Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: FZ Topix

  • FZ sui politici: “sono come i 1.000 clown del circo…

    Frank Zappa sui politici

    Voti?
    “No. Durante le elezioni avevo due buone scuse per non votare. La prima era che, di solito, sono in viaggio: novembre è nel mezzo della mia stagione di tournée. La seconda è che, se non mi viene data scelta, non vedo perché dovrei scegliere il male minore”.

    La situazione potrebbe mai migliorare se le persone non votassero?

    “Dipende. La politica non è la risposta a tutto. Sono come i 1.000 clown del circo che escono dalla minuscola macchina e dovresti esserne stupito. Ecco cos’è la politica. Non mettono davvero la testa nella bocca della tigre. La politica è spettacolo per persone che non capiscono. Le vere decisioni non si prendono al seggio elettorale; si prendono davanti a un bicchiere di Perrier in un resort di lusso dove persone con un sacco di soldi decidono come faranno a pezzi il mondo. Stiamo assistendo alla scena di un Presidente in posizione estremamente impotente solo perché qualcuno a migliaia di chilometri di distanza vuole aumentare il prezzo di poche materie prime di base necessarie all’industria statunitense. Non può accontentare tutti. Non può compiacere gli arabi o migliorare le cose per i ragazzi dell’industria statunitense che stanno facendo pressione su di lui. Le persone che lo hanno votato si stanno grattando la testa dicendo ‘Cosa farà per noi?’. Non credo che qualcuno potrebbe sedersi su quella sedia e fare qualcosa di meglio in questo momento”.

    È tutto al di fuori del controllo di qualsiasi Presidente?

    “Mettiamola così: quanti soldi pensi servano per diventare Presidente? Quanto è costata la campagna di Nixon? 25 milioni di dollari? Ciò non proveniva dal suo conto in banca e non proveniva nemmeno da donazioni di 1 dollaro da parte dei repubblicani. Chiunque entri in quell’ufficio lo fa dovendo molti favori a molte persone importanti perché l’hanno aiutato ad arrivarci …”.

    (Relix, novembre 1979)

  • L’album di Frank Zappa “Jazz from Hell” ha ricevuto adesivi di Parental Advisory

    adesivi di Parental Advisory su Jazz from Hell di Zappa
    Frank Zappa e Dee Snider

    Negli anni ’80, quando la minaccia della censura iniziò ad avvicinarsi all’industria musicale, la testimonianza al Congresso del compositore Frank Zappa fornì un’ammirevole difesa della libertà artistica.

    La censura musicale divenne pubblica nel 1985, quando il Parents Music Resource Center tentò di aggiungere un sistema di classificazione al ‘porno-rock’ dell’epoca.

    Il PMRC è stato fondato per attirare l’attenzione e denunciare l’aumento della violenza, della difesa della droga e della lascivia della musica rock. La spinta per questa iniziativa partì con Mary “Tipper” Gore (moglie dell’allora senatore e futuro vicepresidente Al Gore) e Susan Baker (moglie del segretario al Tesoro James Baker).

    Decisero di organizzare e combattere questa presunta corruzione. Il loro obiettivo era quello di creare un sistema di classificazione che apparentemente aiutasse a “educare ed informare i genitori su questa tendenza allarmante [di testi dannosi] e chiedere all’industria di esercitare l’autocontrollo”.

    Il PMRC considerava certa musica parzialmente responsabile dell’aumento dei crimini sessuali e violenti, nonché del suicidio tra gli adolescenti.

    Attraverso legami politici, il PMRC ha organizzato un’audizione davanti alla Commissione del Senato allo scopo di “fornire un forum per la messa in onda della questione stessa rendendolo di pubblico dominio”.

    Il compositore rock d’avanguardia Frank Zappa è stato uno dei pochi artisti che si sono opposti a questo sistema di valutazione proposto. Nella testimonianza del 19 settembre 1985, Zappa disse al Comitato che la proposta del PMRC era “un’assurdità mal concepita che non offre alcun beneficio reale ai bambini” e “viola le libertà civili di persone che non sono bambini”.

    Nel suo intervento, Zappa ha evidenziato un problema chiave con la censura dell’arte: tutta la censura è soggetta ai gusti individuali di qualcuno. Trovare qualcosa di offensivo o discutibile significa dire che ne sei offeso, ma ciò non significa che tutti siano colpiti allo stesso modo. Un genitore potrebbe essere contento che suo figlio si imbatta nella canzone “Like a Virgin” perché potrebbe fornirgli l’opportunità di educare il proprio figlio sul sesso e sul linguaggio che lo circonda.

