Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa – Le sue teorie sul Tempo

Frank Zappa – Watermelon In Easter Hay

Parliamo delle tue idee sul tempo.
“Penso che tutto succeda continuamente: noi pensiamo al tempo in modo lineare perché siamo condizionati a farlo. Questo perché l’idea umana delle cose è che hanno un inizio e una fine. Non credo sia necessariamente vero. Penso al tempo come a una costante, una costante sferica in cui tutto sta accadendo tutto il tempo: è sempre successo e sempre accadrà”.

Quindi questa tazza di caffè…
“… è sempre stata piena e vuota. Tutto è sempre”.

Perché questa tazza vuota ha senso per me?
“Non lo so”.

Capisci cosa intendo, però?
“È una domanda Zen?”

Nel senso che dico: “L’ho già fatto, la tazza che ho bevuto non sembra più piena”.
“Beh, è perché non è piena in questa particolare versione”.

Le nostre percezioni?
“Abbiamo a che fare con il tempo in modo quasi pratico. Abbiamo ideato il nostro universo personale e il nostro stile di vita che è governato dal tempo suddiviso in questo modo, progrediamo da una tacca all’altra, giorno dopo giorno, e tu impari a rispettare le tue scadenze in questo modo. Funziona così solo per comodità umana. Questa, per me, non è una buona spiegazione di come funzionano davvero le cose. Questa è solo la versione della percezione umana su come funziona. Mi sembra altrettanto fattibile che tutto accada continuamente e se credi che la tua tazza di caffè sia piena o meno è irrilevante. Non puoi definire qualcosa con precisione finché non capisci ‘quando’ lo è”.

Quando in termini di tempo.
“Sì, quando è cosa. Senza la perfetta comprensione del quando non hai niente da affrontare, vedi? Perché analizzi quella tazza di caffè un po’ prima, ed è piena. In pochi minuti la berrai e non esisterà più. Lo stato della coppa viene determinato da quando lo percepisci”.

Il che significa che il futuro è già accaduto.
“Sì. Il motivo per cui credo fortemente in questo è che può spiegare perché le persone possono avere premonizioni, perché invece di guardare avanti si guardano solo intorno. Non devi guardare avanti per vedere il futuro. Puoi guardare laggiù”.

Cosa limita le nostre percezioni di altre cose o di altri tempi o del futuro?
“Penso che escogiti i tuoi limiti per tua comodità personale. Ci sono alcune persone che desiderano avere dei limiti e si inventeranno tutte le scatole che vogliono. Come gli uomini che hanno inventato l’armatura. Volevano proteggersi dalle fionde e dalle frecce del destino. Le persone fanno la stessa cosa psichicamente e psicologicamente: costruiscono la propria armatura e scelgono la loro esistenza. Che lo facciano consapevolmente o a causa di un governo o di un sistema educativo non importa: qualcuno sta aiutando a plasmare questa scatola immaginaria in cui vivi, ma non deve esserci per forza”.

Allora quali sono i limiti al nostro riuscire a capire qual è lo scopo di ogni nostra vita?
“Perché devi? L’importante è affrontare il quando, il quando aprirà un sacco di merda per te.

E’ l’idea che il tempo sia un vortice di Moebius…
“No, la forma dell’universo è un vortice di Moebius, credo. Il tempo è una costante sferica. Ora immagina un vortice di Moebius all’interno di una costante sferica e avrai la mia cosmologia. Ma il ‘quando’ è molto importante”.
(Best of Guitar Player, 1994)

“La musica non dura, non ha nulla a che fare con il tempo” scriveva Sergiu Celibidache.
Frank Zappa era convinto che il tempo fosse ‘un concetto sferico’, una costante sferica, in modo che, per così dire, tutto avvenga in una volta. Gnostici, buddisti e William Blake sono d’accordo, credendo che si possano varcare le porte dell’eternità in un istante e che il tempo sia una delle illusioni del mondo. William Burroughs e Sun Ra pensavano che, per sopravvivere, dobbiamo evolverci “fuori dal tempo, nello spazio”.

“Sono creativo 36 ore al giorno. I 12 extra sono nel mio programma da un altro pianeta”.
(Eyeopener, 22 novembre 1973)

“Le persone hanno un’idea sbagliata del tempo. Il tempo non è niente di più e niente di meno che una serie di frazioni dell’eternità. Nel migliore dei casi, si tratta di divisioni irrazionali, stupide divisioni meccaniche di un continuum. Ora, le persone presumono che abbia una direzione, che vada da qui a lì, e talvolta – se proprio ci devono pensare – pensano al tempo come ad una linea, una striscia o un continuum che progredisce in una certa direzione. Ma non funziona affatto in questo modo. Il tempo è sferico. E’ una sfera di moebius e si muove verso l’interno e verso l’esterno allo stesso tempo”. (Bugle American, 17 dicembre 1975)

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