
“Frank era ossessionato dal lavoro – ricorda Bunk Gardner, sassofonista – Potevamo suonare circa 300 canzoni e dovevamo impararle a memoria perché non ci faceva usare spartiti. Usava dei segni con le dita per passare da un tempo in cinque ottavi a sette ottavi o altro, poi saltava per aria e, quando tornava giù, eravamo già passati ad un altro pezzo… Allo Sportplatz di Berlino ci fu una rivolta dopo lo spettacolo. Lanciarono uova, pere acerbe, vernice, oggetti di metallo e perfino un pezzo della balconata. Zappa diede ai membri del gruppo delle medaglie per essere sopravvissuti a quell’incidente”.
(Classic Rock, luglio 2015)