    La classificazione del PMRC proponeva di limitare l’accesso a determinati album richiedendo ai negozi di tenerli fuori dai contenitori di dischi insieme agli altri.

    Zappa affermò nella sua testimonianza che “i cattivi fatti creano cattive leggi e le persone che scrivono cattive leggi sono secondo me più pericolose dei cantautori”.

    Alla fine, l’industria musicale ha adottato un adesivo di avviso volontario che si sarebbe evoluto nell’iconico adesivo di avviso dei genitori. L’adesivo è diventato l’ennesimo esempio di come la censura dell’arte possa ritorcersi contro e rendere l’arte censurata più popolare.

    L’album di Frank Zappa Jazz from Hell, successivo alla famosa udienza, ha ricevuto adesivi di Parental Advisory. L’album è interamente strumentale.

  • FZ: “etichettare il rock’n’roll è un errore…

    Frank Zappa e l'errore di etichettare il rock

    Pensi che la musica rock stia andando alla deriva?

    “Se stai parlando di suonare in modo diverso da Chuck Berry, direi di sì, siamo nei guai. Molte persone pensano che il rock’n’roll debba suonare esattamente in un modo per dargli l’etichetta più pura del rock’n’roll. E penso che etichettare in questo modo sia una comodità per i critici e non abbia nulla a che fare con l’essenza della musica”.

    Non pensi che dovrebbe avere una direzione?

    “Penso che dovrebbe andare ovunque le persone che lo stanno realizzando vogliono che vada. E’ un sottoprodotto delle loro esperienze. È disonesto se una persona che sta facendo la musica non include in ciò che sta facendo qualche elemento dei propri sentimenti o del proprio ambiente. L’ambiente odierno è molto diverso dall’ambiente che ha creato i primi esempi di musica rock’n’roll”.

    (The Hot Flash, maggio 1974)

  • FZ: cosa non va nelle scuole di musica

    Frank Zappa sulle scuole di musica

    “Penso che tutti nel gruppo abbiano una laurea tranne me. Sono tutti musicisti accuratamente formati e istruiti con background jazz o rock. Ruth ha un background più classico, è un prodotto della Juilliard. Io sono per lo più autodidatta. Ho fatto un semestre di scuola media: è il grado più alto che ho raggiunto a scuola. Durante quel semestre ho seguito un corso di armonia ed il resto del tempo sono andato in biblioteca, ho ascoltato dischi, suonato nei bar. Tanto tempo fa non avevano scuole e senza scuole riuscivano a produrre il corpo principale di quella che viene chiamata musica classica. Quindi, perché dovremmo essere così sfacciati da presumere che più scuole avrai, più musica migliore avrai? Penso che una scuola serva a fornire istruttori per la manipolazione degli strumenti. Ma quando una scuola annuncia che non approva le esibizioni dal vivo perché interferisce con i tuoi studi, penso che stia commettendo un grosso errore e la maggior parte delle scuole adotta questo atteggiamento. Si aspettano che tu adotti un approccio accademico alla musica e non penso vada bene. Penso che le scuole tendano a produrre molte persone che sono molto poco adatte a guadagnarsi da vivere nel mondo della musica e questo è un disservizio per gli studenti. Parte delle tue capacità dovrebbero riguardare alcune tattiche di sopravvivenza per il business della musica e semplicemente la scuola non te lo offre. Non ti danno alcun concetto su come leggere un contratto. Tutte le tue energie creative potrebbero essere ancora lì, ma alla fine rischi di applicarle per migliorare il portafoglio di qualcun altro”.

    (Down Beat, 13 settembre 1973)

  • FZ: nuove tendenze nella musica moderna

    Frank Zappa sulle tendenze della musica moderna

    Nuove tendenze nella musica moderna

    Presidente: Murray the K, air personality, WMCA, New York

    Relatore: Frank Zappa, presidente, Bizarre Inc., Straight Records, Los Angeles

    (Billboard, 12 luglio 1969)

    Frank Zappa ritiene che oggi esista un legame tra musica e arte.

    Ha parlato della tendenza nell’arte moderna nota come concept art e ha aggiunto che alcune persone nella musica pop oggi si riferiscono a questo concetto.

    A titolo illustrativo ha suonato una composizione elettronica utilizzando suoni al di fuori della frequenza dell’udito umano. Ha anche usato selezioni dall’album della Columbia, “The World of Harry Partch”. Partch scrive musica di 32 toni all’ottava. Zappa ha anche suonato vari altri esempi di musica elettronica, incluso un disco che utilizza il suono prodotto da un gong e un pallone. Un altro ancora era una registrazione di suoni modificati elettronicamente di bambini tedeschi che giocavano.

