Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Categoria: Xenochronies / Tribute to FZ

  • DRUM DREAMER: xenochrony with music and dialogues by Frank Zappa

    “Frank è un batterista. Nella sua musica, l’aspetto percussivo ha sempre ricevuto la massima attenzione: ci ha sempre lavorato sopra. Non si può ascoltare la sua musica senza notare che la percussività impazza ovunque” (Aynsley Dunbar, tratto dal libro Frank Zappa Domani di Gianfranco Salvatore).

    La passione per la batteria e le percussioni deriva “dal suo amore per la musica di Edgar Varése. Frank ha assorbito alcuni intervalli melodici e tecniche di orchestrazione dall’ascolto di Varése. Il lavoro orchestrale di Frank è fortemente percussivo”. (Mike Keneally, Guitar World, febbraio 1999)

    Zappa considerava il ritmo e la batteria come la sostanza della musica. Qualsiasi genere si suonasse, secondo lui doveva avere un metro. Coniò il concetto di dissonanza ritmica. (Giordano Montecchi, storico e critico musicale)

    Frank Zappa iniziò suonando la batteria, ancora prima della chitarra. Esordì come batterista con una band scolastica di R&B nel 1956, i Ramblers. Fu lui a formare questa band multirazziale nella sua high school molto “bianca”, dimostrandosi controculturale anche nella controcultura. Non amava gli hippy, che considerava in maggioranza conformisti e non andò a Woodstock.

    All’età di 18 anni Zappa passò dalla batteria alla chitarra perché – come ammise lui stesso – non aveva sufficiente coordinazione tra mani e piedi. Del resto, non era in grado neanche di suonare la chitarra e cantare contemporaneamente (ammise pure questa sua lacuna).

    Zappa fu espulso dalla sua prima band perché non riusciva a tenere un buon ritmo e suonava troppo i piatti. Lo dichiarò lui stesso nel corso di un’intervista pubblicata sulla rivista The Event, nel dicembre 1981.

    Frank Zappa era un polistrumentista: suonava chitarra, basso, piano, vibrafono, batteria e percussioni.

    Nell’album “The Lost Episodes” compare una registrazione del 1963 di “Any way the wind Blows”, brano che fu poi incluso negli album “Freak out” e ” Cruising with Ruben and the Jets”. In questa registrazione Zappa suona basso, batteria e chitarra.

    Per questa xenocronia – un omaggio alla passione di Zappa per il ritmo, la batteria e le percussioni – ho utilizzato passaggi dei seguenti brani:

    • “The Gumbo Variations” (versione CD Rykodisc 1987) in cui Zappa suona chitarra, basso e percussioni;
    • Dog Breath Variations (live 1973, Roxy The Movie) in cui suona le percussioni;
    • “The Clap” suddiviso in due parti (dall’album Funky Nothingness) in cui Frank suona batteria, rullante, tom-tom, timbales e clapping. Si tratta del primo assolo di percussioni suonato e registrato da Zappa;
    • “The Black Page”(versione new age, dal Live 1988 incluso nell’album Make a Jazz Noise Here, 1991), la composizione di Zappa più complessa per batteria e percussioni. Questo brano (scritto inizialmente come assolo di batteria a cui è stata poi aggiunta la melodia) comprende tutti i ritmi più difficili della musica occidentale. Chi riesce a suonarla (come Vinnie Colaiuta e Terry Bozzio) dimostra di essere un vero maestro del ritmo.

    Ho ‘condito’ mix e sovraincisioni dei suddetti brani con una folle raccolta di diversi messaggi utilizzati nella segreteria telefonica dell’UMRK (data sconosciuta). Oltre ad essere divertente, il ‘ritmo’ del parlato è scandito da batteria e percussioni.

    Quando osservo la bacchetta del direttore d’orchestra Frank Zappa, l’associo a quella usata per la batteria che Zappa avrebbe tanto voluto suonare…

  • IGOR refuses to die: xenochrony with music by Frank Zappa & Igor Stravinsky

    “ Stravinsky diceva: ‘non basta volere, devi essere’ ”. (Frank Zappa, Mojo, marzo 2004)

    “Non ho mai incontrato Igor Stravinsky. Ho incontrato il suo postino, però, a Hollywood. In effetti, il suo postino era il mio insegnante di inglese al liceo. Dopo aver lasciato la scuola dove insegnava, ha scoperto che poteva fare più soldi come postino e Stravinsky era sulla sua strada”. (FZ, RockBill, novembre 1984)

    Tra i primi 10 dischi preferiti da Zappa (nominati in un programma radiofonico chiamato “Castaway’s Choise” nel 1989) troviamo due brani di Igor Stravinsky: al 2° posto The Royal March from L’Histoire du Soldat ed al 3° posto The Rite of Spring. (Monster, maggio 2002)

    “Nessuno può capire la mia musica se non ha mai ascoltato Anton Webern o Stravinsky”. (FZ, tratto dal libro “Freak Out!: My Life with Frank Zappa” di Pauline Butcher)

    “Cerco di ottenere la maggior quantità possibile di irritazione all’interno di una linea melodica. Qualcosa di simile accade in una certa parte del repertorio di Stravinsky, il modo in cui alcuni suoi piccoli temi pentatonici sono accompagnati da accordi complessi che cambiano il carattere pentatonico della melodia e la fanno diventare qualcosa di diverso, e poi quelle piccole frasi melodiche ripetute, riorchestrate e ricomposte in un quadro musicalmente molto colorato”. (Frank Zappa)

    “Mi piace l’idea di Stravinsky di ‘economia dei mezzi’: uso poche note e cambio il ritmo” (FZ, Down Beat, 18 maggio 1978)

    La più grande influenza nella carriera di Zappa è stata la musica classica moderna, in particolare i compositori Stravinsky e Varèse.

