Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: Pre-Mothers Era Cucamonga

  • Frank Zappa e la musica aleatoria

    Nel 1963, Zappa aveva iniziato a pubblicare in proprio le sue composizioni: la sua casa editrice si chiamava Aleatory Music.

    (dal libro Frank Zappa Domani di Gianfranco Salvatore)

    Frank Zappa e la musica aleatoria

    Cos’è la musica aleatoria?

    La musica aleatoria (o casuale) è la musica caratterizzata da qualche elemento della composizione lasciato al caso. Il termine è spesso associato a procedure in cui l’elemento casuale implica un numero relativamente limitato di possibilità.

    L’idea di base della musica aleatoria riguarda procedimenti compositivi concentrati sull’indeterminazione. La scrittura musicale può essere affidata al caso secondo criteri diversi (imperfezioni della carta, lancio di monete ecc.) oppure ad esecuzioni di volta in volta diverse chiamando gli interpreti a partecipare alle scelte compositive. Compositori impegnati in questo tipo di musica furono M. Feldman, E. Brown, J. Cage, P. Boulez, K. Stockhausen, S. Bussotti, M. Kagel. Il caso può essere un’illusione come il calcolo. Dipende dai risultati che si vogliono ottenere forse. Sperimentazione.

    Un errore comune sulla composizione aleatoria è che sia casuale, che possa succedere di tutto, in totale anarchia. In realtà, siamo di fronte ad un’illusione. Spesso, il compositore di musica aleatoria deve creare (come qualsiasi altro compositore tradizionale che detta ogni aspetto di un’opera) perché deve pensare e lavorare su variazioni per ognuno dei possibili esiti derivanti dal caso.

    John Cage sosteneva di utilizzare operazioni casuali per rimuovere il suo ego, i suoi gusti personali dalla musica risultante. Probabilmente, si stava illudendo perché tutto ciò che riguardava le sue partiture, compreso l’uso di espedienti aleatori, derivava dai suoi gusti personali e dal suo ego.

    Oltretutto, Cage ha notato che erano pochissimi i compositori impegnati in un lavoro veramente sperimentale durante cui non si sapeva cosa sarebbe successo quando si avviavano i processi.

    In gran parte dei casi, resta più l’intenzione che l’effettiva sperimentazione. E’ difficile vedersela con il caso senza contaminarlo con il proprio ego.

    Cage ha precisato che, per lui, Varèse non era sperimentale perché sentiva che c’era troppo ego. Sempre secondo Cage, seppure Zappa esplorasse diversi approcci alla composizione, neanche lui si poteva definire un compositore sperimentale.

    In un articolo pubblicato su All About Jazz, Mario Calvitti ha sottolineato che la prima esecuzione pubblica di composizioni orchestrali di Zappa (1963) al Mount St. Mary College di Los Angeles comprendeva alcuni lavori di musica aleatoria con parti improvvisate, e un pezzo per orchestra e musica elettronica registrata su nastro che fa da accompagnamento ad una proiezione di filmati sperimentali in 8mm realizzati dallo stesso autore.

    Random = a caso. Un esempio significativo della sperimentazione random di Zappa è Randomonium.

  • FZ e Captain Beefheart: le registrazioni allo Studio Z

    “Dopo essermi trasferito allo Studio Z, Don Van Vliet venne a trovarmi. Con lui feci alcune registrazioni (nel periodo precedente alla Magic Band di Beefheart). Il gruppo si chiamava The Soots. Tra le varie canzoni, registrammo Metal Man Has Won His Wings, Cheryl’s Canon e una cover della canzone di Little Richard, Slippin’ and Slidin’ (cantata nello stile di Howlin’ Wolf)”.

