Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: FZ Movie

  • Frank Zappa, 200 Motels – Original Motion Picture Soundtrack (1971): review

    colonna sonora originale del film 200 Motels di Frank Zappa

    Album pubblicato dalla United Artists Records il 4 ottobre 1971

    L’album 200 Motels è la colonna sonora dell’omonimo film musicale surrealista scritto e prodotto da Frank Zappa, da lui diretto in tandem con Tony Palmer.

    Le Mothers of Invention impazziscono nella piccola città di Centerville e il loro bassista, Jeff (parodia del vero bassista delle Mothers, Jeff Simmons) impazzisce a causa della marijuana e abbandona la band (Jeff Simmons lo fece davvero, poco prima che iniziassero le riprese). Simmons fu sostituito dall’attore Martin Lickert per le scene del film.
    La versione originale in vinile dell’album consisteva in un set di 2 dischi, contenente in gran parte tracce alternate di musica rock eseguita dalle Mothers of Invention e musica sinfonica eseguita dalla Royal Philharmonic Orchestra diretta da Elgar Howarth, tutte composte ed orchestrate da Zappa.

    Il recensore Richie Unterberger ha individuato come punti salienti dell’album le canzoni rock e comiche Mystery Roach, Lonesome Cowboy Burt, Daddy, Daddy, Daddy, What Will This Evening Bring Me This Morning e Magic Fingers, più il finale Strictly Genteel (un mix di elementi rock e orchestrali).
    Dance of the Rock & Roll Interviewers è un brano orchestrale originariamente pensato per essere abbinato a Touring Can Make You Crazy come parte di una delle prime scene in cui la band arriva a Centerville e viene accolta dai giornalisti musicali, ma soltanto una parte della sequenza (che raffigura un manichino di Zappa fatto a pezzi dai giornalisti) è apparsa nel film finale per limiti di budget e di tempo. La sequenza di Touring Can Make You Crazy non è stata girata, quindi non appare nel film.

    L’album contiene cinque segmenti che costituiscono la suite This Town Is A Sealed Tuna Sandwich: un prologo, la Tuna Fish Promenade, Dance of the Just Plain Folks, una ripresa della melodia principale e la conclusione The Sealed Tuna Bolero. Nel film, è stato usato soltanto il bolero finale.
    Nella sceneggiatura, la suite Tuna Sandwich è preceduta dalla sequenza e composizione Centerville.
    Would You Like A Snack? è una versione vocale della composizione di Zappa Holiday in Berlin, che riappare in tutto l’album e nel film in diversi arrangiamenti, tra cui Semi-Fraudulent/Direct-From-Hollywood Overture. Il testo di Would You Like A Snack? è simile al pezzo teatrale dell’album live di Zappa Ahead of Their Time. In precedenza, Zappa aveva registrato una canzone omonima non correlata, che vede la partecipazione di membri delle Mothers of Invention e della cantante Grace Slick dei Jefferson Airplane.

    Nella seconda metà dell’album, la parte principale della suite, Dental Hygiene Dilemma, è apparsa nel film come cartone animato di Charles Swenson, che in seguito ha diretto il film Down and Dirty Duck con i membri della band Mothers of Invention e le star di 200 Motels Mark Volman e Howard Kaylan.
    Dental Hygiene Dilemma incorpora elementi di rock band, orchestra e dialogo: raffigura Jeff che fuma una sigaretta di marijuana immersa nei liquidi schiumosi di Don Preston. Jeff è alle prese con la sua buona e cattiva coscienza. Alla fine, la sua cattiva coscienza lo convince a lasciare i Mothers of Invention, per fondare la sua band hard rock suonando musica come quella dei Black Sabbath o dei Grand Funk Railroad.
    L’album 200 Motels, classificato al n. 59 della Billboard 200, fu pubblicato per la prima volta su CD nel 1997: conteneva ampie note di copertina e artwork, un poster del film e tracce bonus costituite da promo radiofoniche per il film e il singolo montaggio del brano Magic Fingers. Nel 2021, fu ripubblicato in due edizioni: l’album originale su 2 CD e una versione estesa su 6 CD.

