Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa, Dio Fa – Come andò il progetto del Campionato mondiale di Calcio 1990?

Frank Zappa, “Dio Fa” (album Civilization Phase III, 1994)

Frank Zappa, in contatto con l’allora sindaco Pillitteri, il vicesindaco/assessore alla cultura Corbani e l’assessore ai problemi giovanili Treves, propose “Dio Fa”, un’opera dedicata al Campionato mondiale di Calcio nell’estate 1990.
Frank avrebbe scritto, prodotto e diretto uno spettacolo straordinario in coincidenza con la finale della Coppa del Mondo di Calcio 1990, finanziato dalla Città di Milano e dalla Lega Calcio Italiana.
Il progetto di Frank era carico di irriverenza religiosa, poesia dadaista e varie assurdità.
La prima di “Dio Fa” sarebbe dovuta andare in scena alla Scala e trasmessa via satellite in tutto il mondo con testo in inglese, italiano, tedesco, francese, spagnolo, russo e portoghese.
Lo spettacolo prevedeva momenti di danza, effetti speciali ed una sfilata di moda, il coinvolgimento dell’Orchestra Sinfonica di Chicago.
Riguardo ai contenuti musicali, ci sarebbero state parti orchestrali, cameristiche, inserti di musica etnica con i cori polifonici sardi apprezzati da Zappa, rock, musica elettronica campionata.
L’imprevedibile Zappa aveva avvisato che tutto il materiale era soggetto a ‘modifiche irrazionali’.
Con il pretesto dei Mondiali, Zappa tentò una strada per arrivare al tempio della musica, il luogo sacro, il Teatro alla Scala.
Tema dell’opera DIO FA: “Milioni di persone credono che il calcio sia Dio ma si dice (a Torino, almeno) che ‘Dio è un bugiardo, Dio Fa’”.
Si era messo in testa di realizzare una feroce e irriverente presa per i fondelli di tutto il meccanismo e di milioni di persone plagiate dal sistema dei media.
“Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra: il Dio del Calcio”.
Come andò il progetto? Non andò mai in porto.
Come racconta Fabio Treves, musicista e consigliere comunale a Milano a fine anni ’80, la proposta di Frank a Palazzo Marino (sede del Comune) nel 1988 non fu accolta. Risposero che non erano interessati alla cosa.
Certo, Frank aveva chiesto belle cifre, ma secondo Treves il personaggio Zappa non era in sintonia con la “Milano da bere” di allora.
Zappa, che conosceva Milano come centro culturale, del made in Italy e della moda, reagì ridendo.
Milano perse un’occasione per cecità culturale, nonostante qualcuno si sforzasse di creare attorno a Zappa un progetto ‘utopistico’, ovvero trasformarlo in direttore artistico di un polo culturale di importanza inimmaginabile.
Ma la storia andò diversamente, con grande sollievo di chi professa la sua fede nel Dio-Calcio.
“Dio Fa” è un brano incluso nell’album Civilization Phase III (raccolta 1994).

Il progetto di Zappa presentato al comitato organizzatore dei mondiali di calcio – un’opera multimediale con mimi, ballerini, orchestra sinfonica, campionatori, nastri preregistrati – avrebbe dovuto chiamarsi Dio Fa (da pronunciarsi come lo spelling di D.O.F.A., sigla misteriosa…).
L’opera, proposta nell’estate del 1990, avrebbe dovuto essere rappresentata alla Scala di Milano in mondovisione, in contemporanea con l’apertura dei mondiali di calcio. Sarebbe stata un’ulteriore feroce satira sui miti moderni, il Dio Pallone ad esempio, mischiando elementi sociali e culturali americani, italiani ed europei in genere con una sorta di Pinocchio calcistico, sbeffeggiamenti religiosi e di costume… cose da Zappa, insomma. (New Rock Magazine, maggio 1990)

Per la cronaca, ‘Dio fa’ deriva dalla bestemmia torinese ‘dio faust’.

Civilization Phase III è un’opera per il computer Synclavier che utilizza praticamente ogni suono che Zappa abbia mai impiegato in un continuum denso. La musica è inesorabilmente astratta, probabilmente la più ambiziosa che abbia intrapreso finora. (Ben Watson, The Wire, febbraio 1994)

“Decisi di stipare un paio di U-87 nel pianoforte, coprirlo con un drappo pesante, piazzarci sopra un salvagente e invitare chiunque a metterci dentro la testa ed a vaneggiare incoerentemente circa gli argomenti che avrei suggerito loro…”.
I vaneggiamenti furono trasformati in una trama riguardante maiali, pony e altri personaggi che vivono all’interno di un pianoforte. Nel 1991 aggiunse dialoghi addizionali. Le partiture musicali furono composte e registrate soltanto per mezzo del Synclavier.
“Civilization Phase III” è un doppio album, l’ultimo album completato da Frank Zappa prima della sua morte, nel 1993.
Frank la definisce “opera-pantomina”. Il progetto nacque nel 1967 come esperimento di registrazione vocale.

“Penso che la civiltà sia un’illusione, una fantasia verbale evocata dalle persone. È simile ai vestiti nuovi dell’imperatore; la civiltà è trasparente quanto gli abiti che indossava l’imperatore. Stai vivendo nella giungla: forse hai un odore un po’ migliore, forse hai trovato un modo per mettere un panno sul tuo corpo invece del fango, ma le cose non vanno molto meglio”. (BAM, 5 ottobre 1979)

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