“Quando guardi Frank suonare, non riesci neanche a capire come fa. La sua mano sinistra è così strana, piegata in modo molto strano e la sua destra sembra la mano di uno spastico. Il suo modo di suonare è così strano e così unico che, di conseguenza, anche il suono che esce fuori è strano. Chi altro può suonare un assolo di 18 minuti senza annoiarti?”.
Esistono alcune analogie tra il personaggio nietzschiano Zarathustra e il musicista-filosofo Frank Zappa. Tanto per cominciare, entrambi vivevano in un rifugio. Mountain Shelter (nel caso dell’eremita) e United Muffin Research Kitchen dove FZ trascorreva più di 12 ore al giorno confinato in se stesso. Oltretutto, entrambi si sono sempre chiesti come cambiare il comportamento umano e i pensieri collettivi stabiliti come verità assolute; questa ricerca è stata importante almeno quanto lo scopo che volevano raggiungere.
Ma cosa spinse l’eremita Zarathustra ad abbandonare il suo rifugio e a discendere dalla montagna? Si stancò della sua saggezza e sentì il bisogno di predicarla alla gente comune e ai… anche i mostri, ovviamente. Questo ci ricorda FZ, vero? Ci sono somiglianze tra i loro pensieri.
FZ potrebbe non essere sceso da una montagna ma ha sempre rifiutato la musica commerciale popolare. Ha sempre cercato di riempire le nostre anime e i nostri cervelli vuoti con parole e musica – musica inondata di messaggi. FZ sentì la necessità di scrivere musica come l’eremita che scrive il suo libro di pensieri.
D’altra parte, i due si identificavano con tutto ciò che è brutto e strano nel mondo: è questo l’ultimo anello dell’evoluzione umana darwiniana? Sono la nostra speranza contro la globalizzazione e la disumanizzazione del 21° secolo?
Tornando alla religione, Zarathustra e Frank Zappa non credevano in Dio, nei dogmi e nelle regole.
L’obiettivo primario di entrambi consisteva nell’elevare la coscienza sociale.
La morte di Dio e la figura del Super-Io compaiono spesso, nei discorsi del filosofo FZ, come le basi per costruire la nuova Società; FZ era d’accordo con questa idea. Nonostante la difesa dell’integrità e individualità, non apparteniamo a nessuno gruppo sociale.
Ci sono delle cose che non mi appassionano, ma l’odio coinvolge un sacco di energie. Non mi appassiona la musica commerciale country, per esempio. E non mi piace la ‘musica da salotto’.
Ma una volta non facevi anche tu musica da salotto?
Sì, la dovevo fare e, dopo, misi la chitarra dietro il divano e non la toccai per un anno. Ero nauseato.
“Mi sto preparando a farne uno, spero nelle prossime sei settimane.”
Ti piace MTV?
“No, il mio video parlerà di ciò che si vede su MTV. Il nome della canzone è ‘Be in my video’ e parla di tutte le stupidaggini che si vedono di continuo sugli altri video. Il mio video è stato realizzato in maniera molto morbosa.”
“E’ un fatto triste della vita americana che ogni cosa sia affidata alle bizzarrie di qualcuno che fa i conti e si copre il culo per mantenersi il posto”.
È Frank Zappa che parla della Mercury Records, la sua casa discografica, che ha rifiutato di distribuire il suo ultimo singolo I don’t wanna get drafted (Non voglio essere chiamato alle armi). “Finché permetteremo che queste cose accadano ancora, questo è ciò che otterremo”.
Secondo Zappa, il singolo, una tipica song zappiana contro il servizio militare, con delle strofe come: “Roller Skates and Disco/ is a lot of fun/I’m too yong and Stupid/to oprate a gun”, è stata rifiutata da un funzionario di medio calibro della Mercury-Phonogram, distributrice della Zappa Records negli Stati Uniti ed in Canada.
“Gli abbiamo spedito il singolo come parte di una normale procedura e lui ha detto: ‘Facevo il militare e non mi piacciono le parole di questo brano” ha spiegato Zappa. “Noi abbiamo risposto: «Okay, se a te non piace il pezzo, lo faremo uscire per conto nostro. Poco tempo dopo, abbiamo rotto con la Phonogram”.
Robert Sherwood, presidente della Mercury, contesta la versione di Zappa e ribatte che il contenuto politico della canzone non aveva niente a che fare con le decisioni della Mercury.
“È stata una decisione di marketing – ha detto Sherwood – La fine dell’accordo di distribuzione con Zappa Records non ha nulla a che fare con la storia del singolo. Non era affatto un rapporto vantaggioso per noi”.
