Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: FZ Topix

  • Frank Zappa & Consumerism: Poofter’s Froth Wyoming Plans Ahead, 200 Years Old, review

    Frank Zappa & Consumerism: Poofter’s Froth Wyoming Plans Ahead, 200 Years Old, review

    Poofter’s Froth Wyoming Plans Ahead (dall’album Bongo Fury, 1975)
    200 Years Old (dall’album Bongo Fury, 1975)

    L’album di Frank Zappa, “Bongo Fury”, è stato registrato live con Captain Beefheart all’Armadillo World Headquarters di Austin (“Non scelto per le sue proprietà acustiche, ma per l’atmosfera del pubblico”).
    Contiene le sue prime composizioni sull’imminente celebrazione del Bicentenario dell’America, “Poofter’s Froth Wyoming Plans Ahead” e “200 Years Old”.

    Cosa pensi di tutto il trambusto che circonda il Bicentenario di questo Paese?
    “Penso sia perfettamente logico in una nazione industriale ed è un bel risultato raggiungere questo stato di corruzione in 200 anni. Voglio dire, considera ciò che è stato realizzato: abbiamo rubato agli indiani, abbiamo soggiogato razza dopo razza nel nome di Dio senza contare l’immortale simbolo del dollaro. Gli Stati Uniti hanno una merce di esportazione con cui sfidare eoni. Non c’è mai stato un esempio migliore di una società fondata sul concetto di avidità. Ma attenzione, gli arabi stanno prendendo piede rapidamente”.
    “Consiglierei un inno nazionale alternativo” si offrì volontario Zappa (nel caso il vecchio inno si esaurisse) “Bisognerebbe adottare quella canzone di Chubby Checker sul limbo bar – how low can you go?’ (quanto in basso si può andare) – e suonarla tutto l’anno prossimo. In realtà non siamo affatto nei guai perché le persone che controllano la macchina non vogliono perdere il loro profitto”.
    Quelle persone, ha detto Zappa, sono “nell’industria del controllo della personalità, un’enorme industria con rami mascherati da chiesa, sistema educativo, governo e agenzie ufficiali, mafia e tutti coloro che traggono profitto dal controllo delle menti delle persone, giornali e TV – un pezzo del macchinario progettato per guidare i pensieri e le azioni di un gran numero di persone, equamente divise tra (i concetti di) produzione e consumo”.
    (The Dallas Times Herald, 19 ottobre 1975)

    Il testo di “Poofter’s Froth Wyoming Plans Ahead” è una critica di Zappa al consumismo e alla manipolazione delle masse. La canzone inizia con un’introduzione, dove Zappa prepara il terreno avvertendo gli ascoltatori che l’anno successivo ci sarebbe stato un assalto di saldi e pubblicità per invogliare le persone ad acquistare oggetti non necessari e ingannevoli.
    Termini come “Poofter’s Froth Wyoming” e “Merwyn, Minnesota” evidenziano l’assurdità della cultura del consumo. Il coro ripete la frase “Little rackets, little rackets” sottolineando la natura ingannevole e manipolatrice del mondo commerciale e del marketing.
    Nella seconda strofa, Zappa approfondisce la gamma di prodotti venduti, inclusi articoli come “Poofter-Cloth Appointments” e “Poofter’s Froth Anointments”. Tutte frasi umoristiche che continuano a mettere in luce l’aspetto frivolo del consumismo. In realtà, il termine ‘poofter’ viene tradotto dal dizionario Britannica in ‘gay’…
    Il verso finale assume un tono più critico, riferendosi all’ossessione della nazione per il materialismo e l’illusione del progresso. Termini come “compattatori di rifiuti, piccoli reattori” e “falciatrici, soffiatori, lanciatori e spettri” dipingono il quadro di una società profondamente radicata nella ricerca del possesso e dello status.
    La frase conclusiva (“Duecento anni sono passati ka-poot! Ah, ma siamo stati astuti!”) spinge il pubblico a riflettere sul vero costo del progresso e dello sviluppo, del capitalismo moderno e degli sprechi.
    FZ: “Questa canzone ti avverte in anticipo che l’anno prossimo tutti proveranno a venderti cose che forse non dovresti comprare, lo pianificano da anni”.
    “Poofter’s Froth, Wyoming, Plans Ahead”, canzone in stile country, è stata eseguita dal vivo poche volte nel 1975 durante un tour dei Mothers of Invention/Captain Beefheart. Su Bongo Fury è seguita dall’altro brano legato al Bicentenario: “200 Years Old”.

  • Frank Zappa & The Big Note: Quantum Wave, The Secrets of FZ’s Cosmology

    Frank Zappa & The Big Note: Quantum Wave, The Secrets of FZ’s Cosmology

    Frank Zappa – Guitar Solo – Live At Palais Des Sports “St Etienne” France May 1982 (estratto dal Video From Hell 1986 – filmato con una telecamera Hitachi da Thomas Nordegg durante il concerto)

    FAIR USE

    Il 15 giugno 2022, pubblicando un post nel gruppo What’s Zappa, mi sono chiesta:
    “L’interesse di Frank per Stephen Hawking… la quantistica… La Grande Nota si riferisce a ciò che oggi chiamiamo quantistica?”.
    Beh, ho appena letto questo articolo e ne ho avuto la conferma.
    Riporto un estratto dall’articolo “God Vibrations: The Secrets of FZ’s Cosmology di Homer Shiroy (The Rondo Hatton Report vol II, 21 marzo 2010)

