Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: FZ Topix

  • Frank Zappa reveals his Plan in a presskit (1971)

    Frank Zappa reveals his Plan in a presskit (1971)

    Latex Solar Beef, Willie the Pimp pt 1 e 2 (Live al Fillmore East, giugno 1971)

    Il 1971, per Frank Zappa, è stato un anno di fuoco in bene e in male (l’incendio di Montreux e l’attentato al Rainbow di Londra).
    Voglio ricordare un momento positivo di quell’anno: il Live al Fillmore East. Di quel concerto ho scelto Latex Solar e le due parti di Willie the Pimp.
    Nel 1971, in un presskit completo, Zappa ha svelato il suo Piano descrivendolo nei minimi dettagli.
    Eccolo:
    “Forse l’aspetto più singolare del lavoro dei Mothers è il contesto previsto nella macrostruttura del lavoro del gruppo. C’è e c‘è sempre stato un controllo consapevole sugli elementi tematici e strutturali che si estende attraverso ogni album, concerto e intervista…
    I progetti di base sono stati eseguiti nel 1962-63. Sperimentazione preparatoria all’inizio e alla metà del 1964. La costruzione del Progetto/Oggetto iniziò alla fine del 1964. I lavori sono ancora in corso…
    E‘ facile capire che il controllo totale non è né possibile né desiderabile (toglie il divertimento).
    Il Progetto/Oggetto contiene piani e non piani, anche strutture di eventi calcolate con precisione, progettate per accogliere il meccanismo del destino e le improbabilità … Include qualsiasi mezzo visivo accessibile, consapevolezza di ciascun partecipante (pubblico incluso), eventuali carenze percettive, Dio (inteso come energia), la grande argilla (come materiale da costruzione di base universale) e altre cose.
    Facciamo un’arte speciale in un ambiente ostile ai sogni…
    Quello che sto cercando di descrivere è il tipo di attenzione che diamo ad ogni testo, ogni melodia, arrangiamento, improvvisazione, sequenza di quegli elementi in un album, l’arte da imprimere sulla copertina (che è un’estensione del materiale musicale), la selezione di ciò che viene registrato, pubblicato e/o eseguito durante un concerto, il contesto o il contrasto del materiale da album ad album, ecc.
    Tutti questi aspetti dettagliati fanno parte della struttura della fabbrica. I dettagli più piccoli non solo racchiudono i contenuti della struttura dell’opera, ma danno all’opera una ‘forma’, in senso astratto, a causa dell’esecuzione cronologica…
    Vorrei attirare la vostra attenzione su uno dei più importanti principi della filosofia del nostro gruppo al momento:

    NONOSTANTE TUTTE LE DICHIARAZIONI CONTRARIE, E‘ TEORICAMENTE POSSIBILE ESSERE “PESANTI” PUR AVENDO SENSO DELL’HUMOR.

    Un’altra regola che guida il nostro lavoro è:

    QUALCUNO LÀ FUORI TRA IL PUBBLICO SA COSA FACCIAMO, LO STA SEGUENDO ANDANDO BEN OLTRE LA SUA COMPRENSIONE PIÙ SELVAGGIA.

    Per poter fare tutto questo, Zappa ha preparato un arsenale di strumenti con cui compone/crea ed esegue meglio di quanto l’elettronica possa mai sognare:
    – penna (con cui scrive testi, note ecc.);
    – rasoio lama (per tagliare e rimontare registrazioni su nastro);
    – segnali manuali (con cui può dirigere l’orchestra, provocare ogni possibile cambiamento, designare parti o melodie, suggerire assoli e portare movimento coreografico all’insieme);
    – antenne istantanee (con cui può catturare carisma, esperienze e situazioni implementandole e incorporandole immediatamente);
    – strumento musicale (il che significa non solo ciò che suona lui stesso, ma anche i suoi rispettivi membri della band). In questo modo può costantemente controllare, cambiare, creare la sua opera d’arte totale. Non è limitato ad una sua forma scritta una volta: questo gli permette di comporre direttamente dal vivo!
    Naturalmente, ciò richiede una band che sia in grado di apprendere l’intero repertorio, di conoscere tutti i gesti manuali, di affrontare senza difficoltà i cambi di tempo e di metro più complicati, di leggere gli spartiti se possibile e anche di contribuire con abilità musicali personali – qualcosa che possa rendere i Mothers l’ensemble più versatile e capace di tutta la musica contemporanea.
    (Jazz, novembre/dicembre 1974, rivista svizzera)

  • Frank Zappa: The Big Note & The Cosmic Microwave Background (CMB)

    Frank Zappa: The Big Note & The Cosmic Microwave Background (CMB)

    Lumpy Gravy, Pt. 2 (1984 UMRK Remix, The Lumpy Money Project/Object)

