
“La Grande Nota è l’elemento più vicino alla mia idea di Dio.
Tutto, a quanto pare, è costruito dalle vibrazioni.
La luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione
e forse, quando li scomponi, gli atomi stessi
non sono altro che la vibrazione di questa Grande Nota.
Avendo a che fare con le vibrazioni,
potresti entrare in sintonia con una specie di Forza Universale,
a dirla in modo banale e sdolcinato. E’ così che la vedo”.
(Frank Zappa)
“Nell’album Lumpy Gravy degli Abnuceals Emuukha Electric Symphony Orchestra c’è una sezione sul lato 2 in cui diversi personaggi non meglio identificati discutono delle origini dell’universo. Uno dei personaggi spiega il concetto di Big Note (Grande Nota): tutto nell’universo è composto fondamentalmente da vibrazioni – la luce è una vibrazione, il suono è una vibrazione – e tutte queste vibrazioni potrebbero semplicemente essere armoniche di qualche incomprensibile tono cosmico fondamentale”.
(Gig, febbraio 1977)
“La mia opera comprende ogni possibile mezzo di comunicazione visuale: la consapevolezza di chi vi partecipa (pubblico incluso), tutte le mancanze percettive, Dio la Grande Nota (materia prima dell’architettura universale) ed altro ancora. La nostra è un’arte speciale, in uno spazio negato ai sognatori”.
(Frank Zappa, amante del sinfonismo caotico di Charles Ives)
Vibrazioni… Frank ha anticipato o comunque ha sottolineato un aspetto essenziale di quella che oggi viene definita Musica Quantistica. Seguiva il cosmologo Stephen Hawking. Non dimentichiamolo.
Date un’occhiata a questo articolo sulla Musica Quantistica