    Zappa prese in prestito le tecniche compositive da Stravinsky: tra queste, l’Isomelismo, il Polimetro, la Stratificazione e la Citazione musicale. Per approfondire, date un’occhiata a questi due video

    Uno degli aspetti meno esplorati dalla critica musicale è la questione religiosa nell’opera di Igor Stravinsky. Tanto poco esplorato quanto estremamente importante per capire le sue opere ed il suo pensiero musicale.

    Si è occupato anche di musica religiosa e sacra, seppure il successo ottenuto con le sue opere ‘laiche’ (L’uccello di Fuoco, La Sagra della Primavera, Histoire du soldat, Petruska) abbia portato ad oscurare la sua produzione musicale religiosa.

    Non a caso, Frank Zappa si è concentrato proprio sulle suddette opere laiche.

    La crisi spirituale di Stravinsky, avvenuta nel 1910, lo portò ad allontanarsi dai riti ortodossi. In seguito, nel 1926, dopo una profonda meditazione, si riavvicinò alla questione religiosa componendo opere come Pater noster e Ave Maria.

    Seguendo le tracce della Continuità Concettuale di Zappa, i suoi brani legati al compositore e direttore d’orchestra russo (naturalizzato statunitense nel 1945) sono i seguenti.

    The Return of the Son of Monster Magnet (Freak Out!): la prima parte di questo pezzo è la danza rituale dell’assassino di bambini, che allude alla ‘danza rituale’ di Stravinsky da “La Sagra della Primavera”.

    Amnesia Vivace (Absolutely Free): riprende la Sagra della Primavera.

    In un punto preciso di Duke of Prunes (23’’) la ‘Berceuse’ di Firebird Suite di Stravinsky fluttua su un altro tema più ritmato, tratto da The Rite of Spring.

    Invocation & Ritual Dance of the Young Pumpkin (Absolutely Free): un’altra ‘danza rituale’ riferita alla Sagra della Primavera.

    Soft-Sell Conclusion (Absolutely Free): alla fine di questo brano è citato L’Histoire du Soldat.

    Status Back Baby (Absolutely Free): l’assolo di chitarra cita una sezione di Petruska.

    Fountain of Love (Cruising With Ruben & The Jets): alla fine del brano, c’è una citazione riferita alla Sagra della Primavera.

    Igor’s Boogie, Phase One e Igor’s Boogie, Phase Two (Burnt Weeny Sandwich): l’Igor in questione è Stravinsky.

    Drowning Witch (Ship Arriving Too Late to Save a Drowning Witch): citazioni musicali di Rite of Spring dopo aver detto “Ritual Sacrifice”, ‘sacrificio rituale’ (vedi Ritual dance of young pumpkin).

    In-A-Gadda-Stravinsky (Guitar): già il titolo fa riferimento a Stravinsky, ma Zappa in questo brano inserisce anche qualche citazione musicale aprendo il suo assolo di chitarra con l’introduzione a The Rite of Spring.

    Royal March From L’Histoire Du Soldat (Make A Jazz Noise Here): un vero pezzo diStravinsky – la prima registrazione in cui Stravinsky non è solo citato o accennato. E’ l’evidente ispirazione per Titties ‘N Beer.

    “Titties and Beer” di Frank Zappa è una versione moderna de “L’Histoire Du Soldat” di Stravinsky.

    Petrushka: una reinterpretazione di Zappa dell’omonimo brano di Stravinsky.

  • I lavori zappiani di Eidon Veda

    Lascio che sia lo stesso Eidon Veda a presentarsi, l’autore di xenocronie molto originali ispirate a Frank Zappa.

    Eidon Veda: i miei lavori Zappiani

    “Le mie composizioni non sarebbero tali se non avessi ascoltato la Musica di Frank Zappa. Una Musica che continua ad ispirare, ad essere viva, elettrica, dinamica. Una Musica “oltre”. Più volte ho voluto esprimere umilmente il debito di riconoscenza che ho verso la Grande Nota creatrice. Di recente, ho anche osato incorporare elementi di quella Nota nelle mie piccole cose.

    Di seguito, presento brevemente queste composizioni dedicate a Frank Zappa o basate su frammenti di alcuni suoi Lavori.

    Studio Z

    Studio Z è forse il primo brano che ho dedicato a Frank Zappa, in particolare al Luogo Magico entro cui Zappa ha iniziato a lavorare ed a fare proprie le tecnologie utilizzate per comporre.

    Franktasia

    Franktasia è un brano neoclassico ispirato a Zappa e a compositori contemporanei come Ennio Porrino e Nikolai Kapustin.

    Xenochrazy I

    Una folle xenocronia, ecco cos’è questo brano. Un’idea, sviluppata in 2 percorsi divergenti (uno tonale, l’altro microtonale), cui ho sovrapposto una parte percussiva totalmente non correlata: AAAFNRAA…NK! ^_^

    Filthy Furaguma

    Un giorno, mentre scrivevo musica, un brano di Frank ha iniziato a chiamarmi. Era “Filthy Habits”, dal bootleg “The Eyes Of Osaka”. Semplicemente non ho potuto resistere. Ho preso i primi secondi di quella canzone e l’ho mixata alla fine del mio pezzo. Brutalmente, senza adattamenti. Non avevo idea di come sarebbe andata, in termini di tempo e armonia. L’ho fatto e basta. AAAFNRAA, nuovamente. Ringrazio la mia cara amica zappiana che mi ha esortato a pubblicare questa xenocronia.

    FZ

    Altro brano generativo dedicato a Frank Zappa. Penso che riconoscerete il video — un viaggio nello spazio e nel tempo fino alla Los Angeles di FZ. Dopo averlo pubblicato su Facebook sono stato sospeso per un giorno: l’algoritmo di Facebook aveva rilevato che il video era indecente. “Conspiracy to commit pornography”. Grazie, Facebook. Qualcosa mi dice che il tuo algoritmo-della-decenza è stato scritto da una software house in San Bernardino…

    Zenochrony

    Altra xenocronia Zappiana, come chiamo i lavori nei quali inserisco piccoli momenti tratti da opere di Zappa. Qui ho utilizzato un frammento di “Dwarf Nebula Processional March & Dwarf Nebula” di FZ suonato regolarmente e “in reverse”. Al secondo 31 la xenocronia si interrompe e segue una mia composizione.