    Hai mai sentito parlare dei piatti Chladni? Di Cimatica? Neanche io. Almeno finché un amico non me ne ha parlato di recente. La cosa straordinaria è che confermano gran parte di ciò in cui Frank Zappa credeva riguardo alla natura dell’universo, al modo in cui funzionano le cose.
    “Tutto – ha detto – inizia da una Grande Nota. È una vibrazione. Qualunque cosa, inclusa la luce, è una vibrazione, e una vibrazione è una nota”. Potremmo non essere in grado di ascoltarla, ma in qualunque diversa ottava o altra suddivisione della Grande Nota, alla fine siamo tutti vibrazioni. Potremmo non essere semplici come le onde sinusoidali (le stesse utilizzate per generare i Modelli di Chladni) ma, da quando Schrodinger ha risolto l’equazione delle onde quantistiche, risulta chiaro che tutta la materia è costituita da onde, compresi noi. Le nostre onde sono tutte diverse. I modelli Chladni ne offrono una dimostrazione pratica. Non si tratta di una forma migliore di un’altra o di complessità che aumenta con la frequenza. È semplicemente l’osservazione, tratta da un’altra famosa frase di FZ, secondo cui è il “quando” a determinare il “cosa”; “quando” in questo caso è la frequenza.
    La materia appare sotto forma di schemi particolari, è nella sua natura e nella misura in cui è guidata dalle vibrazioni, la natura è essenzialmente matematica, ritmica e, in definitiva, musicale. Le forme frattali dei modelli in natura che noi riconosciamo come belli sono di origine algoritmica.
    La caratteristica sorprendente delle migliori improvvisazioni di Zappa è che non c’è ripetizione, niente che potresti leggere in anticipo. Emergono semplicemente dalle linee di faglia del fondo armonico in modi che sono incredibilmente imprevedibili ma che hanno perfettamente senso una volta ascoltate, evidenziando brillantemente le tensioni e i contrasti della musica.
    Nella cosmologia di FZ l’idea di emergenza è essa stessa un’illusione. Nella sua visione del tempo – come disse a Bob Marshall – succede di tutto in continuazione. È un concetto difficile da comprendere. La sua idea del tempo è strutturata come una costante sferica sotto forma di vortice di Moebius: esprime il segreto della Grande Nota (come Dio?) cioè l’origine di tutte le cose. Gli antichi (chiunque fossero) parlavano della Musica delle Sfere. Si scopre che avrebbero potuto avere ragione, anche se avrebbero potuto avere torto riguardo al numero.

  • Frank Zappa & The Art of the Ballet: How did FZ dance?

    Frank Zappa & The Art of the Ballet: How did FZ dance?

    Some Ballet Music – The Ark, Boston (1969)
    Mothers of Invention ‘tis the season to be Jelly (1967)
    Bolero (Tour 1988)
    “The Mothers of Invention ” – film clip 1966
    Frank Zappa – Dance Fever – CBS – 24 maggio 1980

    La prima grande opera della musica del XX secolo, “Le Sacre du printemps” (La Sagra della primavera) di Igor Stravinskij, è stata presentata per la prima volta nel 2015. Ho avuto la sensazione che i ripetuti riferimenti di Zappa all’arte del balletto non fossero solo uno scherzo sull’idolo della sua giovinezza, ma anche un appassionato impegno per quella che potrebbe considerare la forma definitiva di musica seria e poco seria.
    Ho completato una strana tabella. Nessun commento, tranne il fatto che un titolo alternativo per questo pezzo avrebbe potuto essere: “Le Sacre du Printemps”.

    BALLET IS THE BEST

    FASE 1 (1966-1967)
    La prima composizione seria di Zappa viene presentata come un balletto, segretamente dedicata a Stravinskij
    La Sagra della Primavera – “The Return of the Son of Monster Magnet”
    Balletto incompiuto in due parti:
    I – Ritual Dance of the Child-Killer
    II: Nullus Pretii (NO commercial potential)
    registrato nella primavera del ’66, “Freak-Out”

    Citazione musicale de Le Sacre du printemps – “Amnesia Vivace”

    Nuova dedica a “”Dance of the Young Girls”, una scena inclusa nella Sacre du printemps
    “Invocation and Ritual Dance of the Young Pumpkin”
    registrato a novembre del ‘66, “Absolutely Free”

    Un piccolo omaggio ad un altro balletto di Stravinsky
    “Petrushka” live settembre ‘67 settembre, Stoccolma
    “’Tis the Season to Be Jelly” (BTB)

    FASE 2 (1968-1969)
    “Progress” live ottobre ‘68, Londra “Ahead of their time”
    membri del gruppo Mothers of Invention finta danza seria sul palco

    “Mozart Ballet” live giugno ’69, Londra “YCDTSOSA Vol.5”
    FZ introduce il pezzo come “una grottesca parodia dell’arte del balletto”

    Il primo segmento conosciuto di Greggery Peccary (“New Brown Clouds”) è presentato come musica da balletto: Some Ballet Music live luglio ‘69 luglio, Boston “The Ark” (BTB)

    FASE 3 (1972)
    Include “New Brown Clouds”
    For Calvin and his next two hitch-hikers registrato nell’aprile-maggio ’72 “The Grand Wazoo”

    Grandi citazioni di Bolero (M. Ravel)
    “The Adventures of Greggery Peccary” prima versione live settembre ’72, Boston “Wazoo” (ZFT)

    Prima apparizione del segmento GP “Steno Pool”
    “Farther O’Blivion” live tra ottobre e dicembre ’72 “Imaginary Diseases” (ZFT)

    L’originale musica da balletto si trasforma in musica da cartone animato:
    “The Adventures of Greggery Peccary” registrato nel gennaio 1975 “Studio Tan”

    FASE 4 (1979-1984)
    Il musical visto come l’equivalente americano pervertito del balletto
    “Joe’s Garage” registrato nell’aprile-giugno 1979
    “Thing-Fish” registrato nell’82-84

    FASE 5 (1988-1993)
    Eseguito su basi regolari per tutto il Tour ‘88
    Le Boléro (Maurice Ravel) live maggio ‘88, Rotterdam “The Best Band You Never Heard…”

    Coreografia live seria
    G-Spot Tornado live settembre ‘92, Germania “The Yellow Shark”

    Mix finale di “Civilization Phaze III” (1993)
    ultima opera seria presentata come “opera-pantomima con attività fisica coreografata”.
    (concepita come danza o altre forme di comunicazione sociofisica inspiegabile)”

    (estratto dall’articolo “The Art of the Ballet” di Didier Mervelet)

    “Una volta a New York (nel 1977) Frank comprò biglietti a tutto il gruppo per un concerto al Lincoln Center della suite dell’Uccello di fuoco di Stravinskij. Fu addirittura minaccioso: ci disse che, se quella settimana volevamo essere pagati, dovevamo andare a vedere quel concerto. Fummo obbligati. Era la prima volta che vedevo un balletto classico e mi piacque molto. Fu un’esperienza nuova, una grande esperienza per tutta la band. In seguito, cominciammo a fare le nostre versioni di quel tipo di roba sul palco, ma erano versioni trasformate, divertenti”.
    “Ho visto Frank danzare nei locali. Era un buffo ballerino, non sapeva ballare molto bene. Era talmente buffo che sembrava uno scherzo, infatti ballava solo per scherzare”.
    (Intervista a Jimmy Carl Black di Gianfranco Salvatore – Percussioni, gennaio 1994)