    FAIR USE

    Come le “Nozze di Figaro” di Mozart, la musica di Zappa è stata spesso ritenuta troppo rumorosa e con troppe note. A causa della loro densità e complessità, le ‘sculture sonore’ di Zappa hanno alternativamente entusiasmato e alienato diverse generazioni di critici e ascoltatori…
    Zappa è uno degli artisti più prolifici del 20° secolo, un compositore la cui produzione potrebbe essere definita di eccesso massimalista. I suoi tentativi di abbracciare diversi generi e pratiche creative (rock, jazz, blues, musica orchestrale, film, opera, ecc.) sono stati interpretati come un desiderio bulimico di esplorare la totalità delle modalità e degli stili passati e presenti per creare collage musicali fortemente contrastanti ed affermare la sua reputazione di outsider sia nella comunità rock che in quella della musica artistica.
    “Zappa apprezzava chiaramente le immagini contrastanti che proiettava come musicista rock e osservatore esperto o praticante della musica colta. Questa posizione gli ha permesso di rimanere un outsider in entrambi i campi (musicista rock che ha utilizzato il linguaggio della musica colta e praticante di musica artistica che suonava rock) sfruttando al tempo stesso l’egemonia culturale della musica colta per creare una distanza ironica tra lui e gli altri musicisti rock ed affermare la superiorità della sua raffinatezza culturale e della sua musicalità”. (James Grier)
    Tuttavia, la poetica massimalista di Zappa – così come il suo disprezzo generale per i confini di genere – va ben oltre il livellamento alla moda delle dicotomie alto/basso associato all’arte postmoderna. Zappa ha più volte spiegato come tutti i diversi aspetti della sua produzione musicale dovessero essere percepiti come parte di un unico Progetto/Oggetto. Ogni progetto (in qualunque ambito) o intervista ad esso collegata fa parte di un oggetto più grande, per il quale non esiste un “nome tecnico”.
    La poetica olistica di Zappa indica anche il suo desiderio di sperimentare il mondo intero come estensione materiale di un’unica vibrazione primordiale che chiama la ‘Grande Nota’ (”Tutto nell’universo è fatto di un unico elemento, di una singola nota. Gli atomi sono in realtà vibrazioni, estensioni della Grande Nota, tutto è una nota”). Il suggerimento che l’universo abbia avuto inizio con un suono primordiale può essere correlato alle teorie degli astronomi e premi Nobel Arno Penzias e Robert Wilson che, nel 1965, scoprirono casualmente l’esistenza di Radiazione cosmica di fondo, vibrazione residua del Big Bang che ci arriva da tutte le direzioni con la stessa intensità e ad un tono leggermente più basso del SI, come definito dall’accordatura standard. Tradotto in termini estetici, il sibilo primordiale di Penzias e Wilson nato all’inizio dei tempi può essere visto come la giustificazione cosmologica di varie forme di “continuità concettuali” (intenzionali e non) che incorporano le opere di Zappa in una “struttura di eventi” in continua evoluzione, in bilico tra calcolo accurato e operazioni casuali:
    “Il progetto/oggetto contiene piani e non-piani, anch’essi calcolati con precisione, strutture-evento progettate per accogliere i meccanismi del destino e tutto il resto, improbabilità statistiche e bonus connessi. Il progetto incorpora qualsiasi mezzo visivo disponibile, la coscienza di tutti i partecipanti (pubblico incluso), tutte le carenze percettive, Dio (come energia), la nota importante (materiale da costruzione di base universale) e altre cose” (FZ).
    La concezione di Zappa del suo lavoro come una struttura-evento-organica-in espansione è indicativa della sua decisione di lasciare che sia il materiale stesso a suggerire modi di connettere oggetti musicali apparentemente non correlati e idiosincrasie vive che sono suscettibili di essere montate insieme e sincronizzate in ulteriori costruzioni di studi…
    Il processo di riciclaggio concettuale, che Zappa definì “xenocronia” (o “strana sincronizzazione”), evoca l’estetica di James Joyce, un altro artista massimalista, le cui “epifanie” furono riciclate nelle sue più lunghe ed ambiziose opere di narrativa.
    La “Big Note” di Zappa equivale a ciò che David Walley chiama “un dipinto del tempo nel tempo, il lavoro mirato con la coincidenza”, una struttura sulla quale il compositore a volte ha solo un controllo limitato.
    (dal libro “Frank Zappa, Captain Beefheart and the Secret History of Maximalism” di Michel Delville e Andrew Norris, 2005, Salt Publishing)

  • Frank Zappa, Freedom & Anarchy quotes (part 2)

    Frank Zappa, Freedom & Anarchy quotes (part 2)

    Absolutely Free (1984 UMRK Remix, The Lumpy Money Project/Object)

    Copertina di Salvador Luna (Lunatico)

    https://www.youtube.com/watch?v=U-afN9ulVpA

    “Nella tua vita, ogni giorno, ti trovi di fronte a un dato. Non limitarti a ‘mangiarlo’. Pensaci solo per un minuto. Hai il diritto di elaborare le tue informazioni in base ai mezzi con cui sei nato. E’ un tuo diritto. Questa è la vera libertà. Hai il diritto di prendere una decisione. Ora, se scegli di intorpidirti e di essere ingannato, hai il diritto di essere ingannato. Ma nel tuo stato di confusione, non hai il diritto di essere un peso, a causa della tua ignoranza autoimposta, nei confronti di altre persone che potrebbero voler fare le cose nel modo giusto. Se scegli volontariamente di essere un idiota, qualunque sia il motivo per cui lo hai scelto, va bene. Hai il diritto di essere stupido, ma non hai il diritto di danneggiare altre persone a causa della tua stupidità. E non hai il diritto di imporre per legge la tua stupidità all’esistenza, di imporla ad altre persone che hanno una visione più chiara delle cose”.
    “La maggior parte dei mali della società può essere curata attraverso l’informazione. Abbiamo una società che è stata disinformata e sulla base della disinformazione ha fatto scelte irrazionali. Ed è questo che intendo per “ignoranza”. Le persone, che normalmente potrebbero essere intelligenti, sono private dei dati con cui prendere una decisione razionale, non hanno i dati per farlo. Nessuno ha più controllo o accesso ai media dell’ufficio stampa della Casa Bianca. L’abbiamo visto. Hanno letteralmente rimodellato la storia americana per i loro fini. È davvero il 1984: “Il nero è bianco, il bianco è nero, 2 e 2 fa undici”, qualunque cosa vogliano dirti. “George Bush è un sostenitore dell’ecologia. Ronald Reagan è un grande patriota”.
    “Devi essere sospettoso delle informazioni. Ecco perché dico: “L’informazione non è conoscenza e la conoscenza non è saggezza”.
    (Frank Zappa, dall’intervista di Bob Marshall durata 7 ore del 21-22 ottobre 1988, celebrata come la più grande intervista di Zappa dell’epoca. Le domande s

    La Freedom to Read Foundation nel giugno 1994 ha assegnato a Frank Zappa un certificato incorniciato.
    Recita in parte “Grazie, Frank Zappa, per la tua posizione di principio intransigente in nome dei diritti del Primo Emendamento” riferendosi al diritto di libertà di espressione.

    Logica alla base del pensiero libero di Frank Zappa
    “Il nostro sistema scolastico cresce ragazzi ignoranti e lo fa con stile: ignorantoni funzionali. Non forniscono loro gli elementi per studiare la logica e non danno alcun criterio per giudicare la differenza tra il bene e il male in qualsiasi prodotto o situazione. Vengono preparati per funzionare come macchine acquirenti senza testa, a favore dei prodotti e dei concetti di un complesso multinazionale che per sopravvivere ha bisogno di un mondo di fessi.”