    Zenochrony unisce la parola “Zeno”, che significa “*dono di Zeus”, con “chrony”, da Chronos, “tempo”, che si riferisce a Cronos dio del tempo e padre di Zeus. I frammenti che catturo sono questo per me: “doni di Z”, Signore Ritmico del Tempo.

    Onya, Get Any Didja?

    Altra xenofollia ottenuta assemblando un mio brano con un estratto da “Didja Get Any Onya” del Maestro.

    Electric Circus Factory

    “C’era anche un night club psichedelico, l’Electric Circus Factory” (Neil Slaven, “Electric Don Quixote: The Definitive Story Of Frank Zappa”, Omnibus Press, 2003). Appena ho letto questa frase ho deciso che avrei chiamato così uno dei miei brani. La musica è quella che, nella mia immaginazione, accoglie il visitatore del night club.

    ## Fractal Varèse

    L’ultimo brano che propongo è Fractal Varèse, dedicato al Nume di Frank Zappa, il grandissimo compositore italo-francese Edgard Varèse. Il concetto di frattale è un richiamo esplicito all’Opera di Frank Zappa, entro la quale ogni frammento è il Tutto e il Tutto è in ogni singola manifestazione.

    Se i lavori di cui ho parlato qui hanno suscitato il vostro interesse o semplicemente la vostra curiosità, ne troverete altri sul mio canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCZ0UIBDZEYlvn8thxv3aOxw

    Ciao, Eidon”

  • Il lavoro di Zappa influenzato da Halim El-Dabh (xenocrony ELECTRON)

    ELECTRON: xenochrony with music by Frank Zappa & Halim El-Dabh

    Frank Zappa fu influenzato da Halim El-Dabh, compositore, musicista, etnomusicologo, educatore egiziano-americano la cui carriera durò 60 anni. Noto come uno dei primi pionieri della musica elettronica, nel 1944 compose una delle prime opere di musica su nastro o musique concrète.

    L’approccio unico di El-Dabh alla combinazione di testi parlati, canto e suoni di percussioni con segnali elettronici e l’elaborazione ha contribuito in modo significativo allo sviluppo delle prime tecniche elettroacustiche. Per alcune sue composizioni El-Dabh utilizzò un primo sintetizzatore programmabile: il sintetizzatore RCA della Columbia-Princeton.

    Come Béla Bartòk, El-Dabh viaggiò in varie nazioni per registrare e documentare musiche tradizionali. Dal 1959 al 1964, fece indagini sulle musiche in Egitto ed Etiopia e lavori sul campo condotti in Senegal, Mali, Niger, Guinea, Zaire, Brasile ed altre nazioni.

    “Le composizioni di musica elettronica di Halim El-Dabh evocano voci mistiche, inquietanti e umilianti che fondono le parole in suoni. Da una stazione radio del Cairo nel 1944 agli studi della Columbia Princeton, la sua musica elettronica lo ha portato ad essere proclamato il “padre di musica elettronica” da WIRE Magazine nel 2007.

    Crossing Into the Electric Magnetic è un classico senza tempo”

  • Black Little Dots: xenochrony with music by Frank Zappa, 31st anniversary of his ‘last tour’

    Frank Zappa (Baltimora, 21 dicembre 1940 – Los Angeles, 4 dicembre 1993)

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa, un omaggio al 31° anniversario del suo ‘ultimo tour’

    FAIR USE    • XENOCRONIE – XENOCHRONY  

    In punto di morte, Frank Zappa identificò tre brani come le sue composizioni distintive. In particolare, definì l’assolo di Watermelon in Easter Hay una delle migliori performance della sua carriera. Chiese che soltanto a suo figlio Dweezil fosse concesso di suonare Watermelon in Easter Hay, Zoot Allures e Black Napkins dopo la sua scomparsa. Allo stesso tempo, Zappa consigliò a sua moglie Gail di abbandonare del tutto il mondo della musica e di vendere il suo intero catalogo di oltre 60 album ad eccezione di Watermelon in Easter Hay, di cui la famiglia Zappa conserva i diritti. Con questa sua decisione, Zappa ha praticamente dichiarato quali solo i tre brani di punta della sua carriera, che ho scelto per questa xenocronia in onore del Maestro. L’ho intitolata ‘Black Little Dots’. Frank Zappa ha iniziato disegnando puntini neri da adolescente, quando ancora non conosceva la musica. Ho aggiunto St. Etienne, che si sposa magicamente con i tre brani. Mi porta lontano, non so bene se tra le stelle o al centro della Terra (nel punto più ‘underground’ del nostro pianeta). Di sicuro, le meravigliose melodie composte da Zappa (incluse quelle istantanee dei suoi assoli) non si contano ma, rispettando la sua scelta, ho voluto scoprire che effetto fa tentare di fondere insieme i suoi tre brani preferiti. Ho selezionato foto di Frank dal 1965 al 1993, anno dopo anno. Sono ‘absolutely free’ di amarlo. Per sempre. Cos’era, per Frank, la melodia?