    Un altro record ancora era dei Chrysalis: il taglio era una versione del rapporto dell’uomo con le persone impegnate nella guerra biologica.

    In risposta a una domanda sull’accettazione dei Mothers of Invention, Zappa ha detto che oggi, anche se la musica del gruppo è andata in una direzione più strumentale, “ancora non otteniamo molta visibilità perché i nostri principi armonici sono estranei a musica pop.”

    Ha aggiunto, tuttavia, che la mente degli adolescenti oggi è pronta per qualsiasi nuovo suono che puoi scagliare contro di loro.

    Zappa ha detto che le persone negli Stati Uniti non sono ancora pronte ad ascoltare alcune forme di musica strumentale e che l’ornamento delle parole era necessario. “Ecco perché il jazz non è molto popolare”, ha aggiunto. “La musica è capace di dire tutto, ma il pubblico non è pronto.”

    Ha aggiunto che la musica pop è un mezzo importante per comunicare idee ai giovani, ma le stazioni limitano il materiale delle canzoni e quindi rendono un disservizio al pubblico.

    La sessione, New Trends in Music, presieduta dal deejay Murray the K con Frank Zappa come relatore principale, ha attirato una platea gremita. Murray the K ha sottolineato che il presente è un periodo molto rivoluzionario nella musica e nella programmazione radiofonica, e ha notato che la musica ha superato di gran lunga la sua presentazione alla radio.

    “Abbiamo la musica del 1969 e la presentazione del 1960”, ha detto. Murray the K ha riprodotto nastri per mostrare le fasi del coinvolgimento del pubblico e ha sottolineato che la musica può dire cose sulla droga e su molti altri problemi, come il servizio pubblico. C’è bisogno di nuove applicazioni della musica, ha aggiunto.

  • Thing-Fish: l’album più controverso di Frank Zappa

    L’idea alla base del triplo LP “Thing-Fish” (1984) è che qualcuno (Evil Prince) abbia creato una malattia chiamata AIDS e l’abbia testata. Sviluppata come arma biologica, è stata testata sui detenuti, allo stesso modo in cui facevano esperimenti sui detenuti neri con la sifilide (tutto documentato). Facevano questi esperimenti con la sifilide sui detenuti neri nelle carceri degli Stati Uniti. Con l’AIDS hanno inventato la malattia speciale, mirata geneticamente per colpire e sbarazzarsi di “tutti gli individui altamente ritmici e delle femminucce.’

    La trama di Thing-Fish vede le autorità americane introdurre l’AIDS nelle comunità gay come parte di una campagna per eliminare le “persone non riproduttive”. Quindi, fanno questo test in una prigione per creare ‘mutanti’.

    Con tematiche del genere, oggi, Frank Zappa verrebbe additato come ‘complottista’ .

    La sostanza che dovrebbe uccidere persone di colore ed omosessuali è la Galoot Cologne. Viene sperimentata nella prigione di San Quentin e le vittime si trasformano: testa a forma di patata, labbra a becco d’anatra, abiti da suora. Alcuni sopravvissuti a questo test raccontano la storia attraverso un musical, un’opera rock.

    Per illustrare la storia, Zappa riutilizzerà ampie sezioni delle sue composizioni passate: “Zoot Allures”, “Tinseltown Rebellion”, “You Are What You Is”, “Ship Arriving too Late to Save a Drowning Witch”.

    La complicata trama della storia narrata sull’album comprende elementi quali: i teatri di Broadway, l’AIDS, l’eugenetica, le teorie cospiratorie, il femminismo, l’omosessualità e la cultura afroamericana. In essa viene presentato un malvagio e razzista principe/critico teatrale (“The Evil Prince”) che crea in laboratorio una malattia per sterminare gli afroamericani e gli omosessuali. La malattia viene testata su prigionieri che vengono trasformati in esseri deformi chiamati “Mammy Nuns” guidati dal narratore della storia, un mutante dal nome “Thing-Fish” (“la cosa pesce”). La storia contiene inoltre la satira di una coppia “W.A.S.P.” (“White Anglo-Saxon Protestant”), tali Harry & Rhonda, che assistono ad uno spettacolo messo in piedi dai Mammy Nuns, e si ritrovano a confrontarsi con il proprio passato: Harry, presentato come un ragazzino gay represso, e Rhonda una bambola del sesso fattasi carne ed ossa. I critici hanno accolto male l’ album…

    Thing Fish è il Finnegans Wake di Zappa, un’opera che ci porta alla periferia immaginaria della lingua inglese, dissolvendo parole familiari in strane combinazioni di suono e senso.