    (FZ, The Real Frank Zappa Book, l’autobiografia)

  • “Tijuana”/”Grunion Run”: il disco di Paul Buff che salvò Zappa dalla prigione

    Quando Paul Buff realizzò uno strumentale dal suono messicano intitolato “Tijuana Surf” nei suoi Pal Studios a Cucamonga, in California, chiese al collega musicista Frank Zappa di scrivere un lato B. Zappa produsse la brillante strumentale dai toni fuzz “Grunion Run” e Buff vendette le registrazioni all’etichetta Original Sound di Art Laboe. The Hollywood Persuaders divennero il nome d’arte di Buff, pur non essendo una band.

    Con pochissime eccezioni, Paul Buff suonava tutti gli strumenti. Quando l’Original Sound pubblicò “Tijuana” nell’estate del 1963, il disco divenne un grande successo regionale. In effetti, il disco è stato pubblicato due volte: come “Tijuana Surf” dei Persuaders e come “Tijuana” dei The Hollywood Persuaders.

    “Tijuana” è stato pubblicato in Messico e in Argentina come Los Persuaders ed è rimasto in cima alle classifiche per 16 settimane in Messico, impedendo persino a “I Want To Hold Your Hand” dei Beatles di raggiungere il primo posto!

    Il successo di “Tijuana” ha permesso a Buff di creare più registrazioni di Hollywood Persuaders. Le royalties del disco hanno anche aiutato a salvare Frank Zappa dalla prigione dopo essere stato arrestato nel marzo 1965!

  • Cucamonga: FZ per 9 mesi in uno stato chimico totalmente alterato

    Cucamonga: FZ per 9 mesi in uno stato chimico totalmente alterato

    Cucamonga consisteva in un garage, un magazzino, un negozio di liquori, una banca, un caffè, una scuola, una chiesa, un negozio di malto e lo studio di registrazione di Paul Buff all’8040 di Archibald Avenue. Paul si era costruito una consolle a cinque tracce, all’epoca rivoluzionaria, poi era rimasto senza un centesimo. Frank Zappa, che aveva appena ricevuto 1.500 dollari per aver scritto musica per un film, comprò lo studio.

    Frank aveva anche acquistato alcune telecamere da FK Rockette Studios su Sunset Boulevard, che era fallito: 5.000 dollari di attrezzatura per 50. Le telecamere erano alte più di tre metri ed erano così grandi che nessuno immaginava potessero essere spostate. Frank le ha trascinate a Cucamonga, i Motorhead le hanno smontate, riparate e rimontate in studio.

    Per le persone che vivevano lì, deve essere stato più o meno come l’arrivo di un marziano – racconta Frank con una risatina sardonica – Abbiamo iniziato a lavorare sull’unico film che poteva logicamente essere girato con queste folli telecamere: “Captain Beefheart contro i Grunt People”.

    Aveva un sacco di tempo per registrare, grazie al suo studio, ma non un centesimo. Per nove mesi ha mangiato burro di arachidi, purè di patate, caffè e miele. Era in uno stato chimico totalmente alterato. Patate e caffè sono stati rubati da un camion della banca del sangue di passaggio. Con Don van Vliet, non ancora battezzato Captain Beefheart, Frank ha fatto alcuni flop per una band fasulla che ha chiamato “The Soots” usando la sua macchina a cinque tracce al massimo per ri-registrazioni e colonne sonore. Ha portato il flop a un direttore artistico della Dot Records a Los Angeles, che gli ha detto: “Nessuno ascolterà mai la distorsione”.

    (Rock & Folk, dicembre 1970)

  • In memory of Frank Zappa (december 21, 1940): curiosities about his birth and first single recorded

    In memory of Frank Zappa (december 21, 1940): curiosities about his birth and first single recorded

    Frank Vincent Zappa (Baltimora, 21 dicembre 1940 – Los Angeles, 4 dicembre 1993)

