Frank Zappa & Mothers (BBC Symphony Orchestra al Royal Festival Hall, Londra, 28 ottobre 1968 – dal film “Uncle Meat”)
“Ho portato Freak Out! di Frank Zappa in Inghilterra e l’ho suonato ai Beatles. Mi hanno detto, ‘Wow! Da dove viene, amico? È incredibile!’ Non vedevano l’ora di incontrarlo. Quindi ho fatto un sacco di spedizioni avanti e indietro, cercando di coinvolgere le persone”. (Eric Burdon)
Nel 1967, durante l’intero soggiorno a Londra, Zappa e la sua band si recarono in visita turistica. Posarono davanti a Buckingham Palace, Trafalgar Square… Zappa ha filmato la gente, i locali e i negozi. Il suo abbigliamento di strada era in linea con quello dei dandy di Piccadilly e Carnaby Street: bombetta, abito aderente e scarpe lucide con tacco; un’emanazione diretta della preziosa androginia della controcultura londinese – Oscar Wilde e Henry Purcell sono i nuovi apostoli.
Il look londinese sfoggiato nel 1967 da Frank Zappa mi ricorda qualcos’altro…
Mi fa venire in mente Charlie Chaplin, all’anagrafe Sir Charles Spencer Chaplin, attore, comico, regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico britannico, autore di oltre 90 film. La rivolta umanistica, comica e beffarda, contro le ingiustizie della società capitalistica moderna fece della maschera di Charlot il ‘vagabondo’ l’emblema dell’alienazione umana (in particolare delle classi sociali più emarginate) nell’era del progresso economico e industriale. Underground, pure lui, a modo suo…
A causa delle sue idee politiche di forte stampo progressista, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate. Fu contrastato da gran parte della stampa. Nel 1952, una notifica del procuratore generale degli Stati Uniti annullò il permesso di rientro negli USA di Chaplin, che visse il resto della sua vita in Svizzera.
Con Il grande dittatore (1940) sfidò coraggiosamente il più potente dittatore dell’epoca, Adolf Hitler. Chaplin non era comunista né socialista, era un progressista e pacifista che ha messo in luce le contraddizioni della società statunitense. Benché vivesse negli Stati Uniti non ha mai chiesto la cittadinanza statunitense.
Sì, Frank qui mi ricorda molto Charlot, dentro e fuori…
Per un delizioso momento, la Royal Albert Hall sembrò risplendere di un sorriso avvolgente che univa tutti all’interno delle sue mura. Una follia.
La sala è stata scossa da risate e applausi mentre goffi pinguini (presumibilmente membri della London Philharmonic Orchestra) in completo abito da sera barcollavano follemente sul palco come marionette controllate, ballando insieme. Secondo le parole di Frank Zappa, leader dei Mothers Of Invention, hanno persino arrotolato gli spartiti e suonato lamponi ad alto volume. Come disse freddamente Zappa “Anche la musica può essere divertente”.
Senza dubbio questo debutto dei Mothers in Inghilterra, è stata una delle più grandi esibizioni dal vivo ad aver scosso per lungo tempo questa terra al di qua dell’Atlantico. Le otto Madri sul palco avevano una sala.
Zappa alla chitarra elettrica è una mente simpatica e creativa dietro tutto ciò che fanno i Mothers. Ovviamente vuole portare i Mothers in cima. Il fatto che il gruppo provi per un’intera settimana solo per fare questo spettacolo è la prova che fa sul serio.
“C’è il possente e maestoso organo a canne della Royal Albert Hall” disse freddamente Zappa mentre il pubblico si accalcava. Madre Don balzò dal palco e come una scimmia dispettosa si arrampicò e si sistemò nell’angolo dell’organo. Armeggiò nell’oscurità e ottenne una travolgente ovazione quando trovò l’interruttore della luce e si sistemò.
Zappa si sollevò i calzoni e disse nel microfono: “Suona qualcosa per i ragazzi, Don, suona qualcosa che li entusiasmerà davvero come ‘Louie Louie!’ “.
Ed ecco – fedele alla sua parola – il gigantesco organo a canne della Royal Albert Hall esplose di vita e “Louie Louie”.
Durante la serata pochissime persone avrebbero potuto evitare la scure verbale o musicale di Zappa. I Supremes e “Baby Love” sono stati oggetto di molta ilarità, così anche i Doors e gran parte della società americana, il Flower Power.
Come ha detto un collega: “Sono circa due anni in anticipo”.
(Melody Maker, 30 settembre 1967)
Il titolo di A Pound for a Brown fu ispirato da una scommessa fra Jimmy Carl Black e Bunk Gardner avvenuta a Londra nel 1968 sull’autobus che conduceva i Mothers dall’aeroporto all’hotel. La sfida consisteva nell’esibirsi per una sterlina in un ‘brown out’, cioè nel calarsi pantaloni e mutande e mostrare il sedere, affacciandolo per l’occasione da un finestrino del mezzo pubblico. Gardner, lo sfidato, puntualmente eseguì guadagnandosi la posta in valuta locale.