    (dal libro “Frank Zappa, Captain Beefheart and the Secret History of Maximalism” di Michel Delville e Andrew Norris, 2005, Salt Publishing)

    Thing Fish: The Real Tapes (Demo)
    Di tutta la discografia di Frank Zappa, Thing-Fish è il suo album più controverso, incompreso e trascurato. Non si può definire un capolavoro, ma ridurlo ad una compilation con una trama razzista distorce la realtà e minimizza l’obiettivo dell’opera.

    Pubblicato inizialmente come set di tre LP (e ristampato su due CD), questo album è la ‘registrazione originale del cast’ di uno spettacolo di Broadway mai prodotto. Nel musical di Broadway, realtà e finzione diventano una cosa sola per due membri del pubblico. Il personaggio principale, Thing-Fish, è interpretato da Ike Willis. Il suo forte accento da nero è preso direttamente dal personaggio di King Fish di Amos ‘n’ Andy, ma l’intenzione di Zappa era quella di ridicolizzare il modo in cui vengono rappresentati a Broadway, principalmente in un ambiente bianco dominato dagli uomini.

    Harry e Rhonda, i due membri del pubblico coinvolti nella storia con la forza, sono interpretati da Terry Bozzio e Dale Bozzio. Harry si renderà conto di essere gay, Rhonda si trasformerà in una feticista della valigetta. Zappa esagera le tendenze yuppie della metà degli anni ’80 (Harry è gay per “scopi di carriera”; Rhonda incarna l’ultra-femminismo) e inserisce nella trama preoccupazioni sulla diffusione dell’AIDS come risultato di esperimenti scientifici governativi. È pazzesco, offensivo, ma sicuramente divertente.

    Per accogliere la trama, Zappa scrisse un paio di nuove canzoni e registrò nuovamente una manciata di brani da Zoot Allures, You Are What You Is, Tinsel-Town Rebellion e Ship Arriving Too Late to Save a Drowning Witch con nuovi testi. È sicuramente per i fan più esperti (gli indizi di continuità concettuale sono parte integrante dell’esperienza), ma il contenuto va oltre la rielaborazione di materiale già esistente.

    Nel 1983 Zappa stava discutendo con la sua casa discografica (la CBS) sui dati di vendita e sulla loro riluttanza a distribuire “Thing-Fish”. Passò dalla CBS alla EMI e “Thing-Fish” uscì nell’autunno del 1984. È un pezzo teatrale in forma di opera con il libretto aggiunto al CD, ma musicalmente ricorda più un musical di Broadway. I 22 brani sono composti da sezioni di dialogo con accompagnamento di base, dal riutilizzo di materiale precedente adattato per l’opera a sette nuove canzoni….

    Le accuse di sessismo e di maschilismo non hanno mai preoccupato Zappa, che ha riassunto nel torbido teatro dell’assurdo dell’opera Thing-Fish il proprio cinico punto di vista sull’eterna lotta per la supremazia fra uomo e donna. (Vittore Baroni, Sonora n. 4 – 1994)

    A causa dei problemi di distribuzione del precedente Thing-Fish, che la MCA Records non aveva voluto distribuire, Zappa stipulò un accordo con la EMI Records, che permise l’uscita di Them Or Us e Thing-Fish per mezzo della Capitol Records negli Stati Uniti.

    La confezione del disco include un’etichetta che riporta il seguente testo di GARANZIA:

    “Questo album contiene materiale che una società veramente libera non temerebbe né sopprimerebbe. In alcune aree socialmente arretrate, fanatici religiosi e organizzazioni politiche ultraconservatrici violano i tuoi diritti del Primo Emendamento tentando di censurare gli album rock & roll. Riteniamo che ciò sia incostituzionale e antiamericano. Come alternativa a questi programmi sostenuti dal governo (progettati per mantenervi docili e ignoranti), Barking Pumpkin è lieta di offrire un intrattenimento audio digitale stimolante per coloro che sono cresciuti oltre l’ordinario.   È GARANTITO che il linguaggio e i concetti qui contenuti NON CAUSINO TORMENTI ETERNI NEL LUOGO IN CUI L’UOMO CON LE CORNA E IL BASTONE APPUNTITO SVOLGE I SUOI ​​AFFARI. Questa garanzia è tanto reale quanto le minacce dei fondamentalisti che attaccano la musica rock nel tentativo di trasformare l’America in una nazione di idioti che spediscono assegni (nel nome di Gesù Cristo). Se esiste un inferno, le sue fiamme aspettano loro, non noi”.