    Oggi, Frank Zappa avrebbe compiuto 84 anni. Ricordando la nascita di un genio (compositore, chitarrista, arrangiatore, cantante, direttore d’orchestra, produttore discografico e cinematografico, regista, sceneggiatore, attore, commentatore sociale), pubblico il primo singolo in assoluto in cui è apparso il suo nome: Breaktime (maggio 1961), registrato al Pal Recording Studio di Paul Buff per la sua etichetta indipendente Emmy.
    “Breaktime” è stato scritto da Ronnie Williams, Paul Buff e Frank Zappa. Williams suona la batteria e il basso, Zappa la chitarra e Buff il piano.
    Questo è il primo singolo in assoluto in cui è apparso Frank Zappa. “Abbiamo fatto dischi che sapevamo di non poter vendere a nessuno, ma ci passavamo giorni sopra. Era tutto così assurdo” dichiarò Frank.
    Zappa si trasferì a Cucamonga nel 1960 ed iniziò ad apprendere le tecniche di registrazione di base al Pal Recording Studio di Paul Buff. A Cucamonga, Frank Zappa non è mai stato ufficialmente riconosciuto, neanche con una targa in sua memoria.
    Il doppio album in vinile “Masked Turnip” contiene 25 tracce (tra brani e melodie) in cui Frank Zappa fu coinvolto al Pal Recording Studio, prima che formasse i Mothers of Invention. Il contributo di Frank a queste tracce fu come musicista, cantante, autore o produttore o una combinazione di alcuni o tutti questi ruoli.

    La frase preferita di Zappa era del compositore Edgar Varèse:
    “The present day composer refuse to die”.
    E’ ‘partito per il suo ultimo tour’ 31 anni fa e si rifiuta di morire.

    Quando muore un musicista? Quando diventa rassicurante. Quando lo ascolti, ti piace, ti dà emozioni, ma non ti sorprende più. Sai già cosa arriverà e sei gratificato dal soddisfacimento delle tue aspettative.
    I musicisti morti ti accarezzano, quelli vivi ti danno calci negli stinchi. Ti fanno saltare sulla sedia. Ogni volta trovi qualcosa di nuovo in quello che hai già ascoltato mille volte.
    In questo, FZ è ancora vivissimo (e tanti musicisti vivi sono già morti). E’ lo zombie che ti prende, ti porta sul tetto e, con un ghigno, ti fa un servizietto.
    (Ferdinando Boero)

    “Il mio nome è Frank Vincent Zappa, sono nato il 21 dicembre 1940 a Baltimora (Maryland) e quando saltai fuori ero tutto nero, tanto che credevano fossi morto. Adesso sto bene” (FZ)

    Curiosità sul bambino nato podalico
    “Frank probabilmente non lo sa nemmeno, ma alla sua nascita quasi non ce l’ha fatta” ha detto zia Mary Cimino, la sorella di 85 anni di Rose Marie Zappa (la madre di Frank di 74 anni).
    Zia Mary è seduta al tavolo della sala da pranzo del suo appartamento accanto alla Seton High School in North Charles Street. Sparse sul tavolo ci sono vecchie foto di famiglia e ritagli di giornale sul suo famoso nipote, i primi da quando vinse un concorso di poster per la prevenzione degli incendi in prima media.
    “Il dottore aveva partorito circa nove bambini quel giorno e non voleva farne altri, quindi ha dato a Rose Marie una specie di farmaco per ritardare il suo travaglio” ha continuato zia Mary, notando che aveva un posto in prima fila al Mercy Hospital per l’intero episodio del 21 dicembre 1940.
    “Il bambino è nato podalico e stava andando di male in peggio – dice – Ad un certo punto, sembrava che potessero perdere madre e figlio, Rose Marie aveva bisogno di una trasfusione di sangue”.
    “Quando finalmente l’infermiera lo ha portato fuori era inerte e la sua pelle sembrava nera. Il marito di Rose Marie piangeva temendo che il bambino non sarebbe sopravvissuto, ma Frankie lo ha ingannato: ce l’ha fatta”.
    (The Baltimore Sun Magazine, 12 ottobre 1986)

