Dancing Fool maxi single remix 1979 rec MK-83, 12 inch (special version)
Dancing Fool (Promo Single Edit Rebroadcast 192 TV HQ Audio)
A partire dal 19 marzo 2022, ho raccolto 132 caricature di Frank Zappa. Per questo video, ne ho selezionate 37, le migliori in termini di originalità secondo me.
L’humour è una costante della personalità di Frank Zappa che ha inciso profondamente nella sua carriera di compositore, musicista, sceneggiatore, film maker ed intrattenitore. La sua vena satirica non risparmiava neanche se stesso. Dancing Fool è un esempio di autoironia: prende in giro la sua incapacità di ballare.
“Trovo che il senso dell’umorismo manchi nella musica pop in generale. Tutte queste persone si prendono così sul serio. Dovrebbero essere in grado di ridere di se stesse”. (Frank Zappa)
“La mia più grande forza è il senso dell’umorismo”.
(FZ, Tuttifrutti, febbraio 1994)
Ti consideri un satirico musicale?
“No, perché per come la vedo io la musica è un’estensione diretta della mia personalità. Non posso farne a meno se ho il senso dell’umorismo. Non parto con l’idea di fare satira. Comincio a scrivere ed è quello che viene fuori. Non sono specificamente una persona satirica. Sono un compositore con un senso dell’umorismo”.
(FZ, Musician, agosto 1979)
“Sono una persona concreta con un senso dell’umorismo molto creativo”.
(FZ, Berkeley Barb, 27 marzo – 2 aprile 1980)
“L’umorismo appartiene alla musica?” chiese un giornalista a Frank Zappa.
“Appartiene alla vita di tutti i giorni” rispose Frank “a meno che i repubblicani non vogliano portarglielo via”. Per Zappa l’umorismo è uno strumento fondamentale per affrontare i fanatismi politici e religiosi, per criticare stereotipi reazionari nella società americana.
(Author/Recipient Relationships in FZ’S Movies – Manuel de la Fuente)
“I testi di Frank erano solo proposte, ti incoraggiava a pensare… Dietro questo umorismo devastante c’era un discorso molto serio. Con l’umorismo evocava argomenti seri. Frank ha lavorato in questo modo… “.
(Gail Zappa, Rolling Stone, ottobre 2012)
“Non c’è niente di illegittimo nell’avere il senso dell’umorismo. Odio l’idea comune secondo cui le cose divertenti non sono reali e buone e le cose totalmente serie sono meravigliose. Questo è ciò che odio”.
(FZ, Musician, agosto 1979)
Eclettico e incredibilmente prolifico, Zappa associò sempre la sua musica complessa ad un umorismo trasversale e inesauribile. Il suo senso dell’humour dissacrava tutto.
Nella fase ‘acuta’ del suo pazzo umorismo (il 4 luglio 1967), allestì sul palco una grossa giraffa di peluche che veniva titillata da un estintore collegato ad una macchina per la panna montata e ad un grosso petardo destinato a scoppiare.
“Per qualche strano motivo – disse Frank – la gente si divertì moltissimo”. (FZ)
Il senso dell’umorismo deve essere una delle basi per essere una ‘Madre’:
“È importante almeno quanto essere in grado di suonare. Se non hai senso dell’umorismo non puoi suonare la musica correttamente. Non è solo una questione di note giuste…”.
(FZ, Melody Maker, 20 luglio 1974)
“Ai tempi in cui era la forma d’arte popolare, il rhythm and blues conteneva un senso dell’umorismo che è totalmente carente nella musica pop di oggi. Se ascolti dischi rhythm and blues della metà degli anni ’50, puoi notare che molti erano una sorta di auto-parodia: alcuni avevano trame molto umoristiche”.
(FZ, Songwriter, giugno 1980)
“Tante persone mi hanno fatto ridere molto, ma non è da lì che viene il mio senso dell’umorismo. Da dove viene? Non ne ho idea. Non lo so. Probabilmente un giorno mi sono alzato troppo presto e ho iniziato a ridere di tutto”. (FZ, The Hot Flash, maggio 1974)
“Does humour belong in music?”. Può l’umorismo appartenere alla musica? – si chiedeva Frank Zappa.
Le risposte zappiane al quesito sono molteplici. Teniamo presente che la risata si genera spesso al cospetto dell’interruzione della prevedibilità di un’azione o di uno schema verbale, che crea una situazione inaspettata. In musica può essere ottenuto un risultato simile con un’improvvisa e inaspettata divergenza ritmica, melodica o armonica rispetto alla regolarità di gran parte dei generi musicali.
Anche l’accostamento di elementi tra loro normalmente estranei può indurre alla risata: ha un effetto assolutamente dirompente ascoltare Stairway to Heaven in versione reggae con tanto di sezione fiati che all’unisono esegue il celeberrimo assolo di chitarra di Page.
Zappa parlava anche di strumenti dal timbro buffo citando alcuni utilizzi della tromba con la sordina, del sassofono basso suonato nel suo registro più grave nonché del trombone a coulisse, che scatenano reazioni di ilarità negli ascoltatori “cresciuti a cliché subliminali che hanno determinato la loro realtà auditiva fin dalla culla”. (Coolclub.it febbraio 2009)