    SULL’ANARCHIA
    “Vorrei una società senza governo. Penso che questo sarebbe il mio ideale, ma nei prossimi cinquecento anni non saremo maturi per questa esperienza”.
    “A casa, nei miei momenti liberi, nei miei pensieri segreti sono anarchico, ma sono anche pratico e so che questo non funzionerebbe. L’anarchia può funzionare solo se le persone sono perfettamente colte e civili. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto. La gente non è civilizzata, molte persone sono ancora affamate. Se non hanno fame di cibo, avranno fame di qualche aiuto emotivo che non stanno ricevendo. Per affrontare la società non basta dire ‘Qui hai tutta la tua libertà. Puoi fare quello che vuoi. Non c’è più il governo’. Questo atteggiamento è impossibile perché le persone non saprebbero cosa fare, si sbranerebbero e si mangerebbero a vicenda, proprio come le bestie, quindi le persone devono essere preparate”.
    (Vibraciones, ottobre 1975)

    Frank adottò la massima di Edgar Varèse all’International Composers Guild: “Morire è il privilegio di chi è esausto. I compositori di oggi si rifiutano di morire”. Si identificò con quella che il biografo di Varèse Harry Halbreich definì “opposizione a tutti i sistemi consolidati, a tutti i dogmi, una costante richiesta di libertà totale, di messa in discussione permanente, una garanzia di giovinezza, ma anche un rifiuto di ogni anarchia, di ogni rassegnazione come creatore, di ogni soluzione facile”.
    La più grande ‘missione’ di Varèse coincise con la sua ricerca di ‘liberazione del suono’ e della libertà artistica, distante da tradizioni e dogmatismo della musica classica.

  • Frank Zappa, Freedom & Anarchy: quotes (part 1)

    Frank Zappa, Freedom & Anarchy: quotes (part 1)

    Hungry Freaks, Daddy (Live At Whisky a Go Go/1968)

    Copertina di Salvador Luna (Lunatico)

    Frank Zappa incarna l’autodeterminazione, la libertà, la lotta alla censura e alla manipolazione, quanto basta per considerarlo ‘sempreverde’.
    Per Zappa, la musica è una creazione personale che si inserisce nel mondo; è uno spazio di libertà cristallizzata. Il compositore non ha altra scelta che diventare ribelle alle norme della società, inclusa l’idea stessa di arte come norma.

    “Le persone possono provare una sensazione di libertà quando si trovano in un grande spazio. Per quello che mi riguarda, la libertà è nella mia testa”. (FZ, Best, febbraio 1971)

    “Suoniamo la nuova musica libera; musica in totale libertà, non condizionata dalla repressione della cultura americana. Stiamo sistematicamente cercando di abbattere le barriere create dal sistema educativo americano obbligatorio, creato per assicurarsi che nulla di creativo si diffonda a un pubblico popolare”. (FZ)

    “L’illusione della libertà continuerà finché non sarà vantaggioso. Nel momento in cui la libertà diventerà troppo costosa, tireranno giù la scenografia e il sipario, toglieranno i tavolini e le sedie e potrai vedere il muro di mattoni in fondo al teatro”. (Frank Zappa)

    “Quando parliamo di libertà artistica in questo Paese, talvolta ci dimentichiamo del fatto che la libertà dipende spesso da finanziamenti adeguati”. (Frank Zappa)

    Il succo della libertà:
    “Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per un motivo qualsiasi”. (Frank Zappa)

    Una delle frasi ricorrenti di Zappa è “Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile”, intendendo per progresso un viaggio costante verso una maggiore libertà. E’ qui che Zappa supera se stesso: nel “genocidio delle norme”. (Frank Zappa: un intellectuel “spécifique” di Marc-André Gagnon)

    “Freak Out significa praticare la libertà di espressione su base individuale o collettiva”. (Frank Zappa)

    “La cosa più importante da fare nella propria vita è non interferire con quella degli altri”. (Frank Zappa)

    “Libera la tua mente. Non c’è tempo per leccare i tuoi francobolli e incollarli. Sarai assolutamente libero solo se vorrai esserlo”. (FZ)

    “Ricordi il vecchio proverbio? – chiede Zappa – Conosci la verità e la verità ti renderà libero? Alcune persone non credono che conoscere la verità ti renderà libero. Preferirebbero conoscere la paura e le insidie. Queste cose spaventano gli americani, sono i tabù della cultura americana”.
    Cosa ti rende libero?
    “Penso che le persone abbiano un potenziale infinito per il male. Penso che, da un momento all’altro, il tuo migliore amico possa deluderti. Se prendi coscienza di questo, puoi conviverci e superare la delusione, il dispiacere, l’odio. A quel punto, puoi metterti al lavoro e divertirti. La musica è la mia religione. Ho trovato qualcosa che mi piace davvero. Finché l’inquinamento dalle radiazioni e tutte le altre cose negative in questa società non mi costringeranno a smettere di lavorare, dedicherò tutto a ciò che considero positivo”.
    (Berkeley Barb, 27 marzo-2 aprile 1980)

    “Il vostro diritto di pensare con la vostra testa non è ancora stato cancellato. Potete continuare a farlo ed è un bene per voi. È un bene anche per l’America. La formula per il controllo di una forza lavoro totalmente remissiva, così come viene utilizzata oggi, è una soluzione miope a problemi antropomorfici complessi. L’uniformità non è né desiderabile, né applicabile, e non è un obiettivo a cui aspirare, soprattutto nel caso di una “società libera”.
    (Dichiarazione di Zappa, in favore delle libertà di espressione, che fece pubblicare sul numero di gennaio 1984 del periodico “Hustler”, fondato nel 1974 da Larry Flint, il quale subì varie denunce e processi per oscenità)

    “Ciò che rende bella la tua vita è il fatto che puoi esprimerti come individuo. Ci sono persone che rinunciano volentieri al loro diritto individuale e lo barattano per una sicurezza immaginaria. Se si fermassero a riflettere scoprirebbero che la cosa più preziosa che hai è la tua libertà personale. Censurare quello che dici è uno dei modi per sottrarre agli individui la propria libertà personale. Non dovresti essere disposto a rinunciare ad un solo briciolo di libertà. Hai una garanzia costituzionale su di essa. Per come la vedo io, è un contratto tra il popolo e un gruppo di persone stipendiate dalla gente attraverso le tasse. Dovremmo sfruttare appieno il fatto che abbiamo questo contratto con il nostro governo”. (High Times, dicembre 1989)