    Curiosità sulla mitologia del bambino podalico
    Nascere in piedi ha sempre rappresentato in tutte le culture un qualcosa di strano, anormale, pericoloso ma a suo modo affascinante. Che rendesse maghi o portasse sfortuna, segnava comunque un destino o una strada…
    Il rivolgimento manuale del podalico era già in uso nel 1500a.C. in Egitto, dove era praticato dai sacerdoti perché ritenuto una manovra sacra.
    Nel 460 a. C il parto di bambino podalico era considerato da Ippocrate impossibile.
    In certe culture, ad alcuni bambini podalici viene attribuito il potere, la percezione extrasensoriale o la telepatia e, solitamente, si tratta degli indovini più intelligenti del gruppo. I bambini nati podalici vengono accolti nella comunità con riti di rispetto e timore.
    In alcune tradizioni spirituali, i bambini podalici sono visti come leader naturali. Si ritiene che la loro posizione di nascita unica dia loro uno speciale senso di determinazione e resilienza e sono spesso visti come in grado di ispirare e guidare gli altri.

  • Frank Zappa, Cucamonga Era: first jazz sessions at Paul Buff’s Pal Recording (1961)

    Frank Zappa, Cucamonga Era: first jazz sessions at Paul Buff’s Pal Recording (1961)

    Never on Sunday/Take Your Clothes Off When You Dance (1961)
    High Steppin’ (1961)

    Verso la fine del 1960, Zappa iniziò a lavorare al Pal Recording Studio di Cucamonga (CA) di Paul Buff.
    “Frank Zappa arrivò un giorno del 1960 (aveva circa 20 anni), con l’intenzione di registrare un po’ di jazz – ricorda Paul Buff – Aveva dei musicisti e voleva affittare uno studio. Probabilmente, il primo anno in cui abbiamo collaborato, stava facendo una combinazione di registrazione jazz mentre scriveva materiale sinfonico per un’orchestra locale di cui avrebbe dovuto registrare una parte. Era molto orientato al jazz… Suonava nei club e suonava tutti gli standard jazz… Ha fatto molte composizioni originali e suonava cose come ‘Satin Doll’ per pochi dollari e qualche birra” (dalle note di copertina di The Lost Episodes).
    In quel periodo, Zappa suonava nei fine settimana con Joe Perrino & The Mellotones.

    FZ è entrato in uno studio di registrazione vero e proprio per la sua prima sessione. Nel gennaio del 1961, ha registrato due composizioni jazz: entrambe sarebbero state successivamente rielaborate con il suo gruppo, i Mothers of Invention. Tuttavia, sarebbero passati decenni prima che le registrazioni originali e storiche vedessero la luce.
    Durante la sessione iniziale al Pal Recording, Frank registrò una composizione jazz originale intitolata “Never on Sunday”. FZ suonò la chitarra con altri 5 musicisti: il brano strumentale fu arrangiato nello stile bossa nova.
    Nel 1963, Zappa piazzò una rielaborazione di Never on Sunday (Take Your Clothes Off, registrata nel 1963 in forma strumentale) come brano di chiusura di Lumpy Gravy (1968). Tuttavia, la versione (cantata) più famosa di questo brano compare sul terzo album dei Mothers (We’re Only in It for the Money, 1968) ovvero Take Your Clothes Off When You Dance. La prima versione cantata è su un demo tape del 1965 dei Mothers con il titolo I’m So Happy I Could Cry.
    La registrazione del 1961 di Never on Sunday rimase inedita fino alla sua inclusione nella compilation postuma di FZ The Lost Episode, dove appare con il titolo di “Take Your Clothes Off When You Dance.
    Gran parte dei live di questo brano sono jam strumentali.

    Sempre durante la sessione in studio del 1961, in quel giorno di gennaio, Zappa registrò un altro lavoro jazz originale: High Steppin’ con FZ (chitarra), Chuck Foster (tromba), Tony Rodriquenz (tromba) e Chuck Glave (batteria).
    Hight Steppin’ è la versione originale lenta del brano It’s From Kansas (alzata di un’ottava) che compare su Lumpy Gravy Part One (Verve).
    High Steppin’, la versione del 1961 e del 1963 di Never on Sunday sono incluse nel cofanetto ‘Paul Buff Presents: Highlights from the Pal and Original Sound Studio Archives’ (2012). Le tre tracce sono accreditate a “The Pal Studio Band”.
    Nel 1964, Paul Buff (in difficoltà finanziarie) trasferì la proprietà del Pal Recording Studio a Zappa, che la ribattezzò Studio Z.