    Tracklist

    Semi-Fraudulent/Direct-from-Hollywood Overture
    Mystery Roach
    Dance of the Rock & Roll Interviewers
    This Town is a Sealed Tuna Sandwich (Prologue)
    Tuna Fish Promenade
    Dance of the Just Plain Folks
    This Town is a Sealed Tuna Sandwich (Reprise)
    The Sealed Tuna Bolero
    Lonesome Cowboy Burt
    Touring Can Make You Crazy
    Would You Like a Snack?
    Redneck Eats
    Centerville
    She Painted Up Her Face
    Janet’s Big Dance Number
    Half a Dozen Provocative Squats
    Mysterioso
    Shove It Right In
    Lucy’s Seduction of a Bored Violinist and Postlude
    I’m Stealing the Towels
    Dental Hygiene Dilemma
    Does This Kind of Life Look Interesting to You?
    Daddy, Daddy, Daddy
    Penis Dimension
    What Will This Evening Bring Me This Morning
    A Nun Suit Painted on Some Old Boxes
    Magic Fingers
    Motorhead’s Midnight Ranch
    Dew on the Newts We Got
    The Lad Searches the Night for His Newts
    The Girl Wants to Fix Him Some Broth
    The Girl’s Dream
    Little Green Scratchy Sweaters & Courduroy Ponce
    Strictly Genteel (The Finale)

    Frank Zappa (basso, chitarra, orchestrazione)
    Mark Volman (voce)
    Howard Kaylan (voce)
    Jimmy Carl Black (voce)
    Jim Pons (voce)
    George Duke (trombone, tastiere)
    Ian Underwood (tastiere, fiati)
    Ruth Underwood (percussioni)
    Aynsley Dunbar (batteria)
    Royal Philharmonic Orchestra

  • Zappa pioniere dei filmati musicali

    Zappa pioniere dei filmati musicali

    Frank Zappa pioniere dei filmati musicali

    “L’ostinazione di Zappa è colossale. Eccolo alla fine degli anni Settanta che continua a produrre film musicali. Certo i suoi ripetuti tentativi di combinare musica e pellicola gli conferiscono il diploma di pioniere in quello che, nel frattempo, è diventato pratica quotidiana, cioè filmare musica pop” (Michael Gray)

  • Frank Zappa Movies: soundtracks & direction (Part 2)

    Frank Zappa Movies: soundtracks & direction (Part 2)

    Roxy the Movie, The Dub Room Special, Does Humour Belong in Music?, Video from Hell, Fly (colonna sonora mai pubblicata)

    Il film musicale Roxy the Movie (2015) riproduce una selezione dei brani suonati da Zappa e la sua band tra l’8 e il 10 dicembre 1973 al Roxy Theatre di Los Angeles. E’ una fedele rappresentazione del tipico concerto-evento di Zappa: si passa dalla parodia della musica mainstream e commerciale a incursioni nel jazz, dalla sperimentazione elettronica al coinvolgimento del pubblico in alcuni divertenti siparietti sul palco. Il tutto inframezzato da improvvisazioni e assoli dei vari strumentisti, incluso Zappa.

    “The Dub Room Special”, video prodotto da Frank Zappa nell’ottobre 1982, combina filmati di una performance agli studi KCET di Los Angeles (27 agosto 1974), un concerto eseguito al Palladium, NYC (31 ottobre 1981), alcuni segmenti di animazione in argilla di Bruce Bickford e interviste. Il filmato del 1974 è stato originariamente concepito come parte dello speciale televisivo A Token of His Extreme. Il tutto è stato interamente montato nella “Dub Room” del Compact Video, struttura di post-produzione a Burbank, in California.
    Il video è stato ristampato in DVD nel 2005 con interviste tagliate. Nel 2007 è stata pubblicata una colonna sonora con lo stesso titolo. Nel 2013 il video originale del 1974 “A Token Of His Extreme” è stato pubblicato su DVD.

    “Does Humour Belong in Music?” (1985) è un video del concerto di Zappa al The Pier di New York City che ha avuto luogo il 26 agosto 1984: include alcuni segmenti di interviste. È stato pubblicato in VHS dalla MPI Home Video nel 1985 e ristampato in DVD nel 2003 dalla EMI.

    https://www.youtube.com/watch?v=X7W-jdyWO7E

    “Video from Hell” (1987) è una raccolta di brani musicali e video provenienti da una serie di progetti che Zappa probabilmente pensava di completare e pubblicare per l’home video, ma il progetto alla fine non fu ultimato. Molti pezzi di questo video erano apparsi in uno special intitolato “You Are What You Watch”. Il video musicale della canzone “G-Spot Tornado” presenta filmati a colori in 8 mm che Zappa ha girato ad una fiera nei primi anni ’60, mentre il video musicale di “Night School” contiene filmati tratti dal lungometraggio 200 Motels. Video from Hell contiene anche il video musicale di “You Are What You Is” bandito da MTV.
    Il titolo, molto simile all’album strumentale Jazz from Hell (1986), è descritto da Zappa come un riferimento politico: “Le cose in America possono venire dall’inferno. In questo momento abbiamo un presidente dall’inferno (Reagan) e un Consiglio di sicurezza nazionale dall’inferno, quindi dovremmo aggiungere anche Jazz from Hell”.