    “Penso che non ci dovrebbe essere una politica fissa finché il 100% della popolazione non sarà ben istruito. Non può esistere un’anarchia praticabile, una condizione in cui non c’è governo ma le cose continuano a girare perché le persone hanno senso di responsabilità. Sarebbe un bel traguardo…”. (Frank Zappa)

    https://www.youtube.com/watch?v=ZQZsksSD4hQ

  • Frank Zappa UMRK Studio Mobile: the story – recording on the road

    Frank Zappa UMRK Studio Mobile: the story – recording on the road

    The Importance Of An Earnest Attempt (By Hand) – Help, I’m A Rock⁄Transylvania Boogie – Octandre (Live, dall’album Road Tapes, Venue #1)

    FAIR USE

    Lo studio di registrazione Utility Muffin Research Kitchen (UMRK) da 3,5 milioni di dollari fu completato il 1° settembre nella casa di Frank Zappa a Woodrow Wilson Drive, sulle colline di Hollywood. FZ usò un Sony PCM-3324 (registratore audio digitale a 24 tracce) per le sue prime registrazioni digitali presso UMRK e per trasferire le registrazioni analogiche in formato digitale.
    Bisogna distinguere l’UMRK dall’UMRK Mobile Studio (acquisito dopo). Quest’ultimo era una struttura di registrazione mobile remota (un camion e console denominati Neve) che Zappa acquistò da Mike Love dei Beach Boys. Il camioncino faceva parte dello studio in cui i Beach Boys registravano, gestito da Wally Heider. Veniva usato per registrare concerti in viaggio.
    Quando fu acquistato, lo studio/camion era un relitto, necessitava di riparazioni (era gravemente arrugginito) e aggiornamenti dopo anni di inattività trascorsi a casa di Love. La console e il camion furono ristrutturati: l’ingegnere George Douglas realizzò un sistema snake/splitter a 150 canali con 102 canali disponibili nel camion. Fu installata una console Midas ad angolo retto rispetto alla struttura Neve con due schede Carvin aggiuntive, insieme a microfoni dinamici e ad un condensatore AKG.
    UMRK Studio Mobile venne utilizzato nella prima TV via cavo / FM ” Simulcast ” per lo spettacolo di Halloween di Zappa del 31 ottobre 1981. L’evento è stato trasmesso in diretta su MTV dal Palladium di New York City: la parte audio andò in onda, invece, sulla nuova rete FM “Starfleet Radio”. La trasmissione dal camion/studio fu progettata e gestita dall’ingegnere audio di lunga data di Zappa, Mark G. Pinske.
    Per il Live al Palladium di New York Halloween 1981, in questa prima trasmissione satellitare in diretta per MTV, Mark Pinske ha contemporaneamente fatto un mix simulcast per la stazione radio FM. In questo modo, gli abbonati di MTV potevano sentirlo in stereo.
    Furono Pinske e Douglas a convincere Zappa ad acquistare il camioncino di registrazione dei Beach Boys.
    In seguito, l’UMRK Mobile ha viaggiato in ogni tour, anche in Europa. Con questo sistema Frank Zappa ha messo insieme parecchi album, tra cui “Ship Arriving Too Late to Save the Drowning Witch”, “Them or Us”, “Man From Utopia”, “Shut Up ‘n Play Your Guitar”.

    “Mi hanno rubato una Halliburton. E’ successo quando ero in Francia. Abbiamo alloggiato nel centro di Parigi e avevo una piccola valigetta Halliburton. L’ho appoggiata per fare il check-in, mi sono girato ed era sparita. Custodiva almeno otto spettacoli dal vivo. Si trattava di semplici cassette ma, in seguito, ognuna è uscita come bootleg. Alcuni di questi bootleg suonano come nastri da tavolo perché lo sono” – Mark Pinske.
    (The Complete Mark Pinske Interview – Day One by Chris Michie, 01/01/2003, mixonline.com)

    Piccoli incidenti sull’UMRK Studio Mobile
    “Una volta un tizio è caduto da un balcone, niente di grave. Ho avuto anche qualche disastro nel camioncino di registrazione; una volta, l’alimentatore è saltato proprio prima di andare in diretta via satellite. O l’alimentatore è saltato su una delle macchine multitraccia. Mi sono successe cose del genere nel camioncino di registrazione, ma dal vivo il problema più grande che di solito avevamo era un altro… le persone si tenevano lontane dalla console. La gente ci metteva sopra i drink e cose del genere. Io non ne ho mai versato uno nella console. Deve essere stato Harry…” – Mark Pinske
    (The Complete Mark Pinske Interview – Day One by Chris Michie, 01/01/2003, mixonline.com)

    Il video che pubblico contiene tre brani tratti dall’album Road Tapes, venue # 1 (2012) contenente registrazioni in tournée. Nelle note di copertina, Gail Zappa spiega che, all’interno dell’album, si trovano i tentativi più primitivi di audio-documentari per immortalare l’essenza degli spettacoli di Zappa. La serie Road tapes è ispirata a You Can’t Do That on Stage Anymore. Nei commenti al volume 1 di YCDTOSA, FZ ha scritto:
    “Prima che io comprassi lo Studio Mobile UMRK, tutte le registrazioni dal vivo di ‘prima classe’ dovevano essere fatte usando impianti noleggiati. Ciò implicava che solo nelle grandi città dotate di impianti professionali (Londra o New York) si potevano fare registrazioni live di qualità. L’aspetto negativo di questa tradizione è che, se qualcuno nella band si ammalava il giorno della registrazione, finivano su nastro i risultati di quell’esibizione ‘handicappata’. Le fantastiche esibizioni nelle piccole città e nei paesi vengono tramandate su ‘registrazioni da battaglia’ a 2 o 4 piste!”.
    Road tapes, venue # 1 è una di quelle ‘registrazioni da battaglia’.

