
Musicalmente, Frank Zappa ha ricevuto critiche e consensi per la sua sperimentazione con tempi in chiave, armonia e contrappunto, fusioni stilistiche e la sua strumentazione.
Sebbene fosse considerato un eroe di culto, Zappa aveva accumulato un enorme seguito in tutto il mondo con oltre cinquanta album e milleduecento titoli.
Sulla musicalità e sul puro carico di lavoro sarei abbastanza pronto a paragonarlo a Mozart, Beethoven, Bach ecc. come l’equivalente del rock moderno.
Quando gli è stato detto in un’intervista che avrebbe potuto facilmente raggiungere i primi dieci successi e vendere milioni di dischi, la risposta di Frank è stata semplicemente: “Sì, ma chi vuole affrontare la vita con un naso minuscolo e un guanto addosso?”.
Sapeva che il suo lavoro era brillante. Sapeva che non c’era musica che non potesse scrivere, arrangiare e suonare (deve aver coperto quasi tutti gli stili).
Attraverso le sue numerose cause legali “industriali” e la sua forza di volontà aveva il controllo completo sul lavoro che presentava al mondo artistico e commerciale.
Essendo un cinico musicale di prim’ordine, uno snob i cui testi, commenti e musica non mostravano pietà nei confronti di nessun gruppo che lo assecondasse o lo infastidisse, con Zappa nessuno era esente da critiche.
(Sun Zoom Spark, gennaio 1994)