    Questo adesivo di GARANZIA era presente anche su “Frank Zappa Meets the Mothers of Prevention”.

    Una riflessione legata al ‘pesce’. Quando Zappa vedeva sul retro di un’automobile l’adesivo con il pesce (simbolo usato spesso dai cristiani statunitensi), diceva che quello era il nemico.

  • GTOs: prima e unica groupie/girl band di FZ

    Il gruppo delle GTO lanciato da Frank Zappa

    GTO’s (Girls Together Outrageously) è la prima e unica groupie/girl band di Frank Zappa con al loro attivo l’album intitolato “Permanent Damage”.

    Jeff Beck ha contribuito all’album “Permanent Damage” delle GTO.

    Terry Bozzio ha fatto parte del trio che ha registrato “Guitar Shop” di Jeff Beck.

    Vinnie Colaiuta è stato in tour ed ha registrato con Jeff Beck.

    In Permanent Damage, c’è un po’ di tutto: conversazioni telefoniche, monologhi, aneddoti, poesie…

    Le GTOs rappresentano una creazione sociologica di Frank Zappa. Non le ha create, le ha semplicemente trasformate in un “gruppo”.

    “Le GTO non sembravano essere delle vittime e ‘Permanent Damage’, così come il libro di Pamela Des Barres ‘I’m With The Band’, sono documenti importanti per esaminare il dibattito che dipinge la controcultura degli anni ’60 come un disastro totale per le donne. Zappa intuì l’ipocrisia servile degli uomini che si atteggiavano a non sessisti, anche se il suo rifiuto di incoraggiare qualsiasi discussione aveva un aspetto rivoluzionario. La sua classica argomentazione di prendere in giro tutto e tutti non è la risposta. Zappa non si fa scrupoli a indulgere in un beato sessismo, incoraggiato dall’essere membro di una rock band maschile”. (Ben Watson, Plexus, 1993)

    FZ e GTO – 1968, due foto scattate da Cal Schenkel.

    “L’intero concetto stilistico delle GTO aveva molto a che vedere con quello di Christine Frka che, non ricordo con esattezza quando, morì di overdose negli anni ’70. Christine fu la prima a segnalarmi Alice Cooper e fu lei a disegnare i costumi di scena della sua band (quando li vidi per la prima volta, le facevano sembrare delle ‘paesanotte’ dell’Arizona).

    Christine era sempre con Miss Sparkie, Miss Mercy, Miss Pamela, Miss Lucy, Miss Sandra e Miss Cynderella. Si dedicavano con devozione ad ogni aspetto del rock & roll, specialmente a quello che riguardava I component dei gruppi con dei “grandi membri”.  (FZ, autobiografia)

    Miss Christine si recò a Los Angeles partendo da San Pedro con MIss Sandra (Sandra Leano): entrambe, a metà degli anni ’60, vissero nel seminterrato della capanna di tronchi di Frank Zappa.

    Incontrò Zappa al suo rientro a Los Angeles da un concerto a New York: all’epoca lei viveva nella comune dei Franzoni. Quando Zappa si trasferì definitivamente a Los Angeles, Miss Christine diventò la sua governante e tata di Moon Unit e Dweezil, i figli di Frank.

    Miss Christine amava i vestiti e li cuciva da sola.

    Ha scritto due testi per l’album Permanent Damage: TV LIves e The Captain’s Fat Theresa Shoes.

    (Rolling Stone, 15 febbraio 1969)

    John Mayall ha dedicato una canzone all’ospitalità di Zappa. S’intitola “2401 · John Mayall & The Bluesbreakers” dove cita anche le GTO (in particolare, Pam e Miss Christine) oltre a Gail (Zappa) e Pauline (Butcher).

  • Frank Zappa & Jazz (part 2): the jazz-rock trilogy, a musical challenge

    Frank Zappa e Mike Brecker, The Purple Lagoon (Live in New York, 1976), assolo di Mike Brecker

    Frank Zappa & The Mothers of Invention con Roland Kirk (live al War Memorial Auditorium di Boston, 31 gennaio 1969) King Kong, Improvisations, Pachuko Hop, Behind the Sun, All Night Long

    Nel periodo del Garrick Theatre con i MOI, il vibrafonista jazz Mike Mainieri dichiarò che Zappa spesso suonava con i musicisti jazz e i Satyrs. Con la sua band Zappa si stava guadagnando la reputazione di duro maestro di musica, provando la sua band durante la loro tappa a New York per lunghi periodi allo scopo di ottenere risultati più complessi.