  • Frank Zappa – Cucamonga Era: Cucamonga (full album) + Cucamonga (Bongo Fury) + Grunion Run

    Frank Zappa – Cucamonga Era: Cucamonga (full album) + Cucamonga (Bongo Fury) + Grunion Run

    Tracklist
    “Cucamonga” (full album pubblicato postumo nel 1998)
    – Everytime I See You
    – Letter From Jeepers
    – `Til September
    – Cathy My Angel
    – Jessie Lee
    – Mr Clean
    – The Cruncher
    – World`s Greatest Sinner
    Cucamonga, Bongo Fury (1975) with Captain Beefheart
    Grunion Run (album Cucamonga Years. The Early Works of Frank Zappa, 1962-1964)

    Nel 1960, Zappa si trasferì a Cucamonga. Iniziò a fare musica al Pal Recorders dell’amico Paul Buff, uno studio di registrazione a 8040 Archibald Ave.
    Zappa non è mai stato ufficialmente riconosciuto in questa località, neanche con una targa in sua memoria.

    Cucamonga consisteva in un garage, un magazzino, un negozio di liquori, una banca, un caffè, una scuola, una chiesa, un negozio di malto e lo studio di registrazione di Paul Buff all’8040 di Archibald Avenue. Paul si era costruito una consolle a cinque tracce, all’epoca rivoluzionaria, poi era rimasto senza un centesimo. Frank Zappa, che aveva appena ricevuto 1.500 dollari per aver scritto musica per un film, comprò lo studio.
    Frank aveva anche acquistato alcune telecamere da FK Rockette Studios su Sunset Boulevard, che era fallito: 5.000 dollari di attrezzatura per 50. Le telecamere erano alte più di tre metri ed erano così grandi che nessuno immaginava potessero essere spostate. Frank le ha trascinate a Cucamonga, i Motorhead le hanno smontate, riparate e rimontate in studio.
    “Per le persone che vivevano lì, deve essere stato più o meno come l’arrivo di un marziano – racconta Frank con una risatina sardonica – Abbiamo iniziato a lavorare sull’unico film che poteva logicamente essere girato con queste folli telecamere: “Captain Beefheart contro i Grunt People”.
    Aveva un sacco di tempo per registrare, grazie al suo studio, ma non un centesimo. Per nove mesi ha mangiato burro di arachidi, purè di patate, caffè e miele. Era in uno stato chimico totalmente alterato. Patate e caffè sono stati rubati da un camion della banca del sangue di passaggio. Con Don van Vliet, non ancora battezzato Captain Beefheart, Frank ha fatto alcuni flop per una band fasulla che ha chiamato “The Soots” usando la sua macchina a cinque tracce al massimo per ri-registrazioni e colonne sonore. Ha portato il flop a un direttore artistico della Dot Records a Los Angeles, che gli ha detto: “Nessuno ascolterà mai la distorsione”.
    (Rock & Folk, dicembre 1970)

    Pal è stato il campo di allenamento per il giovane Frank Zappa che ha lavorato in studio a partire dal 1961. Zappa ha imparato le tecniche di registrazione di base a Pal. Ha registrato il suo primo disco rock n’ roll, “Breaktime”, dei Masters, gruppo composto da Frank Zappa, Paul Buff e Ronnie Williams. Nel 1964 Zappa acquistò lo studio e lo ribattezzò Studio Z. Visse nell’edificio dello studio per alcuni mesi prima che venisse chiuso nel 1965. L’edificio dovette essere demolito per ampliare North Archibald Avenue.