    “Il concetto di melodico è basato su una melodia armonicamente ritmica. Bisogna considerare, però, che la melodia può essere usata in altre circostanze. Il concetto di melodia dovrebbe comprendere più di una semplice serie di note suonate contro un accordo o qualcosa che puoi canticchiare dopo averlo ascoltato. La melodia, in senso più ampio e astratto, può essere qualsiasi sequenza di eventi che scorrono insieme come una curva melodica. Se voglio mettere insieme tre colpi sul coperchio di un bidone della spazzatura e, a seguire, una sirena, qualcuno che prende un cartone pieno di bottiglie di Coca Cola e lo lascia cadere sul pavimento, questa è una melodia purché tutto sia pianificato in anticipo e segua una curva melodica. Ha soltanto a che fare con materiale sonoro diverso. Le scuole non lo insegnano ai bambini perché non sono pronti a comprendere le cose a quel livello. La melodia che collega suoni dissimili si trasforma in sinfonica ma in un modo poco familiare per gran parte delle persone. Sarebbe molto utile per tutti coloro che ascoltano musica estendere l’immaginazione ed aprire un po’ le orecchie. (Frank Zappa)

    “Mi interessano le melodie ed è l’unica cosa che trovo carente nella maggior parte della musica di oggi. La costruzione della melodia è una forma d’arte specializzata. È una grande sfida scrivere una melodia. Quando tutto ciò che ti viene presentato è lo scheletro armonico, la tua sfida è creare una melodia personalizzata contro quella serie di cambi di accordi, è un’impresa davvero impressionante”. (FZ, Down Beat, 13 settembre 1973)

    Zappa aveva un grande talento nel costruire intricate progressioni melodiche scopertamente dissonanti (Little Umbrellas, Streectly Genteel) e nel creare unità ritmico-melodiche solide solo per scuoterle, deformarle, farle collassare (The Grand Wazoo). (Filippo Marani Tassinari)

    In generale, Zappa compone da un sottofondo molto jazz-rock su cui spiccano melodie molto più complesse. Il sottofondo sarà, ad esempio, una pentatonica su un ritmo di 4/4, mentre la melodia sarà poliritmica e politonale – un’alchimia caratteristica del suo stile. (frwiki.wiki)

    Per Zappa la melodia è simile al linguaggio umano. “Una melodia è come un discorso: puoi dire una frase con una pausa qui, un’enfasi là e assume un significato diverso. Una melodia è come una frase. Un particolare gruppo di note non è solo una parola, è un intero concetto”. (FZ, Journal Frankfurt n. 19, settembre 1992)

    “I miei assoli sono ritmicamente influenzati dal linguaggio. Armonicamente, sono o pentatonici o orientati a scala poligonale. C’è anche la modalità mixolydian che uso molto… Ma sono più interessato alle cose melodiche, penso che la sfida più grande, quando vai a suonare un assolo, sia cercare di inventare una melodia sul posto“. (Frank Zappa)

    Nelle composizioni di Frank “ci sono alcuni intervalli melodici e tecniche di orchestrazione che ha assorbito dall’ascolto di Varése. Questo è decisamente evidente in termini di uso delle percussioni. Il lavoro orchestrale di Frank è fortemente percussivo”. (Mike Keneally, Guitar World, febbraio 1999)

  • LAST MESSAGE: xenochrony with music by Frank Zappa & voice by Stephen Hawking

    LAST MESSAGE: xenochrony with music by Frank Zappa & voice by Stephen Hawking

    Xenocronia di Roxa con musiche di Frank Zappa e ultimo messaggio di Stephen Hawking all’umanità
    Stephen Hawking comunicava attraverso un software predittivo con sensore a infrarossi.

    Sovraincisione di estratti da The Yellow Shark (Alter Oper, Francoforte, 19/09/1992) + Jam NYC, Palladium, 27-10-1978

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    Zappa ha dedicato l’autobiografia “The Real Frank Zappa Book” a sua moglie, ai suoi figli, a Ko-Ko e Stephen Hawking, il guru della cosmologia moderna.
    Stephen Hawking fa parte anche della lista di persone che hanno ricevuto ringraziamenti per i loro “contributi molto speciali ma non meno significativi” nelle note di copertina di “The Yellow Shark”.

    “Tutto – ha detto Zappa – inizia da una Grande Nota. È una vibrazione. Qualunque cosa, inclusa la luce, è una vibrazione; una vibrazione è una nota”.
    Potremmo non essere in grado di ascoltarla, ma in qualunque diversa ottava o altra suddivisione della Grande Nota, alla fine siamo tutti vibrazioni. Potremmo non essere semplici come le onde sinusoidali (le stesse utilizzate per generare i Modelli di Chladni) ma, da quando Schrodinger ha risolto l’equazione delle onde quantistiche, risulta chiaro che tutta la materia è costituita da onde, compresi noi.
    È l’osservazione tratta da un’altra famosa frase di FZ, secondo cui è il “quando” a determinare il “cosa”; “quando”, in questo caso, è la frequenza…

    https://www.youtube.com/watch?v=xZ4Fq9d2qU4

    Questa citazione di Stephen Hawking sembra descrivere la personalità di Frank Zappa:
    “Le persone tranquille hanno le menti più rumorose”.

    Altre citazioni di Hawking coincidono con citazioni di Zappa.

    SH: Se non c’è lotta non c’è progresso. Se puoi seguire piccole regole, puoi rompere grandi regole.
    FZ: Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile.

    SH: Se vuoi qualcosa fatto bene, fallo da solo.
    FZ: Se qualcosa va storto, devo risolverlo da solo. Le cose che mi confondono non possono essere risolte da una terza persona”. (Music Express Sounds, novembre 1984)

    SH: Se vuoi essere forte impara a goderti la solitudine. Il più grande dono che puoi fare a qualcuno è il tuo tempo perché, quando gli dai il tuo tempo, gli stai dando una parte della tua vita che non riavrai mai indietro.
    FZ: Dovete essere contenti del fatto di non avere attorno una torma di persone che vuole sprecare il vostro tempo. Perché, oltre all’amore e all’ammirazione della gente che non vi fa sentire soli, dovete anche sopportare il fardello emotivo di quelle persone che vogliono sprecare il vostro tempo, senza poterlo avere indietro. Quindi, indovinate cosa avete quando siete soli con voi stessi? Tutto il vostro tempo. È un affare dannatamente buono. Qualcosa che non potete comprare da nessun’altra parte. (The Progressive, novembre 1986)