    https://www.youtube.com/watch?v=jQyM3vqCgcw

    Cheepnis è un brano di Frank Zappa che rende omaggio ai film di mostri a basso budget. “I love monster movies” dichiara Zappa nel live Roxy & Elsewhere (1974), nel momento in cui presenta per la prima volta Cheepnis rivelando il suo amore per il film It Conquered The World (1956) e per i film horror in generale specificando che “l’economicità, nei film di mostri, non ha nulla a che vedere con il budget anche se aiuta”. Il testo della canzone descrive il mostro Frunobulax, un enorme barboncino ispirato dal suo cane pastore Fruney. Il barboncino è un tema ricorrente nei brani di Zappa, un esempio di continuità concettuale. Cheepnis faceva parte del musical inedito “Hunchentoot” che Zappa scrisse nel 1972.

    Nel 2018, Alex Winter ha svelato i file mai pubblicati e sconosciuti di “Fly”, una colonna sonora realizzata su Synclavier. Frank Zappa amava il film “The Fly” con Vincent Price realizzato negli anni ’50, oltre ai film di mostri in genere di quel periodo. Fa riferimento a quel film su JABFLA, durante Billy the Mountain.

    https://www.youtube.com/watch?v=DBjDERuqs-Y

  • Frank Zappa Movies: soundtracks & direction (Part 1)

    Frank Zappa Movies: soundtracks & direction (Part 1)

    200 Motels, The True Story of Frank Zappa’s 200 Motels, Baby Snakes, Uncle Meat, The Amazing Mr. Bickford, The World’s Greatest Sinner

    “200 Motels” (1971), film musicale surrealista, è stato scritto e diretto da Frank Zappa e Tony Palmer con musiche di Zappa. E’ stato il primo lungometraggio in videocassetta, trasferito su pellicola da 35 mm con una stampante per pellicole Technicolor utilizzata dalla BBC (un processo che ha consentito nuovi effetti visivi). Costato 679.000 dollari, presenta una combinazione di brani rock e jazz, musica orchestrale e dialoghi comici. La colonna sonora si basa ampiamente sulla musica orchestrale.
    Il film tenta di ritrarre la follia della vita on the road del musicista rock: consiste in una serie di vignette sconnesse intervallate da filmati di concerti dei Mothers of Invention.

    https://www.youtube.com/watch?v=_-vhuHZjM6k&t=1s

    “The True Story of Frank Zappa’s 200 Motels” è un film documentario pubblicato nel 1988 da Frank Zappa, che descrive in dettaglio la realizzazione del film “200 Motel” del 1971. È stato pubblicato direttamente in video.

    https://www.youtube.com/watch?v=fPeMh1s9TIk&rco=1

    “Baby Snakes” (1979) è un film che include filmati del concerto di Halloween di Frank Zappa del 1977 al Palladium Theatre di New York, buffonate nel backstage della troupe e animazioni in stop motion in argilla del pluripremiato animatore Bruce Bickford. Il film venne presentato in anteprima il giorno del 39esimo compleanno di Zappa, il 21 dicembre 1979, al Victoria Theatre di Manhattan. Il film è uscito per la prima volta su videocassetta nel 1983 in due versioni: edizione completa e versione modificata di 90 minuti. In seguito, Baby Snakes è stato pubblicato in DVD il 9 dicembre 2003 da Eagle Vision United States nella sua forma completamente inedita.

    “Uncle Meat”, film del 1987 scritto e diretto da Frank Zappa, fu concepito nel 1968 come veicolo per The Mothers of Invention, ma rimase incompiuto fino a 20 anni dopo l’inizio della produzione. Le riprese del concerto della Festival Hall di Londra si alternano ad una narrazione immaginaria che combina elementi di fantascienza e storie ‘on the road’ ispirate alle scappatelle sessuali della band. La seconda trama funge da critica all’industria musicale: in forma di thriller politico, descrive gli sforzi di un musicista per ottenere il successo commerciale. Il film utilizza filmati del 1968, 1970 e 1982, registrazioni in studio e live di diversi concerti che hanno permesso a Zappa di completare il film mostrando la validità della sua musica nel corso del tempo.