    Frank Zappa ha incontrato il sindaco di Madrid Juan Barranco per discutere della possibilità di creare quella che chiama “Orchestra Mondiale”, un equivalente della Bauhaus, una scuola laboratorio di tipo multidisciplinare attiva nella Repubblica di Weimar durante il periodo tra le due guerre. Sarebbe fondamentale, secondo Zappa, avere una serie di risorse, che comprenda lo studio di musica elettronica, centro di ricerca assistito al computer, studio di montaggio video, teatro sperimentale, centro di danza d’avanguardia e laboratorio di design industriale al computer.
    (La Prensa de Ibiza, 1° aprile 1989)

    “Ho una gamba più corta dell’altra e i miei piedi sono troppo lunghi. Come ballerino non ho un ritmo naturale. Sono un ballerino pazzo…” (Frank Zappa)
    Naturalmente ora, insieme a loro, non ho un ritmo naturale

  • Frank Zappa, Them or Us: the pagan response to censorship

    Frank Zappa, Them or Us: the pagan response to censorship

    Them or Us (versione remixata tratta dal CD Rykodisc del 1995)

    “Il nome di questo album è Them or Us e, in America, per quanto mi riguarda, significa NOI, i pagani, contro LORO, quegli orribili cristiani. E se vogliono avere una legge al Congresso che dice che non si può mettere nulla al contrario su un disco, beh, che ne dici di un disco che abbia tutto al contrario?”
    (Frank Zappa parla di “Ya Hozna”, intervistato da Andy Batten-Foster, BBC Radio 1, Regno Unito, settembre 1984.

    Them or Us è il brano omonimo dell’album di Frank Zappa pubblicato nell’ottobre 1984 dalla Barking Pumpkin Records. Questo album provocatorio contiene 14 brani, tra cui “Ya Hozna” che include voci in reverse tratte da “Sofa No. 2” (dall’album One Size Fits All, 1975), “Lonely Little Girl” (dall’album We’re Only in It for the Money, 1968) e outtakes inediti di “Valley Girl” (voce di Moon Zappa).
    “Planet of My Dreams” (con Bob Harris alla voce) è una registrazione in studio del 1981 tratta dalla partitura del musical teatrale non realizzato di Zappa del 1972 Hunchentoot. “Be In My Video” ironizza sui cliché dei video musicali di MTV (in particolare, Let’s Dance di David Bowie). Molte tracce provengono da registrazioni live: in seguito, sono state applicate sovraincisioni in studio.
    L’album contiene due cover in apertura e chiusura: The Closer You Are (brano R&B degli anni Cinquanta) e Whipping Post degli Allman Brothers. Include anche In France, Stevie’s Spanking, e Sinister Footwear II.
    La MCA Records si rifiutò di distribuire l’album Thing-Fish e, così, Zappa stipulò un accordo con la EMI Records che avrebbe permesso la distribuzione di Them Or Us e Thing-Fish tramite la Capitol Records negli USA.
    Zappa scrisse un “avvertimento” sulla copertina interna di questi album, sottolineando che gli album presentavano contenuti “che una società veramente libera non temerebbe né sopprimerebbe”, e una “garanzia” in cui affermava che il testo non avrebbe “causato tormento eterno nel luogo in cui il ragazzo con le corna e il bastone appuntito conduce i suoi affari”.

    La sceneggiatura di Hunchentoot, spettacolo teatrale mai prodotto da Zappa, è stata pubblicata nel libro Them or Us pubblicato lo stesso anno (1984). Frank Zappa autopubblicò questo libro di 352 pagine, un libretto preparato per il divertimento di chi apprezza la sua musica. E’ stato pensato per rispondere a una delle domande più preoccupanti legate alla continuità concettuale: “Come fanno tutte queste cose che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra a combaciare, formando un’assurdità più ampia?”.
    Non si tratta di una biografia rock & roll, è un libro di storie. Quando pubblicò Them or Us, scrisse che si trattava dell’unico libro reale e ufficiale di Frank Zappa. “Tutti gli altri libri che tentano di commerciare con il mio nome non sono autorizzati e sono pieni di disinformazione. Questo libro è dedicato a tutti i fan che hanno reso possibili gli ultimi 20 anni di assurdità su larga scala. Questo libro si chiamava Christmas in New Jersey”. Il libro è scritto come una sceneggiatura, “è come una Teoria del Campo Unificato che lega insieme “Billy The Mountain”, “Greggery Peccary”, “Joe’s Garage” “Them Or Us”, “Thing-Fish”… tutte queste storie diverse. Ti mostra come lavorano insieme per creare una storia lunga e davvero complicata” (Frank Zappa).

    “Un giorno il concetto di ateismo sparirà. Ci saranno, invece, le persone normali e qualche buffo credente” (Frank Zappa).

    È sempre il libero flusso di informazioni la principale minaccia allo stile di vita americano. Per le persone di destra, non c’è niente di più pericoloso del libero accesso alle informazioni. Deriva dall’inizio della teologia cristiana, quando Adamo ed Eva erano nel giardino. Come ci siamo messi nei guai? Per la mela, il frutto dell’albero della conoscenza: quindi, l’essenza del cristianesimo si basa sul fatto che nessuno può essere più intelligente di Dio e l’accesso alla conoscenza e il possesso della conoscenza ti dannano. La conoscenza stessa è opera del diavolo. Non dobbiamo avere conoscenza e cosa porta alla conoscenza? Porta all’informazione, da stroncare sul nascere”.
    (Spin, luglio 1991)

    Nella tua musica hai fatto riferimento alla credenza comune in una divinità e che Dio è stupido.
    “Beh, qui abbiamo a che fare solo con la logica perché le religioni dicono che l’uomo è fatto a immagine di Dio. Se questo è esattamente vero, allora Dio è in pessime condizioni. Sono un devoto pagano. È l’unica religione che funziona”,
    Perché pensi che funzioni?
    “Ti restituisce quello che ci hai messo. Nessuna delle altre religioni lo fa”.
    (Ecolibrium Interviews n. 19 – 1984)

  • Frank Zappa & The Big Note: feeling the Whole – A different octave, Lumpy Gravy part 2

    Frank Zappa & The Big Note: feeling the Whole – A different octave, Lumpy Gravy part 2

    A different octave (dall’album Civilization Phaze III, 1994)
    Lumpy Gravy part two (Frank Zappa – Abnuceals Emuukha Electric Symphony Orchestra And Chorus, 1995)

    Immagine di copertina: Salvador Luna (Lunatico)

    La Grande Nota e la Continuità Concettuale
    Alla base del lavoro di Zappa ci sono due concetti essenziali: la Grande Nota e la Continuità Concettuale.
    La musica è una sola grande nota; ogni cosa è unita da una continuità che abbraccia tutto.
    Non si può parlare di Zappa senza conoscere il concetto di continuità.
    L’Uno e il Tutto. E’ una ‘visione olistica musicale’, quella di Frank Zappa.

