
“Sono sempre stato a favore della dissonanza. Mi piace il cibo con molto pepe di Caienna e mi piace la musica con molta dissonanza. E non sopporto quel fottuto VI!! In effetti, il materiale su cui sto lavorando ora è un’armonia in sette parti, senza note raddoppiate. E la maggior parte delle cose dell’orchestra si basa su questo. In altre parole, se prendi qualsiasi tipo di scala diatonica, contiene sette note, e ci sono modi per spaziare quelle sette note in modo che in ogni momento suoni l’intera scala. Ma puoi farlo suonare come accordi, invece che come sfocature”.
(Pop & Rock, febbraio 1980)