  • Flower Power Show – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Beatles xenochrony

    Flower Power Show – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Beatles xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e dei Beatles

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “Ho portato Freak Out! di Frank Zappa in Inghilterra e l’ho fatto ascoltare ai Beatles. Mi hanno detto, ‘Wow! Da dove viene, amico? È incredibile!’ Non vedevano l’ora di incontrarlo. Quindi, ho fatto un sacco di spedizioni avanti e indietro, cercando di coinvolgere le persone”.
    (Eric Burdon, loudersound, 11 maggio 2023)

    “Le Mothers of Invention hanno influenzato un sacco di gruppi, anche i Beatles e i Rolling Stones ai tempi di “We’re only in it for the money”.
    (FZ, Ciao 2001, 3 aprile 1977)

    “Tutti li consideravano Dio ma io non lo condividevo. Per me, i Beatles erano solo un buon gruppo commerciale” disse Zappa facendo sapere di preferire i Monkees.
    (Classic Rock, luglio 2015)

    https://www.youtube.com/watch?v=Dr25P4u1qOo

    https://www.youtube.com/watch?v=lvvCD7qbd5A

    Con l’album “We’re Only In It For The Money” (pubblicato a marzo 1968) Frank Zappa fa una satira sul tradizionale stile di vita americano e sulla società degli Stati Uniti negli anni ‘60.
    La copertina (dove appare anche Jimi Hendrix) fa una parodia di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles sostituendo i fiori con le verdure.
    E’ il terzo album dei Mothers of Invention: venne ripubblicato dalla Rykodisc nel 1986 con nuove registrazioni per le percussioni. Le parti censurate sulla prima versione furono riammesse.
    Nel 2003, la rivista Rolling Stones ha inserito l’album alla posizione n. 296 nella lista dei migliori 500 dischi di sempre. Q magazine l’ha inserito nella lista dei Migliori Album psichedelici di tutti i tempi.
    L’album attacca lo stile di vita hippy. I testi delle canzoni parlano degli effetti della droga sui giovani, del perché la società induca i giovani alla droga per rimbecillirli, tenerli buoni e “sedati” in una beata incoscienza. Denuncia il fatto che il consumismo ha distrutto principi e valori della famiglia americana: la stessa protesta dei movimenti studenteschi diventa parte del sistema che vorrebbe rovesciare.
    Il disco non è costituito da vere e proprie canzoni ma, piuttosto, da brevi sketch sonori simili a jingle pubblicitari, seppure sofisticati dal punto di vista compositivo.
    Zappa improvvisò parecchie linee di dialogo parlando a ruota libera: contribuirono alle sessioni di registrazione altre persone tra cui Eric Clapton, Rod Stewart e Tim Buckley.
    L’album contiene brevi canzoni interrotte da segmenti parlati e brani di altra musica senza una logica apparente: in realtà, il tutto è stato attentamente studiato.
    Zappa spese 4.000 dollari per realizzare la copertina il cui design originale è stato ideato da Cal Schenkel. E’ l’evidente parodia della copertina di Sgt, Pepper’s Lonely Heart Club Band dei Beatles, presi in giro con l’accusa di far parte della controcultura (flower power) “solo per i soldi”.
    Frank telefonò a Paul McCartney per chiedergli il permesso di parodiare la copertina: Paul rispose che per lui non c’erano problemi ma doveva rivolgersi all’ufficio gestioni manageriali dei Beatles presso la EMI.
    Zappa (lo raccontò anni dopo) ebbe la sensazione che McCartney non fosse entusiasta dell’idea e che avesse cercato di osteggiare il progetto ritardando l’uscita dell’album di qualche mese.
    La casa discografica di Zappa temeva problemi legali relativi al copyright della cover del Sgt. Pepper: decise che la foto venisse inserita all’interno del disco. Come copertina vera e propria fu utilizzata una foto dei membri della band su sfondo giallo.
    Nella versione originale del disco alcune parti di canzoni sono state modificate o cancellate in quanto ritenute offensive. Le parti censurate variano a seconda dell’edizione che si possiede. La Verve Records è la responsabile della serie di tagli.
    La versione del 1986 reintrodusse queste parti censurate.

    “Hanno detto chiaramente che Sgt. Pepper era il loro modo di rifare Freak Out! – dice il chitarrista Mike Keneally – ma i Fab Four non hanno mai davvero dimostrato la loro gratitudine. È ampiamente documentato che l’uscita della parodia di Sgt. Pepper – We’re Only in It for the Money – sia stata rimandata per colpa della mancata approvazione dei Beatles, ma in Zappa sentiamo la delusione del musicista direttamente attraverso le sue parole.
    “La MGM era terrorizzata da una possibile causa e volevano la rassicurazione legale che i Beatles non avrebbero cercato di colpirli… Le trattative legali sono durate 13 mesi – dice Zappa a proposito dell’artwork del disco – Una volta ne ho parlato personalmente con McCartney, gli ho chiesto di aiutarmi… lui ha risposto: “Vuoi parlare di affari? A queste cose pensano i nostri avvocati”.
    Nonostante lo screzio della copertina, Zappa ha scelto Ringo Starr per interpretarlo nel suo film 200 Motels ed ha improvvisato con John Lennon sul palco del Fillmore East nel 1971 (Rolling Stone US).

    https://www.youtube.com/watch?v=T2LTFtm67EA

  • Frank Zappa about democracy

    Frank Zappa about democracy

    When the Lie’s so big – Barcellona, 1988

    “Credo che in una democrazia il governo abbia una licenza temporanea in cambio di un buon comportamento. Sei tu il proprietario del governo, non il contrario”. (dal libro “Mister Fantasy” di Carlo Massarini)

    “In una democrazia le minoranze hanno dei diritti”.
    (The Portable Curmudgeon Redux, 1992)

    “La democrazia sarebbe fantastica se funzionasse, ma non è mai stato permesso questo. La vera democrazia è possibile solo quando tutti hanno la stessa istruzione e sono in grado di valutare le vaghe promesse dei governi”.
    (OOR, 13 febbraio 1980)

    Nel 1986, durante un’apparizione nello show della CNN “Crossfire”, Zappa dibatté sulla censura con i commentatori conservatori Robert Novak e John Lofton.
    Commentò così: “La più grande minaccia per l’America oggi non è il comunismo, ma il fatto che l’America stia scivolando verso una teocrazia fascista e tutto ciò che è accaduto durante l’amministrazione Reagan ci sta portando dritto in quella direzione. Quando hai un governo che preferisce un certo codice morale derivato da una certa religione e quel codice morale si trasforma in una legislazione che si adatta ad un certo punto di vista religioso e se quel codice è molto, molto di destra”.

