The Grand Wazoo (Think It Over), Live all’Oval Cricket Ground di Londra, 16 settembre 1972
E’ stata una decisione difficile e amara per Frank Zappa quando ha accettato l’offerta per suonare di nuovo in Inghilterra – nove mesi e una settimana dopo essere stato spinto fuori dal palco al “Rainbow”. Ma è una buona notizia per tutti i fan di Zappa che lui e i suoi nuovi 20 Mothers (Grand Wazoo Orchestra) siano pronti a suonare all’Oval il 16 settembre. Prima dell’Oval, debutteranno all’Hollywood Bowl il 10 settembre, poi Berlino, Inghilterra, Olanda e Copenhagen.
Durante la sua convalescenza, Zappa ha scritto circa tre ore di musica ed una sceneggiatura per un musical, ha organizzato la nuova band e ha imparato a dirigere correttamente.
(Disc and Music Echo, 2 settembre 1972)
Un anno dopo l’incidente al Rainbow, quando Frank tornò a Londra all’Oval Cricket Ground, salì sul palco con il suo nuovo assistente personale John Smothers, nero e completamente calvo.
Smothers è stato presentato alla folla da Zappa come l’uomo ingaggiato per uccidere chiunque tra il pubblico volesse provare a ripetere l’incidente di Rainbow. Dieci anni dopo, Smothers rimane al fianco di Zappa, ovunque cammini, dorma o mangi. (Kerrang! 4-17 ottobre 1984)
Frank Zappa e la sua band si esibirono all’Odeon Hammersmith di Londra negli anni 1977, 1978, 1979, 1982, 1984. Tra questi, il più famoso (pubblicato in un triplo album) è il concerto del 1978.
Odeon Hammersmith, Live 1978
Zappa arriva alle prove alle 21 e quasi subito il ritmo si fa più serrato. Per la maggior parte del tempo, quando non suona la chitarra, si siede su uno sgabello o si alza per dirigere.
Zappa (il Maestro) cambiava i soliti arrangiamenti: a volte la notazione effettiva per adattarsi all’acustica di un particolare luogo. Lo spettacolo è un pezzo di lavoro di precisione. In gran parte dei concerti, lo show consisteva in 2 ore solide di musica senza banalità come intervalli o spazi durante i numeri in cui il pubblico può applaudire.
Zappa ha seguito circa 20 numeri in un blocco continuo di musica. Una sera, alla scaletta sono seguiti 45 minuti di bis. La notte seguente si fermò dopo il primo numero dicendo al pubblico che avrebbe suonato del materiale che forse non gli piaceva perché voleva registrarlo su nastro (usando la Manor Mobile) e che se volevano uscire a bere qualcosa, poco dopo sarebbe iniziato lo spettacolo vero e proprio.
Dweezil ha debuttato a 12 anni, all’Odeon Hammersmith di Londra, nel tour europeo di Frank Zappa. (Guitar Player, gennaio 1987)
Frank Zappa è stato recentemente a Londra per supervisionare le prove e produrre le registrazioni di diversi brani per grande orchestra. Saranno eseguiti dalla London Symphony Orchestra al Barbican Center di Londra.
Il concerto è costato a Zappa 500.000 dollari: sono serviti per preparare la musica, ci sono voluti circa cinque anni per preparare tutto il manoscritto. (Ritz, gennaio 1983)
Kent Nagano, nel 1983, ha diretto la London Symphony Orchestra per un’opera di Frank Zappa.
“L’orchestra stava reagendo male a causa dell’abbandono delle sue abitudini di lavoro. Non si trovavano in una sala da concerto, ma in uno studio polveroso con un’acustica pessima. Non avevano grandi microfoni grigi, solo una piccola bolla sul soffitto. Hanno visto scorrere piccoli cavi sottili invece di grandi cavi seri. L’intera faccenda li ha spaventati” (FZ).
L’autorità e l’energia combinate di Zappa e Nagano hanno avuto la meglio sull’orchestra.
“È stato un test per loro. Ma in tutta onestà, la scrittura era difficile, estremamente difficile. È stato un periodo doloroso e intenso. I musicisti, quando scelsero Zappa, non avevano idea della complessità delle opere. Posso dire che hanno lavorato così tanto che mi sono innamorato di questa orchestra. Hanno dato il 100% e hanno apprezzato la musica di Frank. Alla fine delle sessioni gli hanno tributato una standing ovation. È stato meraviglioso” (Kent Nagano).
L’anno seguente (1984), Nagano ha diretto la Berkeley Symphony presentando allo Zellerbach Auditorium di Berkeley “A Zappa Affair”, quattro partiture orchestrali di Frank Zappa che includeranno ballerini e marionette a grandezza naturale realizzate da John Gilkerson, direttore artistico del San Francisco Miniature Theatre, e coreografate da Tandy Bea.
“Non mi piacciono i britannici” dice Zappa magnanimamente “Le isole britanniche non figurano in cima alla mia lista di posti in cui mi sentirei a mio agio o desiderato. So di avere dei fan lì ma quello che ho subito come persona in quel paese… non ne ho bei ricordi. E’ qualcosa che probabilmente sentirò per il resto della mia vita”. (The Observer, 3 settembre 1989)