    Due anni dopo, Zappa fece salire sul palco Roland Kirk per suonare con i Mothers al Boston Globe Jazz Festival, e di nuovo al Newport Jazz Festival quando i Mothers suonarono tra i Newport All Stars e Dave Brubeck. “George Wein, impresario del Newport Jazz Festival, ci ha messo in un tour organizzato con Rahsaan Roland Kirk, Duke Ellington e Gary Burton – raccontò Zappa – Prima di partire ho visto Duke Ellington implorare, supplicare un anticipo di 10 dollari. È stato davvero deprimente. Ho detto ai ragazzi: ‘Basta, sciogliamo la band’”.

    Nel settembre del 1969, Zappa si trovava seduto con Jean-Luc Ponty e il trio di George Duke al The Experience di San Francisco, un rock club. Duke e Ponty stavano suonando una prima versione di jazz-rock, un’improvvisazione jazz diretta su un ritmo rock. Nello stesso anno, Zappa produsse Burnt Weeny Sandwich, un album proto-jazz-rock e Uncle Meat che anticipava il rock progressivo. Registrò anche Hot Rats, un album jazz-rock prevalentemente strumentale di composizioni e arrangiamenti originali che mettevano in mostra il suo modo di suonare la chitarra.

    Nell’ottobre del 1969, Zappa collaborò con Ponty per King Kong, un mix di composizioni fusion coinvolgenti.

    Weasels Ripped My Flesh contiene ‘Eric Dolphy Memorial Barbecue’, l’unico tributo del mondo del rock al talentuoso sassofonista jazz.

    Waka/Jawaka e The Grand Wazoo nel 1972 completarono la famosa “trilogia jazz-rock” di Zappa. Roxy & Elsewhere , un set dal vivo del 1974, catturò l’impressionante slancio del gruppo con forti assoli jazz e un attacco da “little-big band”, inclusa la traccia “Be-Bop Tango” rappresentata satiricamente come l’inno della chimerica “Old Jazzmen’s Church”. L’anno seguente Zappa tornò a suonare decisamente jazz-rock in One Size Fits All, con voci che “rinunciavano alla mera scatologia ed estendevano la mitologia privata di Zappa a nuovi estremi di oscurità”.

    Zappa ha sempre impiegato un certo numero di musicisti jazz.

    Le sue band successive impiegarono sempre batteristi e percussionisti eccellenti che possedevano un’ammirevole capacità di suonare e leggere in un’ampia gamma di stili. Il sassofonista Mike Brecker, che suonò in “Zappa In New York” (1978), disse di essere rimasto stupito dai dettagli e dalle prove che servivano per un’esibizione di Zappa.

    Il collegamento con il jazz continuò; tuttavia, Jazz From Hell (1988), vincitore del Grammy, fu un album di composizioni originali per il Synclavier, l’interfaccia computer-digitale usata tra gli altri da Miles Davis su Tutu.

    Zappa corrispondeva ai criteri di un artista genuinamente creativo interessato a esplorare ed estendere i confini del rock, il che lo portò inevitabilmente ad entrare in contatto con il jazz come mezzo per raggiungere questo scopo, poiché entrambi hanno radici comuni nel blues. Tuttavia, mentre univa jazz e rock in modo singolare producendo una classica trilogia jazz-rock e diversi album di grande interesse nel genere, il jazz-rock di per sé non è mai stato centrale nel pensiero musicale di Zappa. Rappresentava più una sfida musicale da affrontare e superare, l’ennesima, in una miscellanea di generi che comprendevano la sua musica straordinaria.

    (estratto dall’articolo “L’eredità jazz di Frank Zappa” pubblicato su Jazzwise – dicembre 2003 – seconda parte)

  • Frank Zappa & Jazz (part 1): respect for “the music of unemployment”

    Twenty Small Cigars (Chunga’s Revenge, Rykodisc, 1970)

    ‘Eric Dolphy Memorial Barbecue’ (The Best Band You Never Heard In Your Life, 1991)

    In copertina un dipinto di Michael Schmidt

    (Stuart Nicholson rivaluta il lavoro di Zappa orientato al jazz analizzando i modi in cui ha lasciato il segno nella musica improvvisata)

    È facile credere che Frank Zappa odiasse il jazz. “Il jazz non è morto, ha solo un odore strano”. Eppure nel suo mondo di umorismo scatologico, aperta critica politica, satira volgare, prese in giro, denigrazione e battute da addetti ai lavori, il jazz era qualcosa per cui riservava un notevole rispetto. Riconobbe, fin dall’inizio, che il jazz era visto dal pubblico rock come decisamente fuori moda e poteva essere un ostacolo alle vendite degli album. Il jazz era, secondo quanto dichiarò, “la musica della disoccupazione”.

