Live al Felt Forum di New York City, Halloween 1976, 31 ottobre 1976 (Late Show completo). Un concerto speciale anche per la presenza della cantante Lady Bianca.
In copertina: Frank Zappa con Donna U Wanna & Angel (Halloween 1977, Palladium) foto di Christine Martin
Band
Frank Zappa: chitarra, voce
Bianca Odin (Thornton): voce, tastiere
Ray White: chitarra ritmica, voce
Eddie Jobson: violino, tastiere
Patrick O’Hearn: basso, voce
Terry Bozzio: batteria, voce
Scaletta
1 – Crowd-Purple Lagoon Intro
2 – Stinkfoot
3 – Poodle Lecture
4 – Dirty Love
5 – Pound For A Brown
6 – Drum Solo
7 – Wind Up Workin In A Gas Station
8 – Tryin To Grow A Chin
9 – The Torture Never Stops
10 – City Of Tiny Lights
11 – You Didn’t Try To Call Me
12 – Manx Needs Women
13 – Titties ‘n Beer
14 – Black Napkins
15 – Advance Romance
16 – Purple Lagoon Outro & Crowd Noise (Encore Break)
17 – What Kind Of Girl Do You Think We Are?
18 – Dinah Moe Humm
19 – Purple Lagoon Outro No2
20 – Encore Break No2
21 – Camarillo Brillo
22 – Muffin Man
23 – Purple Lagoon Outro No3
La copertina e le foto inserite in questo video sono di Christine Martin, una bellissima ragazza diventata amica di Frank Zappa che compare nel film Baby Snakes.
Come racconta la splendida ‘Baby Snakes Girl’, la notte in cui incontrò Zappa in occasione del live Halloween 1976 al Felt Forum, aveva 17 anni. Potete ammirarla in una delle prime foto scelte per il video e nell’ultima immagine inserita.
Ho selezionato diverse foto scattate da Christine: fanno parte della sua raccolta e non riguardano soltanto Halloween 1976. In una delle foto, potete vedere il suo ‘movie premier pass’ di Baby Snakes del 21 dicembre 1979.
Mentre i tre concerti di Halloween al Felt Forum furono eseguiti con la band di cinque elementi del 1976, per i quattro concerti al Palladium nell’ultima settimana del 1976 Zappa aumentò la band a 12 membri, aggiungendo una sezione di ottoni e due percussionisti.
Il modo in cui Warren Cuccurullo è finito nella band di Zappa è tipico della propensione di Frank a fare audizioni a sconosciuti. In occasione di Halloween, nel 1976, Warren saltò su una metropolitana di Brooklyn per vedere il titolo del suo eroe al Madison Square Garden.
“Sono stato presentato a Frank da uno dei suoi vecchi soundman – ricorda Cuccurullo – All’epoca ero un tipografo e indossavo un accappatoio con tutte queste foto di Frank che avevo stampato e che vendevo allo spettacolo, solo per poter guadagnare abbastanza soldi per permettermi i biglietti. Gli ho dato una cassetta con alcune mie registrazioni: suonavo esclusivamente assoli con tempi in chiave dispari. Sembrava piuttosto impressionato”. (International Musician And Recording World, giugno 1985)
Halloween era “il periodo di Zappa”. Ogni Halloween, Frank e le sue band occupavano il Palladium di New York per quante sere fosse possibile: tutto poteva accadere in quelle serate.
L’amore di Frank Zappa per Halloween è ben noto. Per molti anni (fino all’intervento del sindacato) era solito celebrare regolarmente l’evento con un grande concerto a New York, come meravigliosamente documentato nel film Baby Snakes. Che cosa amava così tanto di Halloween? Le origini pagane della festa sarebbero certamente in sintonia con le sue credenze “devotamente pagane”. Ma forse ancora più importante, c’è qualcosa nel vestirsi con costumi ridicoli che può liberarti da “standard antiquati e restrittivi di pensiero, abbigliamento ed etichetta sociale per esprimere in modo creativo il proprio rapporto con l’ambiente e la società nel suo complesso”. Quindi tenere un concerto ad Halloween è come concedere la licenza a un Freak-Out. Il simbolo di Halloween è la zucca, un eufemismo per una partner sessuale femminile… Un altro importante simbolo associato ad Halloween e alle zucche sono le streghe. Halloween è anche la festa del raccolto. L’etichetta Barking Pumpkin fu fondata per celebrare il completamento del nuovo studio che Zappa aveva costruito a casa sua e che gli avrebbe permesso di “portare a casa il raccolto” in modo molto più produttivo di prima”.
(A NOTE ON PUMPKINS by Corya DEREUTER, tratto da The Rondo Hatton Report vol IV, 21 settembre 2010)