Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa drummer & percussionist: passion for rhythm from 1955

In copertina e come prima foto del video compare l’immagine dell’annuario 1955 di Frank Zappa alla batteria nella Blue and Gold Band sul palco dell’Old Gym del 1937.

Spulciando un programma per il “The Concert Band and the Red Robe Choir in Combined Concert” del 30 marzo 1955 nella vetrina di musica vocale, il sito/museo SD News ha trovato dell’altro. In “Band Personnel”, Frank Zappa è elencato come uno dei 5 membri delle “Percussion”.

Nello stesso anno (1955), Frank Zappa formò una band multirazziale nella sua high school molto “bianca”, dimostrandosi controculturale anche nella controcultura. Non amava gli hippy, che considerava in maggioranza conformisti e non andò a Woodstock.

Frank Zappa iniziò suonando la batteria, ancora prima della chitarra. Esordì come batterista con una band scolastica di R&B nel 1956, i Ramblers.

All’età di 18 anni Zappa passò dalla batteria alla chitarra perché – come ammise lui stesso – non aveva sufficiente coordinazione tra mani e piedi. Del resto, non era in grado di suonare la chitarra e cantare contemporaneamente.

Zappa ha suonato in diverse band al liceo come batterista prima di passare alla chitarra. Fu espulso dalla sua prima band perché, come disse lui stesso, “non riuscivo a tenere un buon ritmo e suonavo troppo i piatti” (The Event, dicembre 1981).

L’album “The Lost Episodes” include una registrazione del 1963 di “Any way the wind Blows”, apparsa in seguito su “Freak out” e ” Cruising with Rubin and the Jets”. È una normale canzone pop a due temi con progressioni di accordi. Il tema di apertura è costruito su un’alternanza I e VI in sol. Il secondo tema è accompagnato da armonie cantate “doo-wop”. In questa registrazione Zappa è un polistrumentista: suona basso, batteria e chitarra.

Frank Zappa suona chitarra, basso e percussioni in “The Gumbo Variations” (versione CD Rykodisc 1987), mentre in Dog Breath Variations (1973) suona le percussioni come potete vedere nel video finale.

Nel complesso, Frank Zappa suonava chitarra, piano, basso, vibrafono e batteria.

Zappa considerava il ritmo e la batteria come la sostanza della musica. Qualsiasi genere si suonasse, secondo lui doveva avere un metro. Coniò il concetto di dissonanza ritmica.

(Giordano Montecchi, storico e critico musicale)

I Mothers furono uno dei primissimi gruppi a suonare con due batterie.

Non tutti sanno che Zappa iniziò come batterista ma – come rispose il genio di Baltimora in un’intervista pubblicata su Rhythm, luglio 1989 – “Penso che alla maggior parte delle persone non importi un cazzo”.

“The Black Page” di Frank Zappa è considerata la composizione più difficile per batteria e percussioni.

Presenta ritmi più che complessi ed è rigida: segna esattamente quali pelli o piatti colpire non lasciando alcuna scelta al batterista.

The Black Page include gruppi irregolari da brividi, spesso l’uno dopo l’altro (addirittura troviamo “undicimine” ovvero 11 note nella durata di un battito). Molti di questi gruppi irregolari si trovano all’interno di altri gruppi irregolari.

Il termine inglese per definire questi gruppi è “nested tuplets”.

La composizione prevede di dividere una battuta da quattro quarti in tre parti uguali, poi di prendere un terzo di battuta e di suddividerlo in cinque parti uguali.

All’interno di questa composizione si trovano tutti i ritmi più difficili della musica occidentale: chi riesce a suonarla è un vero e proprio maestro del ritmo.

Due maestri? Vinnie Colaiuta e Terry Bozzio.

The Black Page” è stato scritto prima come un assolo di batteria, poi Frank ha usato quei ritmi per scrivere una melodia. Diresti che la natura ritmicamente complessa di molte delle sue melodie era una funzione della sua esperienza come batterista?

“Deriva dal fatto che la batteria era il suo primo strumento e dal suo amore per la musica di Edgar Varése. Ci sono alcuni intervalli melodici e tecniche di orchestrazione che Frank ha assorbito dall’ascolto di Varése, e questo è decisamente evidente in termini di uso delle percussioni. Il lavoro orchestrale di Frank è fortemente percussivo”.

(Mike Keneally, Guitar World, febbraio 1999)

Mi ronza un pensiero nella testa in forma di domanda, probabilmente stupido, ma voglio condividerlo ugualmente: “Quella bacchetta con cui Zappa dirigeva è la stessa con cui avrebbe voluto suonare la batteria?”.

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