    Di conseguenza, tendeva a posizionarsi saldamente nel campo del rock, qualunque ponte stilistico avesse deciso di attraversare, che fosse verso il blues, il jazz o la musica classica. Zappa sapeva che i generi musicali non erano determinati dallo stile musicale, ma dalla percezione di quello stile da parte del pubblico. “È stupido – disse – ogni volta che senti qualcuno improvvisare [nella mia musica] dare per scontato che sia jazz”.

    Sapeva che il business della musica riguardava tanto l’organizzazione delle aspettative del pubblico quanto la vendita di album. Quindi, se eri un fan del rock e sentivi l’improvvisazione e non la associavi immediatamente al jazz, questo portava più persone alla sua musica.

    Di sicuro una grossa fetta della musica di Zappa contiene molta improvvisazione, ma non è tutta improvvisazione jazz, neanche lontanamente. Eppure la sua musica è incredibilmente ricca per gli appassionati di jazz di larghe vedute, che si tratti di improvvisazione jazz o non jazz. Zappa ha ammesso in un’intervista che anche quando si occupava di parodia lavorava su armonia e melodia in un modo che anni dopo avrebbe considerato musicalmente valido. Una delle sue canzoni più intelligenti, “America Drinks and Goes Home”, è la sua protesta contro la banalizzazione del jazz. Una parodia di una lounge band che suona jazz annacquato.

    Il jazz si inserì nella visione musicale di Zappa, spesso in modo sottile. “Twenty Small Cigars” è una composizione considerata da molti il suo capolavoro jazz, ma la sua prima registrazione ufficiale fu al clavicembalo in Chunga’s Revenge. L’album Overnite Sensation poteva essere insolente e provocatorio, ma era anche una sintesi di testi e arrangiamenti complessi con assoli jazz.

    Zappa arrivò al jazz attraverso il blues, il suo primo amore. Il genere di jazz che gli piaceva era reso chiaro già nel 1966 sulla copertina interna del suo album di debutto Freak Out with the Mothers of Invention. In una lunghissima lista di influenze citate c’erano Clarence ‘Gatemouth’ Brown, Cecil Taylor, Roland Kirk, Charles Mingus, Eric Dolphy e Bill Evans. Il genere di musicista jazz che lo attirava si allontanava dai cliché del jazz convenzionale. “Persone come Eric Dolphy, Thelonious Monk, Charles Mingus e Archie Shepp sono molto importanti nella storia della musica, e non solo del jazz” affermò una volta. E quando gli aspiranti chitarristi gli chiedevano chi ascoltare, consigliava Wes Montgomery o diceva ai tastieristi emergenti di dare un’occhiata a Cecil Taylor. Entrambi erano musicisti che avevano approcci molto individuali ai loro strumenti.

    Di sicuro, Frank Zappa era critico nei confronti del jazz ma le sue critiche erano solitamente dirette al fan sconsiderato che aderisce allo stile senza comprenderne i valori profondi o l’atteggiamento settario di coloro che si consideravano membri di un’élite musicale esclusiva. Eppure era ispirato dal jazz. “I gruppi di Zappa, forse gli unici tra le rock band dell’epoca, potevano eguagliare molti grandi gruppi jazz in termini di ampiezza e profondità di abilità musicale” (“The History of Jazz” di Ted Gioia).

    La curiosità musicale di Zappa lo portò a Edgard Varese e agli studi classici. Iniziò a scrivere per la band del liceo, incluso un pezzo chiamato “Visual Music for Jazz Ensemble and 16mm Projector” quando aveva 17 anni.

    (estratto dall’articolo “L’eredità jazz di Frank Zappa” pubblicato su Jazzwise – dicembre 2003 – prima parte)

  • Frank Zappa, father of jazz fusion?

    Peaches en Regalia (dall’album Hot Rats del 1969, incentrato su composizioni jazz fusion strumentali con lunghi assolo). Questo brano è ampiamente riconosciuto come un moderno standard jazz fusion.