    https://www.youtube.com/watch?v=BeeTrv41ATo&t=442s

    Chiunque abbia familiarità con la musica di Frank Zappa e con l’animatore di argilla Bruce Bickford non dovrebbe sorprendersi per la visione di “The Amazing Mr. Bickford”, film oscuro, inquietante e allucinatorio, pubblicato nel 1987 da Frank Zappa. Contiene brani orchestrali di Zappa abbinati alle animazioni di Bruce Bickford. Questo filmato, che non è mai stato disponibile su DVD, è una corsa selvaggia e strana di forme in continua trasformazione, figure umane, volti distorti e ambienti surreali. Il presser di questo film l’ha giustamente descritto come una fusione di “Peter Pan, Ray Harryhausen e The Wild Bunch”…

    https://www.youtube.com/watch?v=H2ib-IHejVM&t=358s

    The World’s Greatest Sinner, film drammatico americano del 1962, è stato scritto, diretto, prodotto e interpretato da Timothy Carey. La colonna sonora è di Frank Zappa.
    Per ulteriori dettagli clicca qui
    https://www.youtube.com/watch?v=bliE5b-MbBQ

  • Frank Zappa & Bruce Bickford: audiovisual xenochrony

    Frank Zappa & Bruce Bickford: audiovisual xenochrony

    “The Amazing Mr. Bickford” (full movie by Frank Zappa)

    Bickford, I believe, is part of Zappa’s ongoing investigation into xenochrony, which, as every Zappa fan knows, is the “experimental re-synchronisation” of different musical performances to create a new musical effect. Zappa and Bickford’s collaboration is a form of audiovisual xenochrony. Xenochrony reveals a dialogic side to Zappa’s work, his ability to allow others spontaneity and creativity to break out of his own creative stranglehold, that contrasts with his autocratic side. The video is “written, produced and directed” by Zappa, but the content could only really be Bickford’s. Xenochrony isn’t iconoclasm for its own sake, merely a clumsy tool that produces only dissonance. It creates a polyrhythm. It constructs the illusion of an intuitive approach, whereby neither artist knows what the other intends, and yet correspondences continue to occur. Bickford’s animation moves and transforms with a pace and rhythm of its own, running counter to that of the 23 musical accompaniment. Though the films and compositions were originally created for different purposes, music, lyrics and imagery frequently match up, creating unexpected associations.

    The technique of xenochrony also facilitates a collision of atmospheres, created by the material’s “special qualities”, like room tone and timbre – Or the fingerprints and scalpel-marks on Bickford’s models. Zappa loved the sound of old recordings, remarking on their ability to contain “trapped air.” Bickford’s footage contains similar temporal markers, not least in its own delicious material qualities. In The Amazing Mr Bickford, the atmosphere of the orchestral recordings combines with the grain of Bickford’s 16mm film, resulting in a palpable tactility. Coming at the start of the video (the words further resonate because of their earlier use in Baby Snakes), Bickford’s “evil doings on the disco floor have their counterparts in the dungeon below” relates to the melding of his work with Zappa’s: Both thrash around on their own, but occasionally “psychic contact” means that there is a correspondence: a moment where music and imagery escalate together. Sergei Eisenstein sought to synthesise sound and image, creating an intellectual effect. Looking at Eisenstein’s collaboration with Prokofiev, you can see a plan that combines storyboard and musical score – When X happens on-screen, Y happens on the soundtrack: the two build together to create an intensity. In contrast, Zappa puts the separate elements in dialogue with each other, with the intent of creating a physical sensation.

    The Amazing Mr Bickford is a sensory overload. Bickford’s animation helps to draw out what is Stravinskian in Zappa’s orchestral compositions: With its focus on the fecund burgeoning of nature, and the tit-for-tat economy of primitive violence, The Amazing Mr Bickford picks up the atmosphere of The Rite of Spring intuitively, and runs with it. But at the same time, Bickford’s animations smear any respectability that a performance with the LSO might be thought to aspire to: the monstrously cartoonish faces and phalluses serve as a physical graffiti-tag that counterweighs the precious aspirations of poodles in tuxedos. Zappa and Bickford, despite their different outlooks and working methods, are perfect 24 collaborators because both are meticulous and single-minded about their craft; a craft that seeks to show the virtue of the ugly and indecorous.
    (“Notes on The Amazing Mr. Bickford” by John A. Riley – The Rondo Hatton Report vol. VII, 21 giugno 2011)