La Columbia Records che già distribuisce la Zappa Records in tutti i paesi del mondo ad eccezione degli Stati Uniti e del Canada, ha acconsentito a produrre e distribuire il singolo. D’accordo con Zappa, sta discutendo il modo per diventare il rappresentante stabile dell’etichetta anche nel Nord America.
(Rolling Stone, 28 giugno 1980)
Durante il concerto di Sacramento (Milwaukee Arena, 26 settembre 1978)Frank ha voluto chiarire che il suo nuovo singolo “I Don’t Wanna Get Drafted” non è stato scritto contro le Forze Armate, ma per buon senso. “Non sono d’accordo con il servizio militare perché spinge le persone a fare qualcosa che non vogliono fare. Il servizio militare dovrebbe offrire incentivi legittimi, non solo denaro. Pagare, nutrire, alloggiare, vestire e formare reclute riluttanti è stupido”. Gli incentivi legittimi, secondo Zappa, includerebbero alcune sistemazioni abitative dignitose e l’affidabilità dei benefici militari, molti dei quali sono stati revocati o sono diventati inesistenti. Secondo lui il servizio militare è semplicemente una manovra politica durante le elezioni per manipolare i voti.
Zappa, per la prima volta, ha previsto anche una “pausa di buon senso durante un concerto rock” dando qualche esempio come “Tassate le chiese. Legalizzate tutte le droghe e tassatele a morte” (un’altra enorme perdita per l’economia, nonché un invito sul tappeto rosso per la criminalità organizzata).
“Circa l’80% dei guadagni finisce negli strumenti o negli stipendi della gente che lavora per me. Tra segretarie, copisti, tecnici ed il gruppo, ho circa una trentina di persone fisse. Non è facile, specie quando dal successo di un progetto può dipendere la sorte di molti altri”.
“Non so dove andare, per me non c’è amore da dare perché dovrei pretendere di piacere per vagare da porta a porta. Probabilmente mi ucciderò, non me ne frega più niente perché non sono soddisfatto di tutto quello che ho provato, non mi piace il modo in cui la vita ha abusato di me. Chi si preoccuperebbe se io sparissi? Chi ha bisogno di me per il proprio piacere? Perché dovrei stare seduto a guardare mentre gli altri sorridono? Volevo solo che qualcuno si preoccupasse di rendermi felice per un attimo perché non sono soddisfatto di tutto quello che ho provato, non mi piace il modo in cui la vita ha abusato di me”.
(dal brano “I’m not satisfied”, Freak Out!)
Ripenso sempre a questa frase tratta dal testo di I’m not satisfied…
(Il modo in cui la vita ha abusato di me...)
Frank Zappa è stato arrestato e portato in carcere due volte.
La prima volta a 15 anni, nel periodo in cui suonava nel suo gruppo rhythm and blues. Voleva mettere in scena un ballo con la band, quindi ha assunto il Lancaster Women’s Club per un sabato. La sera prima del ballo, Zappa è stato arrestato per “vagabondaggio” mentre stava tornando a casa da solo e messo in prigione. Si sono inventati la storia del vagabondaggio perché non era ben visto, frequentava persone di colore e faceva musica con loro.
La seconda volta è finito in carcere nel 1962 perché l’hanno incastrato (dava fastidio e, oltretutto, volevano demolire il suo studio). Cineasta in erba e proprietario di uno studio di registrazione (Studio Z), è stato incastrato dalla vice squadra del San Bernardino: uno degli agenti sotto copertura gli commissionò un sex tape solo audio, che Zappa e la sua ragazza realizzarono per scherzo (hanno tagliato le risate). Tuttavia, sono stati condannati con l’accusa di “cospirazione per pornografia” e Zappa trascorse 10 giorni in carcere e 3 anni in libertà vigilata.
Ho un sospetto: che sia stato abusato in carcere. E’ solo un sospetto e tale rimane…
La title track di Apostrophe fu il risultato di una jam session durata tutta la notte presso gli Electric Lady Studios, New York City, l’8 novembre 1972. La canzone fu accreditata a tre solisti: l’ex bassista dei CreamJack Bruce, Zappa e il batterista Jim Gordon. All’epoca, Bruce era in tournée con West, Bruce e Laing: il suo stile virtuoso e aggressivo creava un ascolto elettrizzante e collocava chiaramente Zappa fuori dalla sua zona di comfort, come ha detto a Guitar Player nel 1977. Bruce partecipò alla jam perché era un amico di Jim Gordon.
“Ho trovato molto difficile suonare con lui; è troppo impegnato. Non vuole davvero suonare il basso in termini di funzioni fondamentali; penso che abbia altro per la testa. Ma è così che vanno le jam session” disse Frank.
Bruce in seguito ricordò che Zappa inizialmente voleva che suonasse il violoncello nel brano, ma lo strumento che era stato assunto per la sessione era così scadente che non poteva essere suonato.