    “Se vivi in America e presti attenzione a ciò che accade intorno a te ogni giorno, è piuttosto difficile ignorare il fatto che la maggior parte delle informazioni che ti è permesso ricevere sul mondo in generale vengono censurate. Che sia il tipo di censura che non dice parolacce o il tipo in cui la notizia è monitorata dal super punto di vista dell’emittente che la presenta, è tutta censura. Penso che funzioni contro il corso della civiltà. Se non sei informato su tutti i fatti, come puoi prendere una decisione razionale? Se non hai tutti i fatti, come puoi aspettarti che il processo teorico della democrazia funzioni? Se le persone controllano le informazioni che ricevi, sarai sempre preso per il naso”.
    (Island Ear, 24 settembre 1979)

    “Vorrei sottolineare qualcosa sulla democrazia. Qualcuno ricorda come Hitler conquistò la Germania? È stato votato. La gente ha detto ‘sì, ha il messaggio giusto per noi’. Ora, quando hai una democrazia, c’è sempre la possibilità che quelli che potrebbero rivelarsi la più grande minaccia per il pianeta vengano votati. E il posto dove è più probabile che accada è qui, a causa della saturazione dei media, del tasso di analfabetismo della popolazione, della disperazione sociale della popolazione. Hitler salì al potere perché le cose non andavano così bene.
    Tutto quello che dobbiamo fare è guardare ai primi giorni dell’amministrazione Reagan e vedere come convergono questi fattori. Innanzitutto, doveva un grande favore a tutti i cristiani fondamentalisti e agli evangelisti televisivi che lo hanno aiutato in un modo o nell’altro a farsi eleggere. Poi, c’era la depressione. Agli americani piace credere nei miracoli, nella magia: quando consumano la religione non è a livello filosofico, ma a livello miracoloso. È come comprare un biglietto della lotteria.
    È sempre il libero flusso di informazioni la principale minaccia allo stile di vita americano. Per le persone di destra, non c’è niente di più pericoloso del libero accesso alle informazioni”.
    (Spin, luglio 1991)

    “Nixon spiava i gruppi politici e tutti coloro che considerava suoi nemici. Reagan autorizzò la CIA a spiare legalmente i cittadini statunitensi. Poi creò il Dipartimento della diplomazia interna le cui indagini riportano al Dipartimento di giustizia. È un affronto alla democrazia. E la gente non lo sa” (Guitar Player, 1994).

    Il comunismo non funziona perché contrasta con la natura umana (ndr: alla gente piace possedere cose). Ci sveglieremo un giorno e scopriremo che questa affermazione è ugualmente vera se applicata al concetto di democrazia occidentale?
    (The Real Frank Zappa Book, 1990)

    Zappa credeva che non può esistere la democrazia se le persone non si registrano partecipando attivamente al processo politico e che i funzionari del partito in alcuni Stati proibissero effettivamente questo processo. Durante il tour ’88, Zappa finanziò personalmente l’amministrazione della sua campagna di registrazione degli elettori incoraggiando il suo pubblico a votare. A sue spese posizionò cabine elettorali nei corridoi dei locali in cui si esibì.

    “L’America può essere il più fascista degli Stati democratici: questo Zappa l’ha detto dal primo all’ultimo disco, in mille modi, a volte sublimi, altrimenti discutibili. Ci voleva il suo coraggio incosciente nell’imbarcarsi in una critica così radicale verso la società americana, molto più feroce di qualsiasi ribellione rock. Non era estetica ma etica l’opposizione di Zappa”
    (Massimo Del Papa, giornalista)

  • Frank Zappa about Israel: theocracy helps the arms business

    Frank Zappa about Israel: theocracy helps the arms business

    Dumb All Over (The Torture Never Stops, The Palladium, NYC 1981)
    Frank Zappa Israel Festival Jerusalem 1997 (Joel Thome & The Shalom Orchestra con Ike Willis, Tommy Mars, Tom Fowler, Mike Miller e Morgan Ågren)
    FZ comments on political apathy, live at BBC Studios in 1968

    Foto di copertina di Art Kane

    “Una delle cose che mi fa incazzare è che, ogni volta che parlano di Israele, dicono che è l’unica democrazia nella regione. Non è una democrazia, è una teocrazia tanto quanto l’Iran o l’Arabia Saudita. È un governo controllato dalla religione. Come puoi avere un governo razionale quando è controllato da un libro scritto qualche migliaio di anni fa? Questa teocrazia aiuta certamente il business delle armi”.
    (Frank Zappa, Society Pages 6, giugno 1991)

    “Non potresti mai dire niente di male su Israele, altrimenti la gente direbbe che sei antisemita. Se ti capita di dire che Israele si comporta come la Germania nazista nei confronti dei palestinesi, il che sembra un fatto abbastanza vero quando vedi un video di ciò che sta realmente accadendo, la gente dice “Oh, sei antisemita”. Sai, non è vero.” (FZ, Spin, luglio 1991)

    “È assurdo che le persone muoiano in modo così miserabile per un pezzo di proprietà immobiliare. Israele ha il diritto di esistere e i palestinesi hanno diritto al proprio Stato.
    La questione della terra sarebbe stata risolta molto tempo fa se non fosse stato per i fanatici religiosi di entrambe le parti, gli sforzi fuorvianti della lobby statunitense-israeliana, la debolezza e la miopia di diverse amministrazioni statunitensi e i nostri amici nel business delle armi. I ragazzi che vivono su yacht acquistati con i proventi delle vendite di proiettili tendono a sentirsi a disagio e fuori posto nella fila della disoccupazione. Questo li porta spesso a forme ingegnose di “promozione del prodotto”. Non è un leggero imbarazzo che molti di questi signori siano di persuasione americana?”.
    (FZ, The Aquarian Weekly, 25 ottobre 1995)

    Oltre ad un filmato tratto dall’evento Frank Zappa Israel Festival Jerusalem 1997, ho scelto il brano Dumb All Over con la sua satira tagliente che punta il dito su ignoranza e ristrettezza mentale presenti nella società. Zappa suggerisce che l’umanità in genere manca di intelligenza e razionalità. La stupidità non conosce confini, è presente in tutte le razze, nazioni e religioni. Vari gruppi all’interno della società come nerd e fanatici religiosi sono schiavi delle loro credenze e comportamenti irrazionali. A causa del fanatismo seguono ciecamente i testi religiosi e li usano per giustificare la violenza, la discriminazione e la vendetta. Zappa ride di fronte all’idea che seguire regole tratte da un testo antico porti alla salvezza o possa giustificare azioni distruttive. Mette in discussione il concetto di Dio: se l’umanità è stupida come dicono i testi allora anche Dio deve essere stupido o imperfetto. In due parole, paragona la stoltezza umana al divino, critica ferocemente la fede cieca e l’obbedienza incondizionata che spesso caratterizzano la fede religiosa.