    https://www.youtube.com/watch?v=H2ib-IHejVM&t=358s

    https://www.youtube.com/watch?v=yI1dGt64pts

    Frank Zappa e Bruce Bickford

    Credo che Bickford faccia parte della continua indagine di Zappa sulla xenocronia, la “risincronizzazione sperimentale” di diverse performance musicali per creare un nuovo effetto musicale. La collaborazione tra Zappa e Bickford è una forma di xenocronia audiovisiva. La xenocronia rivela un lato dialogico del lavoro di Zappa, la sua capacità di consentire agli altri la spontaneità e la creatività di uscire dalla propria morsa creativa, che contrasta con il suo lato autocratico. Il video è “scritto, prodotto e diretto” da Zappa, ma il contenuto non può che essere realmente di Bickford. La xenocronia non è iconoclastia fine a se stessa, ma semplicemente uno strumento maldestro che produce solo dissonanza. Crea una poliritmia. Costruisce l’illusione di un approccio intuitivo, per cui nessuno degli artisti sa cosa intende l’altro, eppure le corrispondenze continuano a verificarsi. L’animazione di Bickford si muove e si trasforma con un ritmo proprio, in contrasto con quello dell’accompagnamento musicale. Sebbene i film e le composizioni siano stati originariamente creati per scopi diversi, la musica, i testi e le immagini spesso coincidono, creando associazioni inaspettate.

    La tecnica della xenocronia facilita anche la collisione di atmosfere, creata dalle “qualità speciali” del materiale, come il tono e il timbro della stanza – o le impronte digitali e i segni del ‘bisturi’ sui modelli di Bickford. Zappa amava il suono delle vecchie registrazioni, sottolineando la loro capacità di contenere “aria intrappolata”. Il filmato di Bickford contiene indicatori temporali simili, anche nelle sue deliziose qualità materiali.

    In The Amazing Mr Bickford, l’atmosfera delle registrazioni orchestrali si combina con la grana della pellicola 16mm di Bickford, risultando in una tattilità palpabile. All’inizio del video (le parole risuonano ulteriormente a causa del loro precedente utilizzo in Baby Snakes). Le “cattive azioni di Bickford sulla pista da discoteca hanno le loro controparti nella prigione sottostante”: questa frase si riferisce alla fusione del suo lavoro con quello di Zappa. Entrambi i lavori sono thrash, girano da soli, ma l’occasionale “contatto psichico” significa che c’è una corrispondenza: un momento in cui musica e immagini si intensificano insieme. Sergei Eisenstein ha cercato di sintetizzare suono e immagine, creando un effetto intellettuale. Osservando la collaborazione di Eisenstein con Prokofiev, puoi vedere un piano che combina storyboard e colonna sonora – Quando X accade sullo schermo, Y accade nella colonna sonora: i due si realizzano insieme per creare un’intensità. Zappa, invece, mette in dialogo tra loro gli elementi separati, con l’intento di creare una sensazione fisica.

    “The Amazin Mr. Bickford” è un sovraccarico sensoriale. L’animazione di Bickford aiuta a far emergere ciò che è stravinskiano nelle composizioni orchestrali di Zappa: con la sua attenzione alla feconda fioritura della natura e all’economia della violenza primitiva, The Amazing Mr Bickford riprende intuitivamente l’atmosfera di The Rite of Spring. e corre con esso. Ma, allo stesso tempo, le animazioni di Bickford diffamano ogni rispettabilità a cui si potrebbe pensare che una performance con la LSO aspiri: i volti e i falli mostruosi da cartone animato servono come un tag fisico di graffiti che controbilancia le preziose aspirazioni dei barboncini in smoking. Zappa e Bickford, nonostante le loro diverse prospettive e metodi di lavoro, sono perfetti collaboratori perché entrambi sono meticolosi e risoluti nel loro mestiere; un mestiere che cerca di mostrare la virtù del brutto e dell’indecoroso.

    (“Notes on The Amazing Mr. Bickford” di John A. Riley – The Rondo Hatton Report vol. VII, 21 giugno 2011)

  • Frank Zappa – Uncle Meat, film completo, 1968

    Frank Zappa – Uncle Meat, film completo, 1968

    FAIR USE
    Scritto e diretto da Frank Zappa, distribuito nel 1987 in video. Le principali riprese non sono mai state completate, è in forma di documentario, mostra prove e filmati di sottofondo del 1968 ed interviste a persone coinvolte nel film. La produzione è incompiuta. Zappa, nel ruolo di se stesso, è il regista immaginario.

    “Uncle Meat è ancora nel mio seminterrato – 50 minuti di montaggio preliminare – non è stato ancora completamente girato. C’è già un po’ di musica e ho fatto delle animazioni, sono come delle miniature.

    “Mi piace unire tutti i progetti insieme con una sorta di filo di continuità perché è così che va la vita, sai, una cosa si trasforma in qualcos’altro. C’è una continuità in tutti gli album e ci sono elementi nel filmato di “Uncle Meat” nel seminterrato, che sono riferimenti diretti a ciò che è già in “200 Motels”. Quindi se “Uncle Meat” uscirà tra tre o quattro anni, quando finalmente avrò i soldi per finirlo, mi farai un flash delle cose lì dentro. Come bere la pozione e trasformarsi in un mostro”.