    Un’ottava diversa
    Mentre nelle vicinanze Gesù si gratta la testa perplesso, Spider Barbour fornisce la sua versione sull’origine dell’universo.
    Spider Barbour: “Noi siamo la stessa nota ma…”
    John Kilgore: “Ma su un’ottava diversa”
    Spider: “Giusto. Siamo 4928 ottave sotto la Grande Nota”.
    Monica: “Stai cercando di dirmi che… tutto questo universo ruota intorno a un’unica nota?”
    Spider: “No, non ci ruota intorno, lo è. E’ un’unica nota. Tutti sanno che le luci sono delle note. La luce è anch’essa solo una vibrazione della nota. Ogni cosa lo è”
    Monica: “Quell’unica nota rende proprio insignificante tutto il resto”
    John: “E che dire della luce negativa?”
    Spider: “I maiali la usano come tamburello ed è uno dei motivi per cui la loro musica è così incomprensibile…”

    “Nell’album Lumpy Gravy c’è una sezione sul lato 2 in cui diversi personaggi non meglio identificati discutono delle origini dell’universo. Uno dei personaggi spiega il concetto di Big Note (Grande Nota): tutto nell’universo è composto fondamentalmente da vibrazioni – la luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione – e tutte queste vibrazioni potrebbero semplicemente essere armoniche di qualche incomprensibile tono cosmico fondamentale”.
    “Quanto è importante il suono? Cosa è più importante: il timbro (trama-colore) di un suono, la successione degli intervalli che compongono la melodia, il supporto armonico (accordi) che dicono al tuo orecchio ‘cosa significa la melodia’, il volume del suono, la distanza tra la sorgente e l’orecchio, la densità del suono, il numero di suoni al secondo o frazione di esso… e così via? Guarda i bambini a scuola mentre battono i piedi o battono le mani. Le persone cercano, inconsciamente, di entrare in sintonia con l’ambiente. In vari modi, anche le persone più indifferenti tentano di “sintonizzarsi” con il loro Dio”.
    (Frank Zappa, Gig, febbraio 1977)

    “La Grande Nota è l’elemento più vicino alla mia idea di Dio.
    Tutto, a quanto pare, è costruito dalle vibrazioni.
    La luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione
    e forse, quando li scomponi, gli atomi stessi
    non sono altro che la vibrazione di questa Grande Nota.
    Avendo a che fare con le vibrazioni,
    potresti entrare in sintonia con una specie di Forza Universale,
    a dirla in modo banale e sdolcinato. E’ così che la vedo”.
    (Frank Zappa)
    Vibrazioni… Frank ha forse intuito un aspetto essenziale di quella che oggi viene definita Musica Quantistica? Non dimentichiamo che seguiva il lavoro del cosmologo Stephen Hawking.

    Sentire il tutto era uno dei doni che rendevano unico Frank Zappa
    Quando ha fatto suonare la London Symphony Orchestra, FZ ha messo un microfono sotto la sedia di ogni strumentista e, con tecnologia digitale, li ha registrati praticamente uno per uno. Poi, li ha messi assieme in modo che si sentisse una sola nota. Una mega nota, costituita dalla somma delle note che ogni strumento stava suonando. Il tutto è più della somma delle parti. Da quella integrazione, viene fuori la bellezza. Andatela a cercare. Se riuscite a ‘vedere’ e a ‘sentire’ questo, allora la musica di FZ è la colonna sonora della vostra vita. Se non lo è… mi spiace per voi”.
    (Ferdinando Boero, Rolling Stone dicembre 2013)

    Air Sculpture
    Lo stile chitarristico di Zappa era completamente originale nel mondo del rock. A differenza della maggior parte dei chitarristi che usavano modelli in scala o forme collaudate sulla chitarra, Zappa creò quella che fu chiamata “Air Sculpture”. Non aveva bisogno di fare affidamento su dispositivi e trucchi musicali collaudati perché aveva la capacità di suonare qualsiasi nota (tutti i dodici toni / scala cromatica) sulla chitarra, su qualsiasi tasto. Questo stile di improvvisazione era usato anche dai chitarristi jazz (senza dubbio, cervelloni dall’udito immacolato, barbe e banjo…). Il trucco sta nel sapere in quale ordine suonare le note.
    (Sun Zoom Spark, gennaio 1994)

    “Mi piace lavorare di notte perché il suono è diverso rispetto al giorno. Per me, suona meglio. Di giorno, l’aria è agitata da tutta la luce del sole ed ogni cosa è in uno stato generale di agitazione”.
    (Frank Zappa, M.I., novembre 1979)

  • Frank Zappa, The Chrome-Plated Megaphone of Destiny: the absurdity of life, review

    Frank Zappa, The Chrome-Plated Megaphone of Destiny: the absurdity of life, review

    The Chrome-Plated Megaphone of Destiny (1984, UMRK Remix)

    Con i suoi collage sonori astratti e le vocalizzazioni insolite, The Chrome-Plated Megaphone of Destiny può essere visto come un commento sulla natura arbitraria della vita: scoppi di risate nascono dal senso dell’assurdità. Risate non di gioia: è un mix di umorismo, derisione e sottotono maniacale. L’uso intenzionale di colpi di tosse e suoni vocali non convenzionali evidenzia gli elementi incontrollabili e inaspettati della vita. La ripetizione di frasi come “Arbitrario!” e “AH HA HA HA HA” crea un senso di caos e imprevedibilità. Amplifica la sensazione di assurdità; gli eventi casuali della vita sono irrazionali e spesso fuori dal nostro controllo.
    Il ‘megafono’, che amplifica e proietta la voce, potrebbe rappresentare il tentativo di Zappa di trasmettere una verità attraverso il suo strano messaggio. La qualità ‘cromata’ potrebbe evidenziare la superficialità del messaggio stesso o la facilità con cui può essere distorto o frainteso. Forse…