    SH: Le persone non decidono i loro destini: decidono le loro abitudini e le loro abitudini decidono i loro destini.
    FZ: Nell’affrontare le ‘vibrazioni’ si potrebbe entrare più in sintonia con una sorta di Forza Universale. Questo consente qualsiasi latitudine. Hai sempre una scelta. Se sei perspicace puoi vedere molte scelte che ti porteranno dal punto A al punto B e puoi persino capire cosa accadrà con ciascuna delle scelte. (Big Ten, maggio 1968)

    SH: Non penso che la razza umana sopravvivrà i prossimi mille anni, a meno che non viaggi nello spazio.
    FZ: C’è un difetto di progettazione nell’organismo umano. Il problema del design è insito nella specie umana perché è nata per distruggere. Non credo che ci sia un modo in cui possiamo evolverci. Non sono affatto convinto che ci siamo evoluti. Penso che siamo sempre stati ciò che siamo ora, un tipo di vita animale davvero inferiore. Siamo l’unica specie animale che mostra il tipo di arroganza e il tipo speciale di incredibile ignoranza tipica degli esseri umani. Siamo destinati a distruggerci. Forse tra qualche centinaio di migliaia di anni o forse qualche milione di anni, saremo il petrolio di qualcun altro. (Ecolibrium Interviews n. 19 – 1984)

    SH: L’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento.
    FZ: La ristrettezza mentale è sempre stata uno dei fattori principali nella società americana. La chiusura mentale, la meschinità e la resistenza al cambiamento costituiscono un grande punto cieco in America. Gli americani hanno una resistenza ad andare fino in fondo. (Stereo Review, giugno 1987)

    SH: Non importa quanto possa sembrare difficile la vita perché puoi perdere tutte le speranze se non riesci a ridere di te stesso e della vita in generale”.
    FZ: Penso sia davvero tragico quando le persone prendono tutto così sul serio. È così assurdo prendere davvero qualcosa sul serio… È così divertente vivere. (Jazz, novembre/dicembre 1974)

    SH: Nella teoria della relatività non esiste un unico tempo assoluto. Ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo.
    FZ: https://www.youtube.com/watch?v=G4YpApp5Mjc

  • The Holy Shark – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu xenochrony

    The Holy Shark – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Toru Takemitsu (uno dei compositori di musica contemporanea preferiti da Zappa, 1984)

    FAIR USE
    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    Immagine di copertina (a sinistra) di Salvador Luna

    “Un giorno il concetto di ateismo sparirà. Ci saranno, invece, le persone normali e qualche buffo credente”. (Frank Zappa)

    “Chiunque voglia la religione è il benvenuto. Appoggio il vostro diritto di godervela. Apprezzerei anche di più se mostraste maggior rispetto per i diritti di quella gente che non desidera condividere i vostri dogmi, il vostro trasporto estatico o la vostra necrodestinazione”. (Frank Zappa)

    “Israele è una teocrazia tanto quanto l’Iran o l’Arabia Saudita, un governo controllato dalla religione. Come puoi avere un governo razionale se è controllato da un libro scritto qualche migliaio di anni fa? La teocrazia aiuta certamente il business delle armi”. (Frank Zappa, Society Pages 6, giugno 1991)

    https://www.youtube.com/watch?v=E6Tziwogcs0

    https://www.youtube.com/watch?v=5zRxHGpXjCA

    “Le religioni organizzate, per loro stessa natura, sono fuorvianti“. (Frank Zappa)

    “L’oscenità esiste per l’edificazione delle persone nella professione legale. Le persone nel mondo della politica e le persone nel mondo della religione perpetuano un mito del genere per ottenere il controllo di certi settori della coscienza umana”. (Frank Zappa, NME, 5 febbraio 1972)

    “Non sono a favore della religione organizzata per le persone che desiderano progredire. Penso che la religione organizzata sia un aiuto confortante molto simile alla televisione per le persone che vogliono isolarsi. E penso che sia un tragico spreco se molte persone iniziassero a seguire un guru nel tentativo di ottenere una sorta di stabilità spirituale o pensare di contrastare vicende spiacevoli perché in realtà non è la risposta. Penso che tutta quella roba sia solo una sciocchezza!”.
    Detriti cosmici…
    “Già…”
    (The Hot Flash, maggio 1974)

    “È sempre il libero flusso di informazioni la principale minaccia allo stile di vita americano. Per le persone di destra, non c’è niente di più pericoloso del libero accesso alle informazioni. Deriva dall’inizio della teologia cristiana, quando Adamo ed Eva erano nel giardino. Come ci siamo messi nei guai? Per la mela, il frutto dell’albero della conoscenza: quindi, l’essenza del cristianesimo si basa sul fatto che nessuno può essere più intelligente di Dio e l’accesso alla conoscenza e il possesso della conoscenza ti dannano. La conoscenza stessa è opera del diavolo. Non dobbiamo avere conoscenza e cosa porta alla conoscenza? Porta all’informazione, da stroncare sul nascere”. (Spin, luglio 1991)

    “Sono un devoto pagano. Detesto la religione per quello che ha fatto alla specie umana… La differenza tra religioni e culti è determinata dalla quantità di beni immobili posseduti… Guarda quante persone sono morte a causa della Bibbia rispetto al Kama Sutra. Non c’è concorrenza”.
    (Frank Zappa, The Guardian Weekend, 15 maggio 1993)

    “Rituali top secret… fanno parte del fascino della religione. Le persone pensano che siano misticamente importanti. Questo è uno dei motivi per cui le religioni organizzate continuano ad esistere: a tutti piace essere nel mondo dello spettacolo. In realtà, la religione è un affare immobiliare. Conosci la differenza tra un culto e una religione? Una setta non possiede alcun immobile. Tutte le vere religioni possiedono cose come gran parte di Harlem (penso che la Chiesa cattolica sia il padrone di casa lì) e alcune religioni possiedono catene di supermercati (la Chiesa mormone possiede i mercati di Hughes). E’ una questione di prendere soldi dalle persone che non hanno soldi dicendo loro che andranno da qualche parte quando moriranno. Useranno quei soldi per costruire una base che verrà utilizzata per controllare la vita delle persone da cui hanno preso i soldi”.
    (WLIR Free Flight, estate 1981)