    I brani eseguiti nel corso del Festival Jerusalem 1997 sono Sofa, Inca roads, Pound For A Brown, When The Lie’s So Big, Outside Now, Any Kind Of Pain, Bebop Tango, Brown Shoes Don’t Make It, Black Page, The Idiot Bastard Son, It Must Be A Camel, Waka Jawaka, Peaches En regalia, Hot Plate Heaven At The Green Hotel e Chunga’s Revenge. Pubblico soltanto la prima di 10 parti pubblicate da talalmog nel 2008/2009.
    Potete trovare le restanti 9 parti qui

    https://www.youtube.com/watch?v=dyrkTL4j7Bo

  • Frank Zappa: an ‘atrocious’ wedding celebrated by the Mothers of Invention

    Frank Zappa: an ‘atrocious’ wedding celebrated by the Mothers of Invention

    The Whip – Fun & Merriment – Whisky Improvisation; Episode III (Live At Whisky a Go Go⁄1968)
    Breve filmato estratto da Live at Whisky a Go Go 1968 (Vault Footage)
    Mixaggio

    FAIR USE

    Den Simms (intervistatore): Cos’è successo con Albert Wing… riguardo al “matrimonio Wing/Pollack”?
    Frank Zappa: Mi è stato mostrato un falso certificato di matrimonio.
    Eric Buxton: Ero presente alla cerimonia. Ero nella stanza d’albergo.
    Frank Zappa: Dovresti intervistare Eric. (ride) È il testimone oculare della maggior parte delle cose che sono successe.
    Eric Buxton: E’ successo questo. Erano ubriachi, sono rimasti insieme per tutto il tour e volevano sposarsi. Bruce Fowler è presumibilmente un ministro ordinato. Non ricordo in quale città è successo ma c’erano molte ragazze del New Jersey: stavano facendo una festa di addio al nubilato e noi stavamo semplicemente girovagando per l’hotel preparandoci per andare a dormire. Niente da fare. Bobby Martin ci dice “Ho appena trovato questa stanza piena di ragazze che vogliono uscire, bere e festeggiare”. Siamo andati nella stanza e abbiamo festeggiato per tutta la notte: al culmine della festa, c’è stata questa cerimonia di matrimonio (ride). Bruce Fowler ha celebrato la cerimonia e ha mangiato le pagine della Bibbia da cui stava leggendo.
    Frank Zappa: Giusto per concludere l’affare.
    Eric Buxton: Ha strappato quelle pagine ed ha iniziato a masticarle. Quella è stata la cerimonia di matrimonio.
    Frank Zappa: Non mi hanno raccontato di quella vicenda. Sono sicuro che sarebbe finita sul palco. Tralasciano sempre di dirmi le cose belle.
    (da un’intervista pubblicata su Society Pages 2, giugno 1990)
    Le due immagini finali del video si riferiscono al certificato di matrimonio pubblicato su Society Pages 1° aprile 1990 e ad un disegno di Phin Urban che ritrae Bruce Fowler mentre mastica le pagine della Bibbia.

    GLI SPETTACOLI DEI MOTHERS OF INVENTION CHIAMATI “ ATROCITA’ ”
    “Sul palco abbiamo fatto di tutto. Abbiamo celebrato matrimoni, abbiamo scelto persone dal pubblico per lasciare che facessero discorsi o cantassero/suonassero con i nostri strumenti. Usavamo trucchi e colpi di scena sorprendenti come un bambolotto con le gambe spiegate seguito da un salame che lo avrebbe speronato nel culo. Tutto è stato pianificato con cura: abbiamo suonato la musica giusta per questo genere di cose.
    La nostra grande attrazione era la morbida giraffa. Avevamo questa grande giraffa di peluche sul palco, con un tubo che correva fino a un punto tra le gambe posteriori. Ray Collins si avvicinava alla giraffa e la massaggiava con un burattino a forma di rana… poi la coda della giraffa si irrigidiva e le prime tre file del pubblico venivano spruzzate di panna montata che usciva dal tubo. Il tutto, ovviamente, con accompagnamento musicale. Era la caratteristica più popolare del nostro spettacolo. La gente lo richiederebbe tutto il tempo. Un venditore ambulante in piedi fuori dal teatro trascinava le persone dalla strada in quella stanza puzzolente per provare emozioni e noi abbiamo suscitato emozioni.
    La musica è sempre un commento sulla società e, certamente, le atrocità sul palco sono piuttosto lievi rispetto a quelle condotte per nostro conto dal governo.
    In realtà, il modo in cui sono iniziate le atrocità è stato casuale. Qualcuno aveva regalato a uno dei ragazzi una bambola grande e, una notte, abbiamo scelto tra il pubblico alcuni Marines. Giusto per rompere la monotonia. Non avevamo ancora iniziato le atrocità. Abbiamo avuto l’idea di mostrare al pubblico com’erano veramente i Marines. Ho lanciato la bambola ai marines e ho detto: “Questo è un bambino gook … mostrateci come trattiamo i gook in Vietnam”. Hanno fatto a pezzi quella bambola. Da quella volta, abbiamo incluso oggetti di scena in tutti i nostri spettacoli. Li chiamo aiuti visivi”. (Frank Zappa)

    Con il suo gruppo, The Mothers of Invention, nell’estate del 1967 Frank Zappa portò una teatralità brutale e spontanea sul palco rock del Garrick Theatre, molto prima che lo facesse chiunque altro.
    (In Their Own Words, aprile 1975)

    Zappa aveva un innato senso dello spettacolo, un gusto perverso di cabaret e lo usò come emolliente e tonico per la sua proposta artistica; fin da un memorabile stage al Garrick Theatre di New York, quando con i Mothers of Invention tenne 14 show alla settimana per tre mesi e mezzo (da maggio a settembre 1967) improvvisando e coinvolgendo il pubblico in una oltraggiosa versione rock del Living Theatre.
    (Riccardo Bertoncelli, Musica Jazz, dicembre 2020)

    https://www.youtube.com/watch?v=D_dKoUU8DwE
    https://www.youtube.com/watch?v=UgWqBXu8Cxg
    https://www.youtube.com/watch?v=jNoUKDzSWU4

    Certificato di matrimonio pubblicato su Society Pages 1° aprile 1990
    Bruce Fowler mastica le pagine della Bibbia (Phin Urban).