    Nelle note di copertina dell’album “We’re Only In It for the Money” Zappa ordina ai suoi fan di leggere “Nella colonia penale” di Franz Kafka (titolo originale del libro: In der Strafkolonie ) prima di ascoltare questo brano.
    Il titolo stesso prende il nome dal piccolo foro circolare per il vento trovato al posto dei genitali sulle comuni bambole giocattolo. Decideva se la tua bambola era femmina o maschio: quindi, secondo Zappa, era il “megafono cromato del destino”. Verso la fine di un’intervista mai pubblicata rilasciata a Baltimora nel 1985, Zappa spiega la stessa storia e poi aggiunge il messaggio del brano: “Cosa pensi che accada all’immaginazione di un bambino quando scopre finalmente che su un essere umano quel piccolo cromo non c’è? Sapete, è una grande svolta il fatto che ora stiano mettendo dei piccoli pezzi di plastica su alcuni di loro. Questo è “Il megafono cromato del destino”: ciò che non sai può farti del male…”.

    Cos’è il megafono cromato del destino? Il “megafono” è una protesi della voce, un’estensione del corpo che delimita l’esterno della voce, la sua natura intersoggettiva, l’amplificazione di una voce ‘megafonica’ rivolta ad un gruppo, ad un pubblico, un modulo di trasmissione. Può essere il microfono di Frank che denuncia ciò che non va nella società. Può essere anche la trasmissione di leggi e regole decise per tutti dalla società.
    Perché Zappa, spesso e volentieri, ha scelto il cromo per i testi delle sue canzoni?
    Diversi oggetti nei suoi brani sono realizzati in cromo. Il “medaglione della pace cromato con infradito in pelle resistente” di Magic Fingers, il “cucchiaio cromato sovradimensionato” di Muffin Man, la “dinette cromata” di Sofa 2 e Ya Hozna, la “piccola macchina cromata” di Sy Borg, il “salvadanaio cromato” in A Token of my Extreme, “la plastica tutta fusa e anche il cromo…” in Who Are the Brain Police”, gli “ornamenti in stoffa corta e flaccida per il collo con i loro attacchi a scatto cromati nascosti” in Packard Goose. E poi “guarda il cromo, senti il cromo…” canta in Stick It Out.
    Oltre ad avere proprietà magnetiche uniche, il cromo è altamente resistente all’ossidazione, è noto per la sua elevata resistenza alla corrosione e per la sua durezza. Unito all’acciaio il cromo forma l’acciaio inossidabile.
    Tutti noi dobbiamo resistere come il cromo? Siamo limitati e condizionati da circostanze e forze esterne ma, allo stesso tempo, dobbiamo vivere con gioia, dando un significato ad ogni cosa anche in mezzo al caos. Forse…

    Di sicuro, Frank Zappa la pensava come gli esponenti della Patafisica: la vita è assurda ed è grottesco prenderla sul serio. Il Patafisico accetta l’assurdità della vita considerandola come una questione naturale.
    “Per me l’assurdità è l’unica realtà” (Frank Zappa).
    La musica di Zappa è volutamente dissonante, i suoni sconvolgenti, talvolta insopportabili, i ritmi esasperanti. E’ il teatro dell’assurdo. Zappa vuole far uscire dal torpore l’ascoltatore, renderlo consapevole dell’assurdità del mondo. Il suo teatro dell’assurdo ha un significato sociologico.
    Zappa è stato definito un neo-dadaista ma è molto più vicino ad Alfred Jarry e al College of Pataphysicians: c’è un filo diretto con “Ubu Roi” di Jarry ed il teatro assurdo francese anni Cinquanta.

    The Chrome Plated Megaphone Of Destiny è un pezzo d’avanguardia cacofonica che fonde Varese, Cage e Zappa e che culmina in un esercizio di trattamento in studio della risata, è un’orrenda premonizione sulla società tecnologica del futuro.
    (Piero Scaruffi)

  • Frank Zappa & Music Piracy: Bootleg Challenge – Beat The Boots, review

    Frank Zappa & Music Piracy: Bootleg Challenge – Beat The Boots, review

    Full album As An Am + video intervista

    Il catalogo di Zappa – come da lui stesso dichiarato a Pulse! in un’intervista del 1988 – è stato uno dei più piratati e contrabbandati che siano mai stati immessi sul mercato.
    Dopo Dylan, Zappa è stato l’artista più danneggiato dal fenomeno dei bootleg. Nel 1991, con un’iniziativa senza precedenti, decise di sferrare un attacco letale ai pirati scendendo sul loro stesso terreno: in collaborazione con la Rhino venne creato un marchio ad hoc – Foo EEE – per riversare su CD e “condonare” 15 celebri album selezionati dall’esecrabile catalogo parallelo.
    Con la pubblicazione di Beat the Boots, Zappa si riappropriò della musica registrata e pubblicata nei bootleg in modo che future pubblicazioni illegali dei titoli contenuti in questo boxset potessero essere perseguibili legalmente con maggiore facilità. Il cofanetto, pubblicato dalla Rhino Entertainment nel 1991, contiene 7 LP e un doppio LP, registrazioni provenienti da concerti tenuti tra il 1967 e il 1982 in precedenza pubblicate illegalmente come bootleg da contrabbandieri. Nel 1992 fu pubblicato Beat the Boots II.
    Con questa operazione Zappa ha voluto combattere la pirateria musicale tentando di recuperare le royalties editoriali che gli spettavano di diritto.
    “In 25 anni ho pubblicato 52 album. In quel periodo sono usciti 400 bootleg (otto volte di più), materiale spazzatura con il mio nome sopra. Mi sono guadagnato da vivere abbastanza bene con quei 52 LP, ma avrei potuto guadagnare otto volte di più ed avrei potuto investire otto volte di più in progetti” ha dichiarato Zappa.
    Chiunque abbia un forte interesse per la carriera di Zappa troverà più di qualche gemma nelle circa 90 canzoni assemblate in questo cofanetto. C’è di tutto, da un concerto dei Mothers Of Invention del 1967 in Svezia a uno spettacolo dell’era Barking Pumpkin al New York Palladium nel 1981.
    Ci sono molte “hit” (“Concentration Moon”, “Camarillo Brillo”, “Dancin’ Fool”, “Bobby Brown”, “Cosmik Debris”) oltre ad oscure tracce cariche di chitarra i cui titoli precisi probabilmente restano dubbi anche a Zappa. Frank ha registrato le canzoni direttamente da vinili bootleg e le ha ‘rielaborate in fabbrica’: la qualità non è il massimo ma decisamente ascoltabile. È per i collezionisti di Zappa, che amano possedere ampi cataloghi.
    (Music Express, gennaio 1992)