    “Ho iniziato nel 1958 a fare filmati amatoriali”.

    “Amo modificare. Mi piace montare il nastro e mi piace montare il film e quando sono a casa, se non ho un progetto immediato su cui lavorare, metto la pellicola da 16 mm su un rack e la taglio solo perché mi piace vedere le cose trasformarsi in altre cose. Lo stesso vale per il suono. Metti insieme le cose e poi senti la relazione quando passa – è come Natale ogni volta che senti passare un’altra di quelle modifiche”.

    “Uncle Meat”: una visione della follia
    “Uncle Meat” è un’esperienza, non un film; un concetto che nasce direttamente dalle tecniche compositive di Frank Zappa. Puoi intuitivamente afferrare Zappa ma non essere in grado di spiegarlo se non in altre immagini: la sua musica è fantasiosa, crea immagini di Los Angeles, polizia robotica alimentata da plastica e bambini perduti lapidati super-psichedelici in un mondo folle.
    Uncle Meat è una visione della follia interpretata attraverso la mente di Zappa e le Madri sono gli attori di una pazza farsa: sono i contrasti di un mondo folle, gli attori di uno psicodramma che non ha inizio né fine.
    I Mothers sembrano caduti nel mezzo di un dipinto di Bosch: si arrampicano attraverso molte scene diverse senza mai lasciare la tela. Il dialogo è dolorosamente casuale ma simbolico; rappresenta il caos in corso… Se siamo tutti pazzi e vediamo la follia di un governo impazzito forse è perché anche loro sono nel film.
    Le Madri sono solo un’estensione dei concetti artistici di Frank, un’estensione della “Grande Nota”.
    Parlando con Zappa si ha l’idea che tutto sia programmato prima ancora che si inizi a parlare; un’estensione dei suoi dischi, la mente che lavora nella sala di controllo monitora il mondo e Frank Zappa sta rapidamente diventando un mago delle arti dei media lavorando in uno show televisivo o ad un film, scrivendo musica, producendo dischi, facendo affari. Fuma molte Winston, beve molto caffè nero o demi-tasse (caffè espresso), lavora in sala di montaggio di notte a Los Angeles e saluta l’alba ancora curvo sulla macchina di montaggio sorridendo tra sé e sé con occhi orgogliosi.
    Se guardi Zappa a un concerto, puoi cogliere, da qualche parte dietro i baffi, i capelli neri arruffati e le scarpe con motivo cachemire, un bagliore folle. Sa dove sta andando il suo pubblico perché lui guida la processione. L’ostilità che evoca viene messa in scena, forse come un ostacolo alla sua musica, forse come un’aggiunta ad essa. Se ascolti Zappa, quella qualità viene fuori e sciocca come se fosse un’analisi di se stessi.
    Uncle Meat è solo un’estensione dei Mothers of Invention, che è un’estensione di Frank Zappa seduto nella sala di controllo a girare i quadranti, montare i nastri, aggiungere rumore esterno. Sta cercando di accendere il mondo: la sua specialità è la verità sarcastica musicalmente, culturalmente.
    “Sarà uno spettacolo bomba”. Solo tu salterai in aria, mentre lui ha già preso precauzioni nell’organizzare tutto, facendo accadere tutto.
    (Rock Magazine, 8 giugno 1970)

    “Ho un seminterrato che contiene un certo numero di scrivanie. Ho una scrivania con una macchina da scrivere elettrica, e ho una scrivania con attrezzatura per scrivere musica, e ho un’altra scrivania con attrezzatura per l’editing da 16 mm, e ho quattro registratori, uno professionale a 2 tracce, uno professionale a 4 tracce, un ¼ -tracciatrice e un Uher portatile. Vago semplicemente per il seminterrato da una scrivania all’altra facendo tutto ciò che devo fare su vari progetti.
    (Time Out, 17-23 dicembre 1971)

  • Frank Zappa – 200 Motels, primo lungometraggio su videocassetta, nasce lo spoof rockumentary

    Frank Zappa – 200 Motels, primo lungometraggio su videocassetta, nasce lo spoof rockumentary

    200 Motels è il primo lungometraggio girato e montato interamente su videocassetta. Quando, qua e là, sfrutta gli effetti speciali possibili solo con la registrazione video, fa vacillare l’immaginazione.
    “Per il pubblico che già conosce e apprezza i Mothers” dice Zappa “200 Motels fornirà un’estensione logica dei nostri concerti e delle nostre registrazioni… Per quelli che non sopportano i Mothers e hanno sempre pensato che non fossimo altro che un gruppo di pervertiti sordi, 200 Motels probabilmente confermerà i loro peggiori sospetti”.
    Il film dimostra che è possibile un trasferimento di qualità da nastro a celluloide, anche se è necessario il più alto livello di qualità europeo, apparecchiature video di risoluzione.
    (Audience, dicembre 1971)