    “Avevo i capelli corti, ma la gente del posto mi guardava come se li avessi lunghi. Il codice di abbigliamento non dichiarato per tutti i maschi adulti di Cucamonga era quello di indossare una camicia bianca a maniche corte e un papillon in tutte le occasioni. Indossare una maglietta era considerato all’avanguardia. La buoncostume aveva fatto un buco nel muro dello studio e mi spiava da diverse settimane”. (Frank Zappa, L’autobiografia)

    Estremo difensore della libertà di parola, Zappa rifiutava di chiamare ‘oscena’ qualsiasi cosa, con un‘eccezione: i poliziotti.
    A parte la sua scarsa simpatia per l’autorità, detestava assolutamente i poliziotti da quando fu arrestato nel 1965: è stata la peggiore esperienza della sua vita.
    Dopo il divorzio con la prima moglie, si era trasferito in uno studio di registrazione a Cucamonga, in California. Un quotidiano locale segnalò alle autorità che all’interno dello studio si giravano film porno.
    Un poliziotto si presentò allo studio chiedendo a Frank se gli interessava girare film omosessuali a San Bernardino dietro compenso. Frank acconsentì per dimostrare che gay e travestiti andavano trattati con rispetto. Aveva appena compromesso la sua fedina penale. Fu arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla produzione di materiale pornografico: in seguito, fu scagionato.
    Zappa dovette scontare 10 giorni di galera a San Bernardino.
    Su questa vicenda Michael Gray commentò: “Moltissime rockstar riescono a farsi arrestare con accuse infamanti e più sono famose, più l’avvenimento suscita scalpore. Frank Zappa riuscì a farsi arrestare, in modo tale da suscitare scalpore, molto prima di diventare qualcuno”.

  • Frank Zappa – Opus 5 for Piano Taperecorder, 1963

    Frank Zappa – Opus 5 for Piano Taperecorder, 1963

    Mount St Mary’s College, LA

    “A 22 anni Frank Zappa scrisse la prima partitura per large ensemble: s’intitola Opus 5, è una verbosa emulazione di certi lavori di musica colta. Per quanto tediosa e stilisticamente trascurabile, quella pagina introduce al Grande Mito Zappiano: la musica per orchestra” (Riccardo Bertoncelli).

    Opus 5” è la prima musica orchestrale d’avanguardia del giovane Frank Zappa (1963). Frank la presentava come “improvvisazione libera”: i segnali delle dita suggerivano agli artisti quale dei frammenti dovevano suonare in un certo momento.
    “La prima volta che ho suonato musica ‘seria’ è stato al Mount St. Mary’s College nel 1962. Ho speso $ 300 e ho messo insieme un’orchestra del college organizzando questo piccolo concerto. Al concerto era presente meno di un centinaio di persone: è stato registrato e trasmesso da KPFK. Quando mi sono diplomato al liceo nel ’58, non avevo ancora scritto nessuna canzone rock and roll, anche se avevo una piccola band rock and roll nell’ultimo anno. Non ho scritto roba rock and roll fino all’età di vent’anni. Tutta la musica che stavo scrivendo era musica da camera o orchestrale, che non avevo mai suonato prima di questo concerto al Mount St. Mary’s College”. (Frank Zappa)
    Il 19 maggio 1963 le composizioni sono state suonate dalla Pomona Valley Symphony Orchestra. Il concerto è stato registrato dall’ingegnere del suono, geografo, antropologo e documentarista cileno Carlos Hagen, impegnato in una produzione radiofonica per la stazione FM sotterranea in forma libera KPFK. Il programma includeva il brano “Opus 5”, opere aleatorie che richiedevano un po’ di improvvisazione, un pezzo per orchestra e musica elettronica registrata con immagini di accompagnamento sotto forma di film sperimentali in 8 mm di Frank Zappa (musica visiva). Zappa dirigeva, suonava la cetra e introduceva i brani.

  • Frank Zappa e Paul Buff, Breaktime (1961) – History of the first record of Frank

    Frank Zappa e Paul Buff, Breaktime (1961) – History of the first record of Frank

    “Breaktime” dei Masters (Frank Zappa, Paul Buff e Ronnie Williams) per l’etichetta indipendente Emmy di Buff (maggio 1961).