    Ciò che la gente chiama “preghiera” potrebbe essere un fenomeno psichico sconosciuto (o impropriamente descritto) che manifesta un risultato fisico tangibile. Qualsiasi gruppo di persone, concentrato sullo stesso obiettivo, potrebbe essere in grado di puntare una quantità sconosciuta di un’energia sconosciuta verso uno specifico “bersaglio”. La ‘preghiera che funziona’. (The Real Frank Zappa Book, l’autobiografia)

    Con ‘Greggery’ Zappa si riferisce a Gregorio XIII, papa del 1500 inventore del calendario gregoriano tuttora in uso. Peccary è un tipo di maiale, conosciuto in italiano con il nome di pecari labiato. Perciò, Zappa sta dando del maiale ad un papa. Espediente usato per criticare la religione che lui vedeva solo come un enorme business.

  • Flower Power Show – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Beatles xenochrony

    Flower Power Show – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Beatles xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e dei Beatles

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “Ho portato Freak Out! di Frank Zappa in Inghilterra e l’ho fatto ascoltare ai Beatles. Mi hanno detto, ‘Wow! Da dove viene, amico? È incredibile!’ Non vedevano l’ora di incontrarlo. Quindi, ho fatto un sacco di spedizioni avanti e indietro, cercando di coinvolgere le persone”.
    (Eric Burdon, loudersound, 11 maggio 2023)

    “Le Mothers of Invention hanno influenzato un sacco di gruppi, anche i Beatles e i Rolling Stones ai tempi di “We’re only in it for the money”.
    (FZ, Ciao 2001, 3 aprile 1977)

    “Tutti li consideravano Dio ma io non lo condividevo. Per me, i Beatles erano solo un buon gruppo commerciale” disse Zappa facendo sapere di preferire i Monkees.
    (Classic Rock, luglio 2015)

    https://www.youtube.com/watch?v=Dr25P4u1qOo

    https://www.youtube.com/watch?v=lvvCD7qbd5A

    Con l’album “We’re Only In It For The Money” (pubblicato a marzo 1968) Frank Zappa fa una satira sul tradizionale stile di vita americano e sulla società degli Stati Uniti negli anni ‘60.
    La copertina (dove appare anche Jimi Hendrix) fa una parodia di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles sostituendo i fiori con le verdure.
    E’ il terzo album dei Mothers of Invention: venne ripubblicato dalla Rykodisc nel 1986 con nuove registrazioni per le percussioni. Le parti censurate sulla prima versione furono riammesse.
    Nel 2003, la rivista Rolling Stones ha inserito l’album alla posizione n. 296 nella lista dei migliori 500 dischi di sempre. Q magazine l’ha inserito nella lista dei Migliori Album psichedelici di tutti i tempi.
    L’album attacca lo stile di vita hippy. I testi delle canzoni parlano degli effetti della droga sui giovani, del perché la società induca i giovani alla droga per rimbecillirli, tenerli buoni e “sedati” in una beata incoscienza. Denuncia il fatto che il consumismo ha distrutto principi e valori della famiglia americana: la stessa protesta dei movimenti studenteschi diventa parte del sistema che vorrebbe rovesciare.
    Il disco non è costituito da vere e proprie canzoni ma, piuttosto, da brevi sketch sonori simili a jingle pubblicitari, seppure sofisticati dal punto di vista compositivo.
    Zappa improvvisò parecchie linee di dialogo parlando a ruota libera: contribuirono alle sessioni di registrazione altre persone tra cui Eric Clapton, Rod Stewart e Tim Buckley.
    L’album contiene brevi canzoni interrotte da segmenti parlati e brani di altra musica senza una logica apparente: in realtà, il tutto è stato attentamente studiato.
    Zappa spese 4.000 dollari per realizzare la copertina il cui design originale è stato ideato da Cal Schenkel. E’ l’evidente parodia della copertina di Sgt, Pepper’s Lonely Heart Club Band dei Beatles, presi in giro con l’accusa di far parte della controcultura (flower power) “solo per i soldi”.
    Frank telefonò a Paul McCartney per chiedergli il permesso di parodiare la copertina: Paul rispose che per lui non c’erano problemi ma doveva rivolgersi all’ufficio gestioni manageriali dei Beatles presso la EMI.
    Zappa (lo raccontò anni dopo) ebbe la sensazione che McCartney non fosse entusiasta dell’idea e che avesse cercato di osteggiare il progetto ritardando l’uscita dell’album di qualche mese.
    La casa discografica di Zappa temeva problemi legali relativi al copyright della cover del Sgt. Pepper: decise che la foto venisse inserita all’interno del disco. Come copertina vera e propria fu utilizzata una foto dei membri della band su sfondo giallo.
    Nella versione originale del disco alcune parti di canzoni sono state modificate o cancellate in quanto ritenute offensive. Le parti censurate variano a seconda dell’edizione che si possiede. La Verve Records è la responsabile della serie di tagli.
    La versione del 1986 reintrodusse queste parti censurate.

