Hog Heaven (dall’album Shut Up And Play Yer Guitar, 1981, UMG)
In copertina un’opera di Jim Mahfood
https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD2JxQHgpyF4C3oHQO5eIcno
“I nastri sono blocknotes per Zappa, il suo vocabolario musicale, i suoi archivi e una costante fonte di altro materiale, in quanto lui li taglia e li riarrangia in un nuovo ordine, per creare diverse relazioni musicali, ritmiche e di contenuto. È un artista che fa dei collages con il tempo, manipolando le dinamiche come un artista visuale manipola i colori. Zappa sposta l’attenzione, il peso e i contenuti dando maggiore velocità, tagliando, sfumando” (Barry Miles)
“Pochissime persone possono competere con la sua abilità nel combinare gli elementi più disparati, musicali e non musicali, e nell’utilizzare tutte le possibilità offerte dalle tecniche di registrazione più avanzate forgiandole in un insieme coerente e stimolante”. (Fred Frith)
La chitarra figura nella composizione, nell’orchestrazione, come solista, nell’improvvisazione ed è intimamente legata all’insieme, il che non sorprende visto che Zappa scrive tutti gli arrangiamenti.
La chitarra, la conosce dall’alto verso il basso e da sinistra a destra, la terza dimensione è l’amplificatore. Come i migliori, Zappa si riconosce al primo ascolto perché il suono non è solo funzione delle regolazioni dell’ampli e dell’attrezzatura ma anche della mano sinistra per il tocco e l’articolazione della diteggiatura e della mano destra per l’attacco. Il suo approccio armonico non è quello standard ma c’è di tutto: canzone, opera, blues, jazz, musica libera, pop. È così quando sei troppo lucido. (Jazz Hot, maggio 1972)
Lo stile di non avere uno stile predefinito
“Mi piace che ogni album sia una cosa a sé. Ci sono molti gruppi che dicono ‘abbiamo il nostro stile’ e poi producono 35 album che suonano tutti come Brand X. Io considero ogni album come un’opportunità per esplorare una certa area di ricerca musicale”.
“Non ho mai avuto un’educazione musicale formale, quindi presumo di andare ancora a scuola. A seconda di quanto tempo ho da dedicare ad un album, imparo man mano che realizzo. Per i primi tre o quattro album, stavo ancora scoprendo quali fossero le possibilità tecniche dello studio. All’epoca dell’album ‘Uncle Meat’ ho assorbito questa conoscenza”. (Frank Zappa, New Musical Express, 7 aprile 1973)
I tuoi assoli sono basati su progressioni lineari o schemi squadrati?
“Devi capire che non mi alleno, non sono preciso e suono solo quello che immagino nel momento in cui sto facendo l’assolo. Voglio dire, ora ascolto “Shut Up ‘N Play Yer Guitar” e posso sentire dove ho perso alcune delle note che salgono, ma hai un’idea musicale di come dovrebbe essere. Ti mostra un tipo di architettura musicale. Ti sta disegnando un’immagine. Sale e poi c’è un’altra parte di essa che scende. Ti sta disegnando l’immagine di qualcosa”.
Qual era la base per l’assolo in “Hog Heaven” (Shut Up ‘N Play Yer Guitar)?
“È soltanto un’improvvisazione. È la comunicazione tra me, il batterista e il bassista. È in modalità E lydian”.
In genere, pensi in termini di modalità?
“No. E’ semplicemente successo in una modalità. La tonalità è E lydian, anche se ci sono alcune deviazioni”.
Che tipo di modalità hai usato in “Shut Up ‘N Play Yer Guitar”?
“Fondamentalmente, è C lydian. Stavo interpretando ciò che era nella mia immaginazione nel momento in cui accadeva. Non avevo affatto elaborato una parte rigorosa. Non pratico assoli o cose del genere. Li suono e basta”.
I tuoi assoli sono spesso costruiti su vamps (figure musicali ripetute o accompagnamenti).
“Giusto. Non mi piacciono i cambi di accordi. Mi piace avere un centro tonale che rimane lì o, possibilmente, con un secondo accordo che varia dal centro tonale principale. E poi ci gioco intorno. Non so se ascolti mai musica indiana – non ci sono cambi di accordi in questo, ma puoi sentire le implicazioni di tutti i tipi di altri cambi di accordi e linee che vengono suonate l’una contro l’altra. Questo è il modo in cui mi piace lavorare. C’è un piccolo vamp di quattro note in “Treacherous Cretins” (Shut Up `N Play Yer Guitar) che implica accordi di RE e LA. Crea un clima armonico. Non li considero un cambio di accordi. Guardo invece il tutto come un clima armonico o un atteggiamento armonico che crea uno stato d’animo – la combinazione dell’alternanza di questi due accordi. Quindi, gioco all’interno di quell’atteggiamento”.
Pensi ai due accordi come entità separate o come un accordo massiccio che contiene tutte le note dei due accordi?
“Entrambi i modi. Puoi suonare contro di essi in entrambi i modi perché si alternano: non accadono mai nello stesso momento. Ma puoi suonare linee che includono le note di entrambi gli accordi. Puoi suonare do diesis e do naturali in quel modo.
(Guitar Player, dicembre 1982)