    Frank Zappa e Paul Buff, il mago dell’elettronica
    Ho iniziato a parlare con Frank dei suoi primi giorni nel mondo della musica, intorno al 1963, quando i Mothers erano una lontana proiezione del futuro. Ha tirato fuori molti ricordi che non ho mai visto pubblicati da nessuna parte prima, e ho pensato fosse interessante sapere cosa facesse nei giorni pre-psichedelici.
    Tutto ebbe inizio con la collaborazione di un mago dell’elettronica chiamato Paul Buff, nei primissimi anni Sessanta. Buff lavorava per una compagnia missilistica e quando se ne andò decise di costruire uno studio di registrazione a Cucamonga, in California, che secondo Zappa è il posto più improbabile al mondo per un’impresa del genere.
    Essendo un ragazzo ingegnoso, Buff si costruì un registratore a cinque tracce – l’unico al mondo – in un momento in cui la maggior parte degli studi professionali di Hollywood utilizzavano solo macchine a due o tre tracce.
    “È un vero eroe sconosciuto” ha detto Frank “Ha imparato da autodidatta il sassofono, il piano, il basso e la batteria ed ha imparato solo i lick di base del rock ‘n’ roll, in modo da poter fare tutti i dischi sovraincidendo lui stesso”.
    Frank ha lavorato con lui e alla fine ha acquistato il piccolo studio, mentre Buff ha creato diversi prodotti importanti per le apparecchiature di registrazione come l’unità di riduzione del rumore Kepex: ora dirige la sua azienda.
    In quei primi giorni, però, ha continuato Frank, Los Angeles “era molto divertente. Abbiamo fatto dischi che sapevamo di non poter vendere a nessuno, ma ci passavamo giorni sopra. Era tutto così assurdo”.
    Il primo disco di Frank è stato “Breaktime” (1961) dei Masters – composti da Frank, Buff e un ragazzo chiamato Ronnie Williams per l’etichetta indipendente Emmy di Buff.
    Più o meno nello stesso periodo, all’incirca nel 1963, Frank lavorò con “un’etichetta così oscura che se trovassi qualcuno dei loro dischi, probabilmente non varrebbero nulla”. Si chiamava Vigah Records e tra i prodotti c’era ‘The Big Surfer’, su cui usavano un disc-jockey San Bernardino che imitava bene il presidente Kennedy. Il DJ ha impersonato Kennedy mentre giudicava una gara di surf dance per adolescenti: l’ultima riga indicava che il premio del vincitore doveva essere il primo membro dei Peace Corps ad essere inviato in Alabama (commento sociale). La Capitol Records acquistò il master per 700 dollari, ma sfortunatamente Medgar Evers fu ucciso in Alabama proprio mentre veniva pubblicato. Il DJ l’ha suonata nel suo show ed è stato un successo a San Bernardino.
    In giro per la Capitol Records, Frank ricorda di essere stato in studio mentre il produttore Jim Economides stava mixando un paio dei primi brani dei Beach Boys – “Surfer Girl” e “Little Deuce Coupe” – oltre a “Secret Surfer Spot” di Dick Dale, tutti nella stessa sessione.
    Frank è stato anche coinvolto con l’etichetta Original Sound di DJ Art Laboe, e con Ray Collins ha scritto e prodotto la bellissima e ormai classica “Memories Of El Monte” dei Penguins, che è stata tagliata in mono nello studio di Laboe. Il disco celebra e cita alcuni dei successi dell’epoca d’oro dei gruppi vocali: i Flamingos, gli Heartbeats e così via. È presente la cantante Cleve Duncan degli originali “Earth Angel” Penguins, ma il resto dei cantanti era “un gruppo di ragazzi dell’autolavaggio”.
    Zappa amava quel tipo di musica – ha ispirato l’album Ruben & The Jets – e traccia una netta distinzione tra la musica dei gruppi neri della costa orientale e quella occidentale.
    “La musica della West Coast aveva un senso dell’umorismo, la musica dell’est era un po’ disperata. La musica di gruppo è stata portata in California da persone di colore del Texas e la situazione del ghetto a Los Angeles non era così brutta come ad Harlem, quindi ha sviluppato un’aura diversa: conosci ‘Shoppin’ For Clothes’ dei Coasters? Questo è il genere di cose che intendo”
    Ha scritto e realizzato quasi una dozzina di flop per Original Sound – incluso “Mr Clean” di Mr Clean – e il disco dei Penguins non ha venduto affatto anche se ora è un vecchio pezzo piuttosto raro.
    Ha scritto il lato B di “Tijuana Surf” degli Hollywood Persuaders, che è stato “il numero uno in Messico per 17 settimane consecutive”. Il gruppo includeva Paul Buff, che sovraincideva ogni singolo strumento.
    “La scena non è più la stessa ora” ha concluso Frank “La gente sta prendendo tutto troppo sul serio”.
    (Melody Maker, 25 agosto 1973)

