Concerto al Palasport di Roma, 31 agosto 1973
Messaggio scritto a mano in prima pagina da Frank Zappa:
“Questo concerto a Roma è stato finora il migliore del nostro tour in Europa e saremo lieti di tornare presto per ripeterlo. Grazie al grande pubblico per aver reso il nostro primo concerto qui un tale successo”.
(Super Sound, 17 settembre 1973)
Esattamente un anno dopo il leggendario concerto ai Palasport del 31 agosto 1973, Zappa tornò a Roma e tenne un altro concerto al Palasport il 6 settembre.
La sera del 6 settembre 1974 ha preso il via la seconda tournée italiana di Frank Zappa. Il Palasport romano, riempito solo a metà, l’ha accolto trionfalmente. Lo spettacolo ha entusiasmato fin dalle prime battute.
Lo spirito di Zappa è rimasto intatto e questo suo giro intorno al mondo tende a celebrare il decimo anno di attività dagli esordi di Freak Out. L’altra sera l’abbiamo visto dirigere nuovamente le sue Mothers of Invention con l’inventiva e la genialità di un autentico compositore moderno.
La politica, il mito della Tv, del baseball e dei western di John Ford rivivono in chiave comica e satirica attraverso la musica magica di Zappa. Il suo spettacolo romano è stato meno teatrale del solito. Il grande blues americano ha vissuto il suo momento di gloria grazie agli assoli pieni di tecnica e maestria che solo Zappa ha portato in Italia. Quest’anno Frank ci è parso meno estroso del solito, più teso a creare della buona musica piuttosto che a propinarci satiriche storie parlate e recitate in uno slang californiano ai limiti del comprensibile.
Spesso Zappa si fermava per dirigere la sua piccola e indiavolata orchestra ascoltando con piacere il lavoro strumentale svolto da George Duke e Ruth Underwood. Abbiamo visto sul palco un musicista serio, geniale e calcolatore in ogni sua smorfia e nota. L’artista ha eseguito due volte la nostra tradizionale Arrivederci Roma invitando i 15.000 presenti ad un coro spontaneo che non aveva niente di costruito o di smitizzante.
Zappa non ha perso la grinta degli anni passati né la sua genialità; forse quello che è mancato è stata l’ambiguità del suo personaggio. Rifiutando certi schemi spettacolari ‘da circo’ presenti altre volte, ha preferito presentarsi come artista incredibilmente produttivo e prolifico. Le sue macchiette e i suoi personaggi di furbo clown hanno soltanto coronato lo spettacolo carico di feeling e vibrazioni. L’eco della sua protesta musicale e delle sue denunce contro il qualunquismo della civiltà americana può giungere anche a noi, specialmente quando Zappa è lì davanti a noi tutto teso a dimostrarci le contraddizioni e le ambiguità culturali del Paese più ricco del mondo.
(Sergio D’Alesio, Super Sound, 16 settembre 1974)
Lo show è durato due ore e dieci minuti. Il repertorio era semplice e privo di pretese, le esecuzioni meno rigorose e calcolate, basate non tanto sull’improvvisazione collettiva quanto sulla voglia di suonare una musica poco impegnativa con le solite caratteristiche della musica di Zappa che prevede stacchi, pause, entrate a sorpresa di vari strumenti e altre trovate geniali.
Del resto, anche i momenti di improvvisazione vengono diretti e coordinati da Frank che mediante cenni o gesti prestabiliti, cambia la tonalità, il tempo e tutte le caratteristiche di quello che sta suonando in quel momento. Ci sono stati momenti jazzistici, di rhythm & blues, hard-rock e rock’n’roll.
Magnifico il solo di piano elettrico di George Duke, verso la metà del concerto, che si inseriva su un tempo molto jazzistico. Zappa è risultato sempre lacerante e selvaggio nei suoi interventi con il wah-wah.
(Fabrizio Cecca, Super Sound, 16 settembre 1974)
Frank Zappa – guitar
Jean-Luc Ponty – violin
Ian Underwood – woodwinds, synthesizer
George Duke – keyboards
Bruce Fowler – trombone
Ruth Underwood – percussion
Tom Fowler – bass
Ralph Humphrey – drums
Frank Zappa & the Mothers of Invention, RDNZL, Palazzo dello Sport, Roma, 31 agosto 1973
Dallo show del 31 agosto 1973 al Palasport di Roma:
Intro
Eric Dolphy Memorial Barbecue
Kung Fu
Penguin In Bondage
Dog Meat
RDNZL
Montana
Duke Improvisations and Dupree’s Paradise
Village Of The Sun
Echidna’s Arf
Don’t You Ever Wash That Thing?
Cosmik Debris
Arrivederci Roma
Brown Shoes Don’t Make It
Arrivederci Roma
Mr Green Genes, King Kong
Be-Bop Tango, Cucamonga
Messaggio scritto a mano in prima pagina da Frank Zappa

Un anno dopo il leggendario concerto al Palasport del 31 agosto 1973, Zappa torna a Roma per un nuovo concerto al Palasport il 6 settembre 1974.
(Super Sound, 16 settembre 1974)