    Il cofanetto Beat the Boots contiene:
    1) As An Am (1991)
    2) The Ark (Boston,8 luglio 1969)
    3) Freaks & Mother*#@%! (Fillmore East di New York, 13 novembre 1970)
    4) Unmitigated Audacity (University of Notre Dame, Indiana, 12 maggio 1974)
    5) Anyway the Wind Blows (Nouvel Hippodrome di Parigi, 24 febbraio 1979)
    6) Tis the Season to Be Jelly (Konserthuset di Stoccolma, 30 settembre 1967)
    7) Saarbrücken 1978 (Ludwigsparlstadion di Saarbrucken, 13 settembre 1978)
    8) Piquantique (Skansen di Stoccolma, 21 agosto 1973)

    “Il mercato dei miei vecchi dischi è immenso, tanto che a Milano c’è un tizio – probabilmente collegato alla mafia – che ha preso copie dei primi album, fotografato di nuovo le copertine piratando completamente i dischi, per poi venderli dal retro di un’auto o nei negozi. Mi sono procurato alcuni di questi bootleg. C’è un mercato per queste cose ed un collezionismo per le copie originali di quei dischi: Freak Out veniva venduto a 75 dollari. Quindi, ho deciso che avrei riconfezionato gli album facendoli suonare al meglio, visto che le persone vogliono comprarli”. (Frank Zappa, Musician, ottobre 1986)

    “C’è un bootleg di 200 Motels ma non è l’album della colonna sonora del film, è un’esibizione che abbiamo fatto dal vivo con la Los Angeles Philharmonic. Abbiamo fatto alcuni tentativi per fermarlo, ma è molto difficile a causa del modo in cui la legge è strutturata negli Stati Uniti. L’album è stato pubblicizzato su Los Angeles Free Press tramite un numero di box. Abbiamo assunto un detective per andare a vedere cosa si potesse trovare sul box e per cercare di accertare chi avesse effettivamente prodotto il disco. Abbiamo alcune informazioni ma cosa puoi fare? Le leggi negli Stati Uniti non fanno molto per proteggere l’artista sotto ogni aspetto”.
    (Frank Zappa, Cream, gennaio 1972)

    “Nessun artista ha fatto quello che ho fatto io. Nessuno ha preso per la gola i contrabbandieri. Nessuno ha usato la registrazione contrabbandata, con la custodia del contrabbandiere e con il prezzo più basso. È solo un altro disco ufficiale fatto da opportunisti”.
    (“Talking with Frank” by Fabio Massari, Los Angeles/Sao Paulo, 1991)

  • Frank Zappa & School System: who benefits from functional illiteracy?

    Frank Zappa & School System: who benefits from functional illiteracy?

    Status Back Baby (Absolutely Free, 1967)
    I’m Losing Status At the High School (Frank Zappa & PAL Studio Band 1963)
    Status Back Baby (Live At Fillmore East, June 6, 1971)
    Status Back Baby (Playground Psychotics, 1992)
    Frank Zappa on school (Freeman Report, 26 ottobre 1981)

    “Status Back Baby” è una canzone sull’acne americana e sulle tribolazioni quotidiane degli studenti. È un peccato che molti giovani americani si preoccupino davvero di perdere il loro status nelle scuole superiori”. (Frank Zappa)

    “Status Back Baby” era originariamente intitolato “I’m Losing Status At the High School” (1963).
    Questo brano ‘racconta’ le dinamiche delle gerarchie sociali e relative pressioni che si vivono al liceo.
    Zappa ironizza sulla lotta per il mantenimento dello status a scuola. Fotografa la cultura liceale caratterizzata da superficialità e giudizi basati sull’apparenza, in cui persino la partecipazione a un’attività può essere percepita come una competizione.
    Frank Zappa denuncia la presunzione e l’assurdità della società, mettendo in luce le pressioni che molti giovani devono affrontare nel tentativo di mantenere il loro status sociale. La canzone è una critica ai sistemi gerarchici che danno più importanza alla popolarità e all’apparenza esteriore piuttosto che alle reali capacità e talenti delle persone.

    Frank Zappa ha scelto di rimuovere il prima possibile i suoi figli dal sistema educativo californiano, quando avevano 15 anni.
    “Questo non ha ostacolato né sminuito la loro istruzione o educazione. Fondamentalmente, è pericoloso persino andare a scuola a causa delle armi e della droga” ha dichiarato Zappa “In più, ciò che insegnano è così inutile e in ritardo. Sembra più come un magazzino che serve a tenere i tuoi figli adolescenti lontani dalla tua faccia per un paio d’ore al giorno. Non è un luogo di educazione” (Frank Zappa).

    IGNORANZA & ANALFABETISMO FUNZIONALE
    “Buona parte del giornalismo rock è composto da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere”.
    (Frank Zappa)

    A chi fa comodo l’analfabetismo funzionale?
    Frank Zappa è stato il primo a parlare di ‘analfabetismo funzionale’ come qualcosa di studiato, che fa comodo al sistema. Ha scoperto l’analfabetismo funzionale evidenziando che il problema non risiede soltanto nelle capacità del lettore ma nel sistema a cui fa comodo trasformare cervelli in pattumiere.