    Nel 1960, Zappa si è trasferito a Cucamonga: ha iniziato a fare musica al Pal Recorders dell’amico Paul Buff, uno studio di registrazione a 8040 Archibald Ave.
    Non è mai stato ufficialmente riconosciuto in questa località, neanche con una targa in sua memoria.

  • Frank Zappa – The World’s Greatest Sinner sul grande schermo

    Frank Zappa – The World’s Greatest Sinner sul grande schermo

    L’irregolare e brillante “The World’s Greatest Sinner” di Timothy Carey e il melodramma sulla redenzione di Emilio Fernández “Victims of Sin” arrivano finalmente sul grande schermo.
    Il film di Timothy Carey è stato restaurato dall’Academy Film Archive e dalla Film Foundation, con il finanziamento fornito dalla Hobson/Lucas Family Foundation.
    La colonna sonora è di Frank Zappa.
    (New York Times, 5 ottobre 2023)

    Frank Zappa iniziò a comporre la colonna sonora di “The World’s Greatest Sinner” nel giugno 1961.
    “La colonna sonora è unica” disse “in quanto utilizza ogni tipo di musica”.
    A novembre registrò una sessione per un piccolo gruppo rock-n-roll con 8 musicisti cui seguì una sessione di registrazione con un’orchestra da camera di 20 elementi all’inizio di dicembre e un’orchestra da 55 elementi al Chaffey Auditorium il 17 dicembre 1961, diretta dall’insegnante di musica della Pomona High School Fred E. Graff.
    L’orchestra comprendeva membri della band di Zappa dell’epoca, The Boogie Men, Kenny Burgen eseguiva il sassofono, la chitarra ritmica di Doug Rost e la batteria Al Surratt.
    Zappa si riferiva all’orchestra come all’Orchestra Sinfonica della Valle di Pomona, arricchita da altri strumentisti. La registrazione è stata effettuata con un solo microfono: Zappa descrisse la sessione come “rancida”.
    Frank aveva 20 anni quando scrisse la partitura nell’estate del 1961: dimostra che, in effetti, iniziò come compositore di musica moderna. E’ una musica funzionale per un film realizzata in modo professionale: indica quanto Zappa avesse imparato attraverso le lezioni e l’autoeducazione.

    Timothy Carey, nelle vesti di Elvis, ha scritto, diretto, prodotto, distribuito e recitato nel film “The World’s Greatest Sinner” (1962) da cui è tratto questo video. L’allora 20enne Frank Zappa scrisse l’intera colonna sonora del film, inclusa questa canzone (molto probabilmente ha suonato lui stesso tutte le parti di chitarra della colonna sonora).

    Timothy Carey, regista e protagonista di The World’s Greatest Sinner, in una scena si applica la mosca sul mento che Frank, all’epoca, ancora non aveva.
    Nel film, il protagonista da impiegato diventa una rockstar che si crede Dio.
    (Blow Up 247, dicembre 2018)