiede la ABC, ma anche The Word, una casa editrice di conferenze religiose intolleranti e di culto. O la CBS, che è controllata da Lawrence Tish, il quale ha procurato predicatori pro-Reagan come Pat Robertson con talk show completi a metà del periodo elettorale per lodare Reagan.
Per questa gente la cultura giovanile e certamente la musica pop blasfema è opera del diavolo. Ora che il comunismo non è più un vero nemico o uno spauracchio, puntano le loro energie su altri pseudo-pericoli che hanno lo scopo di distogliere l’attenzione del pubblico dai veri problemi socio-economici”.
(Humo, dicembre 1993)