    “200 Motels” è definito dallo stesso Zappa un “documentario surrealista”.
    Il documentario è surreale perché la vita in tournée è surreale. Non c’è quindi traccia di una cronologia a cui aggrapparsi, semplicemente perché i musicisti “in tour” perdono rapidamente ogni normale nozione di tempo per lasciarsi guidare solo dal segnale del risveglio, la partenza dell’autobus, treno o aereo, l’ora della conferenza stampa, l’allestimento delle attrezzature, il concerto, il previsto relax dopo il concerto, giorno e notte, per non parlare di eventuali differenze di orario.
    Quanti individui irrompono per un breve istante nella vita del musicista on the road, come uscendo da un altro mondo e passando come un sogno (o un incubo)? (Best, gennaio 1972)

    “Un terzo della sceneggiatura (lungo 320 pagine) non è stato girato affatto. Abbiamo dovuto modificare mentre realizzavamo il film”.
    (Frank Zappa, Sounds, 27 novembre 1971)

    Zappa scrisse tra le ottocento e le mille pagine di musica per il suo film “200 Motels” che racconta dei suoi tour. Gli ci vollero dalle 8 alle 16 ore per impostare ogni pagina di quella partitura, inserendo ogni puntino in modo che tutto fosse registrato, ogni nota musicale, ogni cambio di tempo, ogni parola pronunciata, persino tutti gli squittii e grugniti “improvvisati”. (I-AM, marzo 1977)

    Nel 1971, Zappa realizzò il film 200 Motels con colonna sonora abbinata, probabilmente inventando la forma spoof “rockumentary” sfruttata da Spinal Tap più di un decennio dopo. (The Guardian, 7 dicembre 1993)

    ‘200 Motels’ costerà alla United Artists 650.000 dollari. (Record Mirror, 23 gennaio 1971)

    “Frank Zappa è stato uno dei primi ad usare i cartoni animati, che rimangono la parte migliore del film 200 Motels e per i quali si avvalse della collaborazione di Chuck Swenson. Zappa ha il grosso pregio di aver intuito, quasi 10 anni prima, il discorso del videoclip”.
    (Giandomenico Curi, giornalista e regista, Mangiare Musica giugno 1994)

    Il film di Frank Zappa, “200 Motels” è incredibilmente veloce e dà la sensazione che Zappa abbia segnato i fotogrammi più o meno allo stesso modo in cui esegue la musica, producendo un effetto pulsante continuo.
    (Beat Instrumental gennaio 1972)

    “Ricordo la prima volta che ho visto 200 Motels a colori perché avevamo sempre lavorato su una stampa in bianco e nero. Mi sono seduto lì, non l’ho nemmeno ascoltato. L’ho guardato – non riuscivo a credere a come appariva sullo schermo, e l’ho visto circa quattro o cinque volte dopo. Sapevo cosa c’era nel film, eppure quando l’ho visto mi sembrava di vederlo per la prima volta, non potevo crederci”.
    (Frank Zappa, Time Out, 17-23 dicembre 1971)

    “C’è un bootleg di “200 Motels” ma non è l’album della colonna sonora del film, è un’esibizione che abbiamo fatto dal vivo con la Los Angeles Philharmonic. Abbiamo fatto alcuni tentativi per fermarlo, ma è molto difficile a causa del modo in cui la legge è strutturata negli Stati Uniti.
    Le leggi negli Stati Uniti non fanno molto per proteggere l’artista in alcun modo”. (Frank Zappa, Cream, gennaio 1972)

    Il film fu portato a termine grazie alla pazienza del regista Tony Palmer che litigò costantemente con Frank. Zappa, da buon ‘capo’, lo aveva scelto come regista salvo poi voler girare tutto lui. Palmer fece miracoli in fase di montaggio riuscendo a dare un senso a tutto il materiale.
    Nel film non manca la sana presa per il culo dell’intera società americana, della sessuofobica America e del sistema educativo americano.
    (Classix n.21 – marzo aprile 2009)

    “200 Motels” presenta gli spettacolari effetti visivi elettronici possibili con il processo Vidtronics da videocassetta a film di Technicolor … colori che scorrono l’uno nell’altro man mano che una scena avanza e l’improvvisa dissolvenza dei personaggi in forme geometriche.
    (Billboard, 20 novembre 1971)

    Frank si oppone all’etichetta “opera rock” e preferisce “fantasia musicale surreale”.
    “Questo non è realismo, è più che reale’. Prende la realtà e la estende fino a un limite assurdo”.
    (Frank Zappa, Movies Now, autunno 1971, vol. 1 n.2)