    “Hanno detto chiaramente che Sgt. Pepper era il loro modo di rifare Freak Out! – dice il chitarrista Mike Keneally – ma i Fab Four non hanno mai davvero dimostrato la loro gratitudine. È ampiamente documentato che l’uscita della parodia di Sgt. Pepper – We’re Only in It for the Money – sia stata rimandata per colpa della mancata approvazione dei Beatles, ma in Zappa sentiamo la delusione del musicista direttamente attraverso le sue parole.
    “La MGM era terrorizzata da una possibile causa e volevano la rassicurazione legale che i Beatles non avrebbero cercato di colpirli… Le trattative legali sono durate 13 mesi – dice Zappa a proposito dell’artwork del disco – Una volta ne ho parlato personalmente con McCartney, gli ho chiesto di aiutarmi… lui ha risposto: “Vuoi parlare di affari? A queste cose pensano i nostri avvocati”.
    Nonostante lo screzio della copertina, Zappa ha scelto Ringo Starr per interpretarlo nel suo film 200 Motels ed ha improvvisato con John Lennon sul palco del Fillmore East nel 1971 (Rolling Stone US).

    https://www.youtube.com/watch?v=T2LTFtm67EA

  • Goin’ to Hell – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki xenochrony

    Goin’ to Hell – xenocronia con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Krzysztof Penderecki

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “C’è un termine a Hollywood. Un tizio stronzo e odiato dello spettacolo viene considerato un intrattenitore o un produttore dall’inferno. ‘Jazz from Hell’ è un gioco di parole”. (FZ, TIP, 2-15 aprile 1987)

    “Goin’ To Hell era una sequenza utilizzata per dire in modi diversi “Stai andando all’inferno” o “Jee-zus” e contiene una serie di rutti, ringhi, adorazione del diavolo con rumori demoniaci in sottofondo e alcuni suoni strumentali bassi e grugniti”. (FZ, Society Pages 1, aprile 1990)

    Nel suo brano “Church Chat” Frank Zappa proclama “Well ladies and gentlemen: there ain’t no hell” (“Bene signore e signori: non c’è nessun inferno”).
    Quando Zappa vedeva sul retro di un’automobile l’adesivo con il pesce (simbolo usato spesso dai cristiani statunitensi), diceva che quello era il nemico.

    “Ero convinto che lo sviluppo di Frank fosse entrato in un’altra orbita, che fosse finito in una zona crepuscolare… Si interessò anche a questioni strane come l’occulto e la magia. Disegnava mostri e creature aliene a matita e carboncino ed ha perfino scritto alcune storie su queste creature. Per anni, né io né lui abbiamo frequentato la chiesa. Mi chiedevo dove fossero diretti questi bizzarri interessi di Frank. Un giorno, mi disse che avrebbe cercato di trovare una copia di un libro chiamato “Il manuale del negromante”, un libro su ‘come fare’ magia nera ed incantesimi risalente al Medioevo. Riportava casi giudiziari di persone accusate di aver praticato la magia e conteneva anche istruzioni su come ideare ed utilizzare incantesimi. Frank diceva che la negromanzia era la forma più estrema di pratica magica e prevedeva l’evocazione di demoni. Voleva sperimentare se era davvero possibile evocare un demone ed impartirgli ordini. Non ha mai trovato una copia di quel manuale, ma non so quanto sia andato oltre negli anni seguenti. Una volta, in tono criptico, ha detto “Ho fatto un patto con il diavolo”. Forse, è per questo che ha avuto tanta sfortuna a Londra e a Montreux e a livello di salute” (“Frankie and Bobby: Growing Up Zappa” di Charles Robert Zappa, fratello minore di Frank).

    Per altre info su Frank Zappa e l’Occulto, vi passo un paio di link

    https://www.youtube.com/watch?v=DkEvvWvfWNQ

    https://www.youtube.com/watch?v=bU3bBnk0zZc

    ed altre info su streghe e alchimia

    https://www.youtube.com/watch?v=8QtydY4gkvY&t=1s

    https://www.youtube.com/watch?v=D121RVNL0QY

    “Frank mi strinse la mano. Al contatto fisico percepii qualcosa… Era la sua energia, le sue vibrazioni, la sua incredibile presenza. Anni dopo, lessi in un’intervista su Playboy di come Marlon Brando dominasse lo spazio fisico dove si trovava, piuttosto che occuparlo come succede alle altre persone. Era così anche con Frank”. (Massimo Bassoli, Prog Italia luglio 2017).

    Alchimia, esoterismo, occulto sono solo strumenti nelle mani di chi ha voglia di scavare, di andare in cerca della verità ribellandosi a dogmi imposti e disinformazione ‘strategica’. Zappa, con la sua costante spinta a sperimentare, coglieva sempre la mela dall’Albero della Conoscenza…

    “L’essenza del cristianesimo ci è illustrata dalla storia del Giardino dell’Eden. Il frutto che era proibito raccogliere si trovava sull’Albero della Conoscenza. Il significato è che tutte le sofferenze sono dovute al tuo desiderio di capire com’è che vanno le cose. Saresti potuto rimanere nel Giardino dell’Eden se solo avessi tenuto chiusa la tua fottuta bocca e non avessi fatto alcuna domanda”. (Frank Zappa)

    Un segmento particolarmente interessante del concerto di Zappa al Pauley Pavilion dell’UCLA includeva una coreografia in cui il diavolo (Terry Bozzio) rifiutava l’anima di Frank e sceglieva le anime degli imputati nelle cause di Zappa. (The Valley News, 30 dicembre 1977)

    Ciò che la gente chiama “preghiera” potrebbe essere un fenomeno psichico sconosciuto (o impropriamente descritto) che manifesta un risultato fisico tangibile. Qualsiasi gruppo di persone, concentrato sullo stesso obiettivo, potrebbe essere in grado di puntare una quantità sconosciuta di un’energia sconosciuta verso uno specifico “bersaglio”. La ‘preghiera che funziona’. (The Real Frank Zappa Book, l’autobiografia)

    “In nessun momento dal Medioevo così tante persone hanno creduto nel diavolo. La credenza in un ragazzo con la coda dà alle personalità instabili la possibilità di dire ‘Il diavolo me l’ha fatto fare’ e, quindi, di essere assolti da responsabilità”. (Frank Zappa, Cashbox, 26 novembre 1988)