    In copertina: Peaches En Regalia di Wan Gianotti

    “Peaches en Regalia è l’unico brano per cui non sono mai riuscito a scrivere parole. Ci ho provato, ma non riesco a trovare testi che funzionino. Il problema, quando si tratta di scrivere testi, dipende da cosa cerchi (intelligibilità, senso fonico che corrisponda alla linea). E’ difficile scrivere un testo per quel brano. Una sillaba per croma, non puoi cambiare la melodia…”. (FZ, Bugle American, 17 dicembre 1975)

    Per molti critici, Frank Zappa è il padre della fusion insieme a Miles Davis. Le prime incisioni completamente fusion sono state “Hot Rats” di Zappa (1969), “In a Silent Way” (1969) ed il doppio album “Bitches Brew” (1970) di Miles Davis. A seguire, Weather Report di Wayne Shorter e Joe Zawinul (1970) è uno dei gruppi più rappresentativi del genere fusion che combina elementi di jazz, rock e funk.

    L’adozione ufficiale del termine ‘fusion’ si deve al tastierista statunitense Jeff Lorber che l’ha inserito nel 1977 nel nome della sua band “The Jeff Lorber Fusion”.

    Tuttavia, sono in molti ad ammettere che Larry Coryell è arrivato prima di Miles Davis e Frank Zappa.

    C’è, poi, chi è convintissimo che il padre della fusion sia Tony Williams.

    “Per essere fusion, per corrispondere a quel concetto di marketing di ciò che la gente pensa sia fusion, deve SUONARE fusion. Questo ha poco a che fare con il fatto che si stia effettivamente fondendo qualcosa insieme. Significa solo che il tastierista deve suonare come Jan Hammer, il chitarrista, il batterista e il bassista devono suonare tutti in una certa vena musicale. Dopo che ogni musicista si è modellato in quella certa sindrome, l’intero evento musicale da eseguire deve essere ulteriormente modellato nella sindrome. Quindi cos’hai? Niente. È musica da sega. Il problema è che le persone poi iniziano a guardare dall’alto in basso la musica a tre accordi o la musica a un accordo o la musica a due accordi. E con la musica fusion, cosa hai? In parte è musica a tre accordi, è solo che gli accordi contengono più parziali. Invece di essere uno, quattro, cinque, stanno suonando uno due bemolle sette o qualche altra semplice progressione che consente loro di eseguire una serie di schemi facilmente riconoscibili su di esso. È tutto meccanico. Vedi, parte del problema è il modo in cui i consumatori usano la musica per rafforzare la loro idea di quale sia il loro stile di vita. Le persone che si considerano giovani moderni, in ascesa, preferiscono la fusion o la disco, quel tipo di musica brillante, pulita, precisa e meccanica. Tendono a non gradire tutto il resto perché non ha i ‘capelli pettinati’. La musica fuzztone a tre accordi non è esattamente il genere di cose a cui ti aspetteresti che un giovane dirigente sia interessato. Vuole qualcosa che suoni ‘giusto’, da ascoltare in giro su una Maserati. Quindi, alla fine, che sminuisce la musica… Ma è una buona cosa che tutta quella musica sia lì per quelle persone perché, senza di essa, al loro stile di vita mancherebbe qualcosa”. (Frank Zappa, Down Beat, 18 maggio 1978)

    Una volta hai descritto il suono della musica “fusion” che, secondo alcune persone, hai contribuito ad ispirare seppure non intenzionalmente. L’hai definita una “tecnica su una base da discoteca”. Perché questa musica è diventata così popolare?

    “Non mi sento in alcun modo responsabile di questo. Credo che qualsiasi cosa a cui puoi dare un’etichetta alla fine troverà aderenti; il pubblico americano è fatto così. Per le persone a cui piace, è divino come succede per il country ed il western. Se un certo tipo di musica fa parte dei tuoi gusti, nessuno può farti cambiare idea. Credo che tutti abbiano il diritto di provare questa gioia, nel loro piccolo. Non è la mia idea di divertimento, ma le persone hanno il diritto di godersi questa gioia”. (FZ, Record World, 21 gennaio 1978)

    “Con le sue melodie spigolose, i ritmi rapidi e gli arrangiamenti eccentrici, Hot Rats ha sostanzialmente inventato quel genere musicale peculiare noto come fusion.” (Matt Groening, Introduzione a Frank Zappa: Hot Rats – tavolatura per chitarra).

    “Quando suoni con Zappa, molta gente dà per scontato che tu sia un batterista ‘fusoide’ che sa solo suonare molto velocemente. Io non voglio essere identificato come un batterista fusion perché la maggior parte della musica chiamata ‘fusion’ non mi interessa”. (Chad Wackerman, Modern Drummer, dicembre 1988)