  • Frank Zappa – The World’s Greatest Sinner sul grande schermo

    Frank Zappa – The World’s Greatest Sinner sul grande schermo

    L’irregolare e brillante “The World’s Greatest Sinner” di Timothy Carey e il melodramma sulla redenzione di Emilio Fernández “Victims of Sin” arrivano finalmente sul grande schermo.
    Il film di Timothy Carey è stato restaurato dall’Academy Film Archive e dalla Film Foundation, con il finanziamento fornito dalla Hobson/Lucas Family Foundation.
    La colonna sonora è di Frank Zappa.
    (New York Times, 5 ottobre 2023)

    Frank Zappa iniziò a comporre la colonna sonora di “The World’s Greatest Sinner” nel giugno 1961.
    “La colonna sonora è unica” disse “in quanto utilizza ogni tipo di musica”.
    A novembre registrò una sessione per un piccolo gruppo rock-n-roll con 8 musicisti cui seguì una sessione di registrazione con un’orchestra da camera di 20 elementi all’inizio di dicembre e un’orchestra da 55 elementi al Chaffey Auditorium il 17 dicembre 1961, diretta dall’insegnante di musica della Pomona High School Fred E. Graff.
    L’orchestra comprendeva membri della band di Zappa dell’epoca, The Boogie Men, Kenny Burgen eseguiva il sassofono, la chitarra ritmica di Doug Rost e la batteria Al Surratt.
    Zappa si riferiva all’orchestra come all’Orchestra Sinfonica della Valle di Pomona, arricchita da altri strumentisti. La registrazione è stata effettuata con un solo microfono: Zappa descrisse la sessione come “rancida”.
    Frank aveva 20 anni quando scrisse la partitura nell’estate del 1961: dimostra che, in effetti, iniziò come compositore di musica moderna. E’ una musica funzionale per un film realizzata in modo professionale: indica quanto Zappa avesse imparato attraverso le lezioni e l’autoeducazione.

    Timothy Carey, nelle vesti di Elvis, ha scritto, diretto, prodotto, distribuito e recitato nel film “The World’s Greatest Sinner” (1962) da cui è tratto questo video. L’allora 20enne Frank Zappa scrisse l’intera colonna sonora del film, inclusa questa canzone (molto probabilmente ha suonato lui stesso tutte le parti di chitarra della colonna sonora).

    Timothy Carey, regista e protagonista di The World’s Greatest Sinner, in una scena si applica la mosca sul mento che Frank, all’epoca, ancora non aveva.
    Nel film, il protagonista da impiegato diventa una rockstar che si crede Dio.
    (Blow Up 247, dicembre 2018)

  • Frank Zappa – The Amazing Mr. Bickford (1987)

    Frank Zappa – The Amazing Mr. Bickford (1987)

    Chiunque abbia familiarità con la musica di Frank Zappa e con l’animatore di argilla Bruce Bickford non dovrebbe sorprendersi per la visione di questo film strano, oscuro, inquietante e allucinatorio.
    The Amazing Mr. Bickford, video pubblicato nel 1987 da Frank Zappa, contiene brani orchestrali di Zappa abbinati alle animazioni di Bruce Bickford.

    Questo filmato, che non è mai stato disponibile su DVD, è una corsa selvaggia e strana di 50 minuti di forme in continua trasformazione, figure umane, volti distorti e ambienti surreali. Il presser di questo film l’ha giustamente descritto come una fusione di “Peter Pan, Ray Harryhausen e The Wild Bunch”.
    L’animazione di Bickford ricorda molto la sperimentazione a ruota libera di artisti jazz come Ornette Coleman e Miles Davis. L’inventiva dell’animazione è ipnotizzante mentre guardi la forma di teste, corpi e paesaggi, che si formano, ri- formano e trasformano.
    Questo film richiederà un paio di visualizzazioni per catturare davvero tutti i dettagli folli in esso contenuti. C’è così tanto racchiuso in ogni fotogramma, ogni elemento è in movimento, il che rende difficile tenerne traccia. Non è diverso dall’esperienza di un sogno.
    The Amazing Mr. Bickford riflette anche l’esperienza dell’artista nella lotta alla guerra del Vietnam. La guerra ha avuto un effetto a lungo termine sulla vita e sull’arte di Bickford: uno dei temi ricorrenti in questo film è la violenza.
    The Amazing Mr. Bickford non è solo un film, è una vera esperienza.

    Trovate il film completo qui
    https://www.youtube.com/watch?v=4ZH1mFkL6e8&t=405s