    Frank diceva e scriveva: “Non è possibile alcun progresso senza deviare dalla norma. Ma per farlo con successo, occorre almeno un minimo di familiarità con ogni norma dalla quale contiamo di allontanarci”.
    Diceva anche: “L’innocenza è una pessima scusa per l’esperienza”. (Counterpoint, 25 febbraio 1969)

  • FZ Connection 9 (CC – Mo ‘N Herb’s Vacation) – xenocronia con musiche di Frank Zappa xenochrony

    FZ Connection 9 (CC – Mo ‘N Herb’s Vacation) – xenocronia con musiche di Frank Zappa xenochrony

    xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa

    FAIR USE

    https://www.youtube.com/watch?v=XoFRL0ot64A

    https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc

    “Le cose che sembrano non avere alcuna possibile relazione sono realmente correlate” (Frank Zappa).
    Seguendo la strada della Continuità Concettuale teorizzata ed applicata da Frank Zappa, continuo ad esplorare la mappa interattiva di Cameron Piko scegliendo Mo ‘N Herb’s Vacation, una delle composizioni più difficili firmate da Zappa.

    Mo ‘N Herb’s Vacation (London Symphony Orchestra vol. 1) viene citata in Cruisin’ for burgers (versione inclusa nell’album ZINY – Zappa in New York).
    La composizione è stata scritta per un’orchestra delle dimensioni di Mahler: 60 archi, 4 flauti, ottavino, tutti gli altri fiati a quattro note, 8 corni francesi, 4 trombe, 3 tromboni, basso, tuba, 6 percussionisti.
    Herb si riferisce a Herb Cohen, l’allora manager di Frank Zappa e dei Mothers of Invention.
    La versione di agosto 1978 per banda completa del pezzo orchestrale noto come “Mo and Herb’s Vacation” dura circa 4 minuti. Sembra un mix di “Black Page #1” e la versione per banda completa di “Little House I used To Live In”. Queste esibizioni, tuttavia, sono solo per basso e batteria, una vera e propria vetrina dei talenti di Artie e Vinnie.

    “Esistono tre versioni con altrettanti titoli: “Moe’s Vacation”, “Herb’s Vacation” e “Moe AND Herb’s Vacation”. Il brano è nato quando David Ocker, il copista di Frank che avrebbe dovuto ottenere un aumento, gli propose: “preferirei piuttosto che mi scrivessi una canzone”. Così Frank gli scrisse la melodia intitolata “Moe And Herb’s Vacation”. La melodia è costante in tutte e tre le versioni. “Moe’s Vacation” è composta da melodia suonata, una parte di batteria scritta e una parte di basso scritta, che varia un po’ tra tutti e tre i brani. “Herb’s Vacation” è solo il basso e la batteria, mentre “Moe And Herb’s Vacation” è la partitura orchestrale vera e propria, l’introduzione di una canzone chiamata “Wøöl”. In seguito, il titolo “Wøöl” è stato eliminato e l’intero pezzo è stato intitolato ” Moe And Herb’s Vacation”.
    (Steve Vai intervistato da Michael Brenna, Society Pages #10, maggio 1982)

    David Ocker ha confermato di aver chiesto a FZ di scrivere un pezzo per clarinetto solista. Frank voleva intitolarlo Blow Job ma, quando gli ha parlato del brano Blow Job di John Bergamo, l’ha cambiato in Mo’s Vacation. In seguito, ha aggiunto parti di basso e batteria trasformandolo in Mo’n Herb’s Vacation.
    “Mo ‘n Herb divenne il primo movimento della versione per orchestra. – ha aggiunto Ocker – Quando decise di realizzare una versione per orchestra, aggiunse molta armonia alla linea principale usando 4 clarinetti e 4 fagotti per ottenere i suoi accordi di 8 note. Imparai tutte e 4 le parti per clarinetto e le registrai all’UMRK. Ricordo che le linee interne, create dalle armonie, divennero meravigliose e bizzarre. Al di là di queste parti per fiati, il resto del movimento era leggermente spartito, ‘soltanto’ per 6 percussioni e archi bassi.
    Raddoppiare le linee con strumenti a percussione era una delle mosse chiave di Frank nell’orchestrazione. Ma in quel movimento, invece di dare l’intera linea solista a un suonatore di marimbe, la divise tra i vari percussionisti nell’intera orchestra. Questa distribuzione è stata utilizzata in tutti i pezzi della LSO per evitare che ogni singolo percussionista avesse bisogno di tutti e 6 gli strumenti perché nessun palco sarebbe stato abbastanza grande”.

    Il brano Mo ‘N Herb’s Vacation è ‘connesso’ ai seguenti album:
    Joe’s Garage Act 1 (1979), citato in Wet T-Shirt Nite;
    London Symphony Orchestra Vol. I (1983) col titolo di Mo ‘N Herb’s Vacation. La stessa versione compare su The Amazing Mr. Bickford (1989);
    Zappa in New York (1991, CD), citato in Cruisin’ For Burgers. E’ la stessa versione (1977 mix) che compare nell’album Zappa in New York 40th Anniversary Deluxe Edition (2019), brano eseguito a New York il 29 dicembre 1976;
    Beat The Boots III: Disc One (2009): compare come Mo’s Vacation, eseguito a Poughkeepsie, New York, il 21 settembre 1978;
    Zappa in New York 40th Anniversary Deluxe Edition (2019): citato in The Purple Lagoon/Any Kind of Pain, eseguito a New York il 26 dicembre 1976;
    Zappa-Original Motion Picture Soundtrack (2020), eseguito come Mo’s Vacation a Monaco di Baviera, Germania, il 31 agosto 1978. La stessa versione compare su The Zappa Movie Official Soundtrack Album! – edizione esclusiva Backer Reward (2020).

    Si può sentire Zappa pronunciare il titolo Mo ‘N Herb’s Vacation più volte nella performance di Titties & Beer (live a Boston del 20/10/1977).