Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa & Jean-Luc Ponty: King Kong, Canard du Jour, Music For Electric Violin

“Conoscevo la reputazione di Zappa. Arrivavo dalla Francia ma già allora (’68- ’69) era famoso negli ambienti della musica d’avanguardia come il jazz e il rock. Conoscevo la sua musica, ma era il primo incontro e non sapevo come avrebbe reagito. Sono rimasto sorpreso dal fatto che fosse molto umile. L’idea di incontrarlo è stata del mio produttore (Richard Bock), voleva che facessi un progetto con lui. Bock disse a Zappa: “Ti farò ascoltare una registrazione di Jean-Luc e George Duke”. Frank l’ascoltò e disse: “Cosa volete che faccia? Questi ragazzi sono troppo bravi per suonare con me”. Mi ha sorpreso molto la sua umiltà. Il mio produttore discografico gli ha risposto: “Vorremmo che tu producessi il suo prossimo album e arrangiassi la tua musica per il prossimo progetto di Jean-Luc” e Zappa ha accettato immediatamente. Due settimane dopo, eravamo in studio. È stata una bella sorpresa”.
“Per l’album Hot Rats ho suonato un solo brano, It Must Be a Camel”.
“Tutti considerano Zappa un maniaco del rock ‘n’ roll. Amava davvero scrivere musica seria. Era molto creativo e aveva il talento per farlo. Solo che era cresciuto nel deserto della California ed era quasi autodidatta, non ha studiato. Se fosse nato in Europa, sono sicuro che sarebbe andato in una scuola di musica, in un qualche conservatorio per studiare composizione”.
“Amava il caffè forte, cosa rara all’epoca negli Stati Uniti. Portava con sé un grande thermos di caffè tutto il giorno. Lavorava tutte le sere. Forse grazie al caffè”.
(Jean-Luc Ponty, Hit-channel.com – 4 agosto 2014)

“Dove trovi un musicista con le capacità tecniche di un Ponty e la spinta di un Ponty? I musicisti sinfonici generalmente hanno le facoltà tecniche e puoi trovare molti musicisti classici più giovani con lo spirito e la spinta, ma è molto raro che trovi capacità tecnica e spinta in un solo musicista” (Frank Zappa).
Prima dell’album “King Kong”, Zappa era stato generalmente ignorato dai musicisti jazz ‘seri’. Con quell’album realizzato con Jean-Luc Ponty la comunità jazz è stata costretta ad ascoltare poiché Zappa (non diversamente da Mingus) ha riesaminato e trovato nuovi modi di esprimere le sue idee musicali da brani precedenti. L’album contiene anche i venti minuti di “Music For Electric Violin And Low Budget Orchestra” con transizioni totalmente imprevedibili, segmenti di accordi fortemente strutturati, aree libere improvvisate.
“C’è una cosa che potrebbe uscire dal mio prossimo album, è un duetto che io e Ponty abbiamo improvvisato (Canard du jour). Io suono il bouzouki, un mandolino greco, e lui suona il violino baritono ed è veramente bello. Il bouzouki ha un collo molto lungo ed è accordato come un mandolino, ma con le prime quattro corde di una chitarra giù di un intero gradino”. (Frank Zappa, Beetle, luglio 1973)

Jean-Luc Ponty è arrivato sul palco con il suo piccolo violino rosso e ha scatenato una sconcertante orgia sonora offrendo al pubblico i migliori momenti del concerto attraverso la brillantezza del suo modo di suonare, la ricchezza dei suoi suoni e lo stimolo che ha portato al gruppo. Tutti, in quei momenti, iniziarono a rimpiangere che questa riunione con i Mothers fosse solo effimera.
“Jean-Luc è un musicista meraviglioso, ma non credo che dovrebbe far parte di una band. Ha troppo da dire per limitarsi così, deve assolutamente fare di testa sua” commenta Frank Zappa. (Rock & Folk, febbraio 1971)

King Kong è l’album che cementa la collaborazione tra Ponty e Zappa: resta un punto di riferimento negli incontri ravvicinati tra mondo jazz e rock ma non solo, in un’ottica diversa da quella davisiana. Nel caso di Ponty e Zappa si potrebbe azzardare la definizione di westcoastiana e non solo in senso geografico, se non addirittura di bianca.
Il 15 dicembre 1970 al Palais Gaumont, Ponty raggiunge sul palcoscenico i Mothers of Invention in versione vaudeville band per 32 inarrestabili minuti di King Kong con l’amico Duke e il leader. (Roberto Valentino, Musica Jazz, dicembre 2020)

“È stato il primo contatto con Zappa a farmi fare un grande passo verso il pop. Ciò che apporta al jazz è la ricerca su altri strumenti. Non usavamo più le stesse formule nel jazz. Il pop sta cambiando la strumentazione e ricercatori come Miles Davis avevano capito che stavamo entrando in quest’epoca e che ciò avrebbe aggiunto una dimensione musicale. Mi interessa raggiungere il pubblico più ampio possibile e, grazie a Zappa, questo pubblico è cresciuto notevolmente. (Jean-Luc Ponty, Rolk & Folk, 1971)

Tracklist:
King Kong (Palais Gaumont, Paris, Francia – 15 dicembre 1970)
Canard du Jour
Music For Electric Violin & Low Budget Orchestra, 1970

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