  • Goin’ to Hell – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki xenochrony

    Goin’ to Hell – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “C’è un termine a Hollywood. Un tizio stronzo e odiato dello spettacolo viene considerato un intrattenitore o un produttore dall’inferno. ‘Jazz from Hell’ è un gioco di parole”. (FZ, TIP, 2-15 aprile 1987)

    “Goin’ To Hell era una sequenza utilizzata per dire in modi diversi “Stai andando all’inferno” o “Jee-zus” e contiene una serie di rutti, ringhi, adorazione del diavolo con rumori demoniaci in sottofondo e alcuni suoni strumentali bassi e grugniti”. (FZ, Society Pages 1, aprile 1990)

    Nel suo brano “Church Chat” Frank Zappa proclama “Well ladies and gentlemen: there ain’t no hell” (“Bene signore e signori: non c’è nessun inferno”).
    Quando Zappa vedeva sul retro di un’automobile l’adesivo con il pesce (simbolo usato spesso dai cristiani statunitensi), diceva che quello era il nemico.

    “Ero convinto che lo sviluppo di Frank fosse entrato in un’altra orbita, che fosse finito in una zona crepuscolare… Si interessò anche a questioni strane come l’occulto e la magia. Disegnava mostri e creature aliene a matita e carboncino ed ha perfino scritto alcune storie su queste creature. Per anni, né io né lui abbiamo frequentato la chiesa. Mi chiedevo dove fossero diretti questi bizzarri interessi di Frank. Un giorno, mi disse che avrebbe cercato di trovare una copia di un libro chiamato “Il manuale del negromante”, un libro su ‘come fare’ magia nera ed incantesimi risalente al Medioevo. Riportava casi giudiziari di persone accusate di aver praticato la magia e conteneva anche istruzioni su come ideare ed utilizzare incantesimi. Frank diceva che la negromanzia era la forma più estrema di pratica magica e prevedeva l’evocazione di demoni. Voleva sperimentare se era davvero possibile evocare un demone ed impartirgli ordini. Non ha mai trovato una copia di quel manuale, ma non so quanto sia andato oltre negli anni seguenti. Una volta, in tono criptico, ha detto “Ho fatto un patto con il diavolo”. Forse, è per questo che ha avuto tanta sfortuna a Londra e a Montreux e a livello di salute” (“Frankie and Bobby: Growing Up Zappa” di Charles Robert Zappa, fratello minore di Frank).

    Per altre info su Frank Zappa e l’Occulto, vi passo un paio di link

    https://www.youtube.com/watch?v=DkEvvWvfWNQ

    https://www.youtube.com/watch?v=bU3bBnk0zZc

    ed altre info su streghe e alchimia

    https://www.youtube.com/watch?v=8QtydY4gkvY&t=1s

    https://www.youtube.com/watch?v=D121RVNL0QY

    “Frank mi strinse la mano. Al contatto fisico percepii qualcosa… Era la sua energia, le sue vibrazioni, la sua incredibile presenza. Anni dopo, lessi in un’intervista su Playboy di come Marlon Brando dominasse lo spazio fisico dove si trovava, piuttosto che occuparlo come succede alle altre persone. Era così anche con Frank”. (Massimo Bassoli, Prog Italia luglio 2017).

    Alchimia, esoterismo, occulto sono solo strumenti nelle mani di chi ha voglia di scavare, di andare in cerca della verità ribellandosi a dogmi imposti e disinformazione ‘strategica’. Zappa, con la sua costante spinta a sperimentare, coglieva sempre la mela dall’Albero della Conoscenza…

    “L’essenza del cristianesimo ci è illustrata dalla storia del Giardino dell’Eden. Il frutto che era proibito raccogliere si trovava sull’Albero della Conoscenza. Il significato è che tutte le sofferenze sono dovute al tuo desiderio di capire com’è che vanno le cose. Saresti potuto rimanere nel Giardino dell’Eden se solo avessi tenuto chiusa la tua fottuta bocca e non avessi fatto alcuna domanda”. (Frank Zappa)

    Un segmento particolarmente interessante del concerto di Zappa al Pauley Pavilion dell’UCLA includeva una coreografia in cui il diavolo (Terry Bozzio) rifiutava l’anima di Frank e sceglieva le anime degli imputati nelle cause di Zappa. (The Valley News, 30 dicembre 1977)

    Ciò che la gente chiama “preghiera” potrebbe essere un fenomeno psichico sconosciuto (o impropriamente descritto) che manifesta un risultato fisico tangibile. Qualsiasi gruppo di persone, concentrato sullo stesso obiettivo, potrebbe essere in grado di puntare una quantità sconosciuta di un’energia sconosciuta verso uno specifico “bersaglio”. La ‘preghiera che funziona’. (The Real Frank Zappa Book, l’autobiografia)

    “In nessun momento dal Medioevo così tante persone hanno creduto nel diavolo. La credenza in un ragazzo con la coda dà alle personalità instabili la possibilità di dire ‘Il diavolo me l’ha fatto fare’ e, quindi, di essere assolti da responsabilità”. (Frank Zappa, Cashbox, 26 novembre 1988)

    Frank diceva e scriveva: “Non è possibile alcun progresso senza deviare dalla norma. Ma per farlo con successo, occorre almeno un minimo di familiarità con ogni norma dalla quale contiamo di allontanarci”.
    Diceva anche: “L’innocenza è una pessima scusa per l’esperienza”. (Counterpoint, 25 febbraio 1969)