Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa & Edgar Varèse: Ottava parte

FZ dirige Edgar Varèse: Ionisation & Intégrales (9 febbraio 1983)

Zappa si prepara a dirigere, il 9 febbraio 1983, San Francisco Contemporary Music Players (ndr: uno degli ensemble più attivi negli USA dedicati alla musica contemporanea) alla War Memorial Opera House in due opere di Edgar Varèse (“Ionisation” e “Intégrales”), il suo idolo adolescenziale.
Il programma, una celebrazione del centenario della nascita di Varèse e del compositore viennese Anton Webern, vedrà anche il cofondatore di Contemporary Music Players, Jean-Louis LeRoux, dirigere le selezioni Webern e brani aggiuntivi di Varèse.
Questa non è la prima volta che Zappa dirige un ensemble da camera classica, ma sarà la prima volta che dirige musica di qualcun altro.
Frank Zappa aveva 15 anni quando scoprì Varèse, prima in un riferimento denigratorio sulla rivista Look e poi in un album graffiante e usato, The Complete Works of Edgard Varèse, Volume One.
“Per quattro anni quello è stato l’unico LP che ho posseduto” ha detto Zappa “Lo ascoltavo tutti i giorni e mi sembrava molto normale e naturale”.
A chi pensa che bisogna avere un orecchio allenato ed una comprensione raffinata per apprezzare Varèse Zappa risponde: “Quando l’ho ricevuto ero un ragazzo di 15 anni senza alcuna educazione musicale. L’ho sentito e ho detto ‘Sì, è del tutto corretto’. Lo amavo. … Sono passato direttamente da Howlin’ Wolf a Edgard Varèse senza alcun problema, a livello animale, credo”.
“La questione di scrivere un brano musicale” ha spiegato Frank “consiste in questo: hai un pezzo di carta bianco e devi decidere quali punti mettere prima di trasformarli in onde sonore. Le soluzioni di Varèse mi sembrano molto più razionali di altre soluzioni offerte da altre persone nel corso degli anni”.
“Tutte le norme musicali che insegnano agli studenti a scuola sono, in realtà, raccolte delle varie abitudini di tutti i compositori del passato. I libri di armonia e di contrappunto non contengono regole scolpite in una tavoletta di pietra su una montagna da qualche parte. Sono raccolte di modelli e stili abituali di varie persone. E sembra che Varèse abbia guardato tutto questo e abbia detto ‘Questo non fa per me’: così, ha escogitato un altro modo di fare le cose e mi piace quell’atteggiamento. Molti dei cosiddetti compositori classici non mi trasmettono emozioni perché non c’è mistero in quello che fanno. È musica da formula. Solo perché la roba classica è stata scritta da persone morte non necessariamente la rende musica di qualità”.
“E’ così fottutamente difficile convincere qualcuno a suonare un’opera innovativa. I ragazzi della London Symphony Orchestra non l’avrebbero suonata se non avessi finanziato io stesso il progetto”.
“Allora come faranno queste persone a suonare qualcosa di nuovo? O perché dovrebbero quando possono continuare con questa fottuta truffa per secoli perché il pubblico americano non conoscerà mai la differenza? Gli americani si considerano molto moderni, desiderosi di proiettarsi verso il futuro ma non lo sono, ne sono terrorizzati. Artisticamente, questa è forse la nazione più schifosa della Terra. Le persone non proveranno mai nulla perché tutto il loro gusto è già deciso da persone più stupide di loro, con una visione ristretta”.
“Il problema di base è un problema di salute mentale. Ciò che tiene isolato l’artista è la cattiva salute mentale delle persone che consumano l’arte. Una persona che non fa arte non può concepire come si possa fare arte. È spaventoso per loro e per tutto ciò che è rafforzato dalla TV e dai film. Ogni volta che viene mostrato un artista, è sempre dipinto come una specie di pazzo squilibrato, come se fosse affetto da malattia creativa”.
“Questo concerto non farà cambiare idea a nessuno e rassicuro i miei fans: non abbandonerò il rock and roll perverso ed esotico prodotto finora perché devo guadagnarmi da vivere e, di certo, non posso farlo dirigendo o registrando un’orchestra con la London Symphony Orchestra. Non c’è modo. Questa è l’America…”.
(Bay Guardian, 2 febbraio 1983)

In occasione di un concerto di beneficenza per la celebrazione del doppio centenario Varèse-Webern, il 9 febbraio 1983 Frank Zappa ha diretto Edgar Varèse scegliendo, tra le varie opere del grande compositore francese naturalizzato statunitense, Ionisation e Integrales. Il concerto si è svolto a San Francisco (Contemporary Music Players, al War Memorial Opera House) con Grace Slick come maestra di cerimonia. E’ stato organizzato da Jean-Louis LeRoux il quale ha proposto a Zappa di condividere la direzione (“tu dirigi Varèse, io mi occupo di Webern”).
FZ ha aperto il concerto dirigendo Ionisation (scritta per 13 percussionisti e 37 strumenti) e l’ha concluso con Intégrales (opera composta per fiati, ottoni e percussioni).
“Quei musicisti di San Francisco erano molto bravi – ha ricordato Zappa – E’ un peccato che il concerto non sia stato registrato, il tono era buono, il ritmo era buono. E’ stato un piacere dirigerli”.
(Mother People 33-1986)

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