    Frank Zappa: “La maggior parte dei mali della nostra società potrebbe essere curata dall’informazione. Ma poiché siamo continuamente disinformati dai media, le nostre scelte sono logicamente irrazionali. Questa è quella che io chiamo ignoranza. Persone intelligenti, private di dati reali”. (Bob Marshall, 1988)

    “L’ignoranza è fondamentalmente una malattia degli adulti, ma può essere trasmessa ai bambini”.
    (San Francisco Examiner, 18 maggio 1984)

    “Il nostro sistema scolastico cresce ragazzi ignoranti e lo fa con stile: ignorantoni funzionali. Non forniscono loro gli elementi per studiare la logica e non danno alcun criterio per giudicare la differenza tra buono e cattivo in ogni situazione. I ragazzi vengono preparati per funzionare come macchine acquirenti senza testa, a favore dei prodotti e dei concetti di un complesso multinazionale che per sopravvivere ha bisogno di un mondo di fessi.” (Frank Zappa)

    “Le scuole addestrano le persone ad essere ignoranti con stile. Ti danno l’attrezzatura di cui hai bisogno per essere un ignorante funzionale. Le scuole americane non ti equipaggiano per affrontare cose come la logica, ti preparano ad essere una vittima utilizzabile per un complesso militare e industriale che ha bisogno di manodopera. Finché sei abbastanza intelligente da fare un lavoro e abbastanza stupido da ingoiare ciò che ti danno da mangiare andrà tutto bene. Ma se vai oltre avrai questi seri dubbi che danno problemi di stomaco, mal di testa e che ti fanno venire voglia di uscire e fare qualcos’altro”. (Frank Zappa)

    Del resto, Italo Calvino scrisse: “Un paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano o i costi sono eccessivi. Un paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.

    Perché pensi che un Paese che ha un Primo Emendamento sia così spesso ostile alla libertà di parola?
    “Fondamentalmente perché il tasso di alfabetizzazione è sceso negli ultimi due decenni ad un livello spaventoso e penso che il livello di istruzione abbia un ruolo importante. In più, dopo le rivolte della guerra del Vietnam, il tema dell’educazione civica è stato sistematicamente rimosso dalle scuole americane. Quindi, hai un’intera generazione di persone che non sanno nemmeno quali sono i loro diritti o cosa significano quei diritti”.
    (Billboard, maggio 1990)

    Frank Zappa è sempre stato molto orgoglioso della sua formazione scolastica relativamente scarsa e della sua carriera artistica da autodidatta.

  • Frank Zappa & Pornography: quotes, censorship

    Frank Zappa & Pornography: quotes, censorship

    Porn Wars (dall’album The Mothers of Prevention, 1985)
    Porn Wars (estratti dall’udienza del Senato – USA Cable Network, 1985)

    FAIR USE

    “La pornografia è un mezzo utilizzato per eccitare qualcuno con un problema sessuale, progettato per ‘eccitare’. La volgarità è un linguaggio offensivo per chiunque sia sensibile a quel tipo di linguaggio e si basa su norme culturali… Non c’è suono che puoi emettere con la bocca che possa farti andare all’inferno o che possa comportare una qualche responsabilità sociale”.
    (Frank Zappa, Manhattan Arts, novembre 1985)

    “Non credo nell’oscenità o nella pornografia come concetto. Sarebbe una buona idea per i dirigenti aiutare a spiegare alle persone che la parola —- su un disco non le ucciderà”.
    (Frank Zappa, Billboard, 10 maggio 1969)

    “Non credo che la pornografia esista. Se la pornografia non esiste, come può esserci nella mia musica?”
    (Frank Zappa)

    L’impegno di Frank Zappa nel difendere il diritto alla libertà di espressione andando contro la censura (in generale e, in particolare, nell’industria musicale) è noto a tutti i suoi fan.
    Il 19 settembre 1985, Frank Zappa si è battuto contro il PMRC, in un’audizione presso il Senato degli Stati Uniti d’America durata 5 ore. Un discorso memorabile con cui ha ricordato, in apertura, che il Primo Emendamento della Costituzione Americana difende la piena Libertà di Espressione.
    “Il Parents Music Resource Center (PMRC) ha in mente queste etichette: ‘X’ per testi di sesso o sessualmente espliciti, ‘P’ per volgarità, ‘DIN’ per droghe e alcol, ‘V’ per violenza e “O” per occulto. Cosa dovrebbe succedere se un venditore di dischi inavvertitamente vendesse un disco classificato O al piccolo Johnny? L’FBI dovrebbe inseguirlo con una pinzetta calda? Quello che chiedono è una violazione del Primo Emendamento”.
    (Frank Zappa, Metro Times, 11 settembre 1985)

    “Pensare di poter combattere la violenza sessuale e di altro tipo vietando la musica pop è stupido quanto prevenire la forfora mediante la decapitazione”. (Frank Zappa, Humo, dicembre 1993, cit.)

    Zappa crede con fervore che l’oscenità sia solitamente generata dall’ignoranza umana.
    “Direi che l’oscenità esiste per l’edificazione delle persone nella professione legale. Le persone nel business della politica e della religione perpetuano un mito del genere per ottenere il controllo di alcuni settori della coscienza umana. Al di fuori della guerra e di certi tipi di distrazione fisica, non esiste un atto osceno. Si manipola una parola. Di solito, la morte e la distruzione non sono considerate oscene, sono commerciali!”.
    “Posso vedere la pornografia sotto una luce diversa, quando la guardo in termini di fotografie radicalmente orientate o cose che puoi collocare in quella categoria progettata allo scopo di stimolare una sensazione erotica. La pornografia è qualcosa di progettato per stimolarti sessualmente. Per le persone che vengono stimolate da immagini o libri hot, svolge una funzione nella società quando non hanno un accesso immediato ai rapporti sessuali o se è difficile per loro trovarli. La pornografia ha una funzione per quelle persone e dovrebbe essere messa a loro disposizione. Perché coloro che sono disadattati sessualmente finiranno per farsi coinvolgere in cose come guerre, omicidi e simili a causa della repressione”.
    (New Musical Express, 5 febbraio 1972)

    Frank Zappa: “C’è una certa mentalità che presuppone che il sesso debba essere una cosa orribile. C’è una differenza tra la conoscenza del sesso e della pornografia ed il caso di adulti che abusano di bambini; crimini che hanno più a che fare con la violenza. Il governo di destra vede il sesso come una sensazione gratuita. Non può accettare che le persone abbiano troppe sensazioni perché questo le renderebbe felici. Il sesso è uno degli antidoti al fattore paura. Meno sesso c’è, più paura c’è; più paura c’è, più vendite e più produzione nazionale ci sono. Ma le persone hanno questa energia dentro, che devono liberare o attraverso il sesso o attraverso l’omicidio. Una nazione di destra preferirà una popolazione di assassini, contribuirà a creare una Grande Armata, mentre noi vogliamo una nazione che faccia l’amore”. (Apocrypha, 1988)

