Black Napkins (Philadelphia 29 October 1976, Live at The Spectrum, Philly ’76)
Black Napkins (Zagreb, Ljubljana, 1975)
Black Napkins (Kosei Nenkin Kaikan, Osaka, Giappone, 1976)
Black Napkins (Deluxe Bonus Version/Live, Zappa in New York, 1977)
Black Napkins è la seconda traccia dell’album Zoot Allures. Prese vita da un’improvvisazione del tema che avrebbe poi costituito il brano Sleep Dirt. Le performance dal vivo presenti nell’album provengono dai nastri di un concerto del 3 febbraio 1976 a Osaka (Giappone), anche se per la pubblicazione le registrazioni furono ampiamente manipolate in studio.
Pur essendo strumentale e non avendo testi espliciti, il contesto della registrazione live (Philly 1976) fornisce spunti sul suo significato. Rivolgendosi al pubblico, Zappa presenta Black Napkins come una canzone ‘soltanto per amanti’ descrivendola come una ballata lenta e tenera. Suggerisce come possa evocare emozioni e sentimenti romantici.
La ripetizione del vocalizzo “Wee-ee-oooh” durante tutta la traccia aggiunge un’atmosfera inquietante e malinconica, ipnotica, una profondità emotiva. L’assenza di testo permette agli ascoltatori di interpretare il brano in base ai propri ricordi, esperienze, emozioni.
La canzone è caratterizzata da un’atmosfera di intimità e profondità emotiva, ma Zappa aggiunge qualcosa: suggerisce che la donna completa deve possedere anche un buco del culo. Lo spirito provocatorio di Frank non si risparmia neanche in questo caso. Era noto per spingere i limiti e sfidare le norme sociali attraverso la musica, usando la satira e l’umorismo, affrontando temi controversi per stimolare riflessioni e discussioni.
Zappa sfida l’idea di femminilità idealizzata e le aspettative sociali. Più in generale, il commento sulla donna evoca l’idea della completezza o perfezione nelle persone.
Black Napkins intende fornire una rappresentazione metaforica di vulnerabilità o fragilità. Un tovagliolo nero può simboleggiare un oggetto delicato, macchiato o rovinato. I tovaglioli sono associati a pulizia, ordine, mentre il nero può significare oscurità, mistero o persino lutto. Il tovagliolo nero suggerisce un contrasto tra ordine e caos, la dualità dell’esistenza umana in un mix di emozioni presenti nella composizione.
Zappa potrebbe suggerire che approcciarsi con imperfezioni e vulnerabilità sia una parte essenziale dell’essere completi. Di conseguenza, “Black Napkins” incoraggia gli ascoltatori a sfidare le tradizionali nozioni di perfezione e di apprezzare le complessità della natura umana.
“Black Napkins” è stato pubblicato nell’album “ZINY 40th Anniversary Deluxe Edition” in commemorazione del 40° anniversario dell’album Zappa in New York. Questa edizione contiene tracce inedite e versioni estese.
La composizione mette in mostra la sua abilità nel suonare la chitarra e capacità di creare melodie e armonie complesse. Le melodie, le armonie e i ritmi della canzone creano un’atmosfera cupa e introspettiva, con momenti di intensità e grande bellezza.
Pur facendo parte dell’album Zoot Allures (1976), Zappa ha suonato Black Napkins nel live a Zagreb (Jugoslavia) il 21 novembre 1975.
La differenza di trama tonale tra Black Napkins suonata in Jugoslavia e in Giappone è estrema, quasi quanto la differenza di suono tra due lingue. Confrontando le due versioni, si nota come Frank avesse migliorato il fraseggio del giro che apre l’assolo e come il suo cambiamento da tono pulito a tono sporco abbia influenzato le sue idee.
Pink Napkins (SUNPYG) è un estratto da Black Napkins: trasmette il senso sobrio di suonare che Frank adottava in questo assolo.