xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e György Ligeti
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https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc
(La xenocronia NON è uno stile ma una TECNICA di incisione sviluppata già nei primi anni ’60 da Frank Zappa che l’ha utilizzata in vari album.
Tutti possono provare