    “Se vuoi liberarti tutto quello che devi fare è toglierti i pantaloni e fare sesso. E’ l’unico modo per liberarti davvero. Bisogna pensare al sesso in modo naturale, per come è realmente: chi ti annuncia che il sesso è sporco non lo fa perché è davvero sporco, è solo un espediente per il controllo mentale governativo”.
    (Frank Zappa, Nuggets, aprile 1977)

    “Ho sempre parlato di sesso da quando ho iniziato a fare canzoni. Non c’è motivo per cui nessuno debba parlarne. Fingere che il sesso non esista è sciocco. (Frank Zappa, 1985).

    https://www.youtube.com/watch?v=kRzMr_ZYXrY&t=1306s

  • MUDRAS Joke – xenocronia Frank Zappa e Ravi Shankar xenochrony

    MUDRAS Joke – xenocronia Frank Zappa e Ravi Shankar xenochrony

    Xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Ravi Shankar.

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “Ero interessato allo Zen da molto tempo. E’ ciò che fortunatamente mi ha allontanato dall’essere cattolico. Ma penso che le religioni orientali siano meravigliose se vivi ovunque tranne che negli Stati Uniti. Il meglio che possono fare per te qui è darti una certa sensazione di calma, se riesci a praticare la meditazione e l’astinenza da solo, lontano da tutto ciò che sta accadendo. Il vero obiettivo della religione orientale, con l’esperienza mistica e tutto il resto, quegli obiettivi sono difficili se non impossibili da raggiungere in una società industriale. Penso che la maggior parte delle persone che affermano di aver fatto satori da qualche parte negli Stati Uniti oggi ti prenda in giro. Le persone tendono a identificarlo con una sorta di intelletto onnisciente. Cosa che non accade”.
    (Frank Zappa, East Village Other, 1-15 febbraio 1967)

    Bunk: “Hai bisogno di disciplina”
    Ian: “Vai e fai qualche esercizio di yoga”
    (dal brano “Progress”)

    Probabilmente, Frank Zappa ha sperimentato lo Zen per curiosità. Ha giocato sul palco con certi gesti che corrispondono a diversi mudra. Ne ho trovati diversi, tra le tante foto di archivio. Li avrà usati per creare un effetto scenico, per ‘entertainment’, per sperimentare. E’ tutto un gioco…

    Shuni Mudra
    Shuni Mudra (il sigillo della pazienza) è un gesto caratterizzato dal contatto della punta del pollice con quella del dito medio.
    Il pollice significa saggezza, mentre il medio rappresenta il coraggio di mantenere i propri impegni e le proprie responsabilità. Calma la mente.

    Chin Mudra
    La punta del pollice si unisce alla punta dell’indice allungando le altre dita.
    Chin Mudra simboleggia il collegamento della coscienza umana (l’indice) con il divino (il pollice).
    E’ un rimedio universale per migliorare gli stati di tensione e disordine mentale, per stimolare la memoria e la concentrazione.

    Apaan Mudra
    Il ‘saluto rock’ corrisponde all’Apaan Mudra, un gesto (o sigillo) yoga noto anche come Gesto dell’energia o Mudra della purificazione.
    Rappresenta la purificazione a livello fisico e spirituale. Sviluppa la creatività, calma la mente, libera dallo stress, aumenta energia e vigore, la fiducia in se stessi.

    Buddhi Mudra
    Il Buddhi Mudra (sigillo della chiarezza mentale) è caratterizzato dal contatto della punta del pollice con quella del mignolo. Il mignolo rappresenta l’acqua e la comunicazione, mentre il pollice rappresenta la natura divina e il fuoco. La loro unione significa comunicazione fluida e accesso alla propria conoscenza interiore.
    Questo sigillo apre e potenzia la mente, dona maggiore consapevolezza e concentrazione. Nella pratica tradizionale dello yoga, si ritiene che Buddhi Mudra consenta di sviluppare un’energia psichica intuitiva.

    Gyan Mudra
    Gyan Mudra è il gesto della conoscenza che aiuta a liberare la mente. Consiste nel rivolgere i palmi delle mani verso l’alto unendo il pollice con l’indice. Il pollice rappresenta la saggezza, l’indice la consapevolezza. Unendo queste due dita si raggiunge la completa conoscenza con il passaggio dall’oscurità alla luce.
    Può aiutare a risolvere problemi di concentrazione o insicurezza, a superare momenti di depressione, a calmare la mente, potenziare la memoria, prevenire stress e rabbia, favorire un senso di equilibrio.

    Kali Mudra
    Kali Mudra rappresenta il potere del coraggio che abbiamo nel combattere le difficoltà. Può essere usato per protezione, forza e potenza. Allontana stress ed emozioni negative, migliora il flusso di energia interno ed esterno, disintossica gli organi.

    Adi Mudra o Primo Gesto
    Adi Mudra è un potenziatore di energia e dell’umore. E’ un gesto della mano nello yoga che assomiglia a un pugno con il pollice infilato nel palmo della mano. Stringere il pugno può attivare alcune regioni del cervello. La mano destra può essere utilizzata per migliorare la memoria, quella sinistra per richiamare informazioni.
    Promuove quiete, stabilità ed equilibrio mentale.
    Migliora le capacità logiche del cervello ed il sistema nervoso, aumenta il flusso sanguigno al cervello facendo sentire più vigile e sveglio, stimola le ghiandole endocrine per una sana secrezione ormonale.

    Kidney Mudra
    L’anulare e il mignolo devono essere posizionati alla base del pollice, mentre il pollice sopra queste dita. Le altre due dita dovrebbero essere mantenute dritte.
    Il Kidney mudra calma la mente e distende il sistema nervoso migliorando l’umore.

    Chinmaya Mudra
    La chiave del gesto Chinmaya Mudra è la consapevolezza del respiro. Aumenta l’energia e la sicurezza in se stessi. Migliora la memoria, la concentrazione e la chiarezza mentale.

    Tarjani Mudra
    Il Tarjani Mudra è un gesto di ammonimento, di avvertimento. L’indice è disteso e allungato verso l’alto, mentre le altre dita sono chiuse a pugno.

    Il dito medio non corrisponde a nessun mudra. Peccato….

    Nota: “Progress?” è una sceneggiata sul contrasto tra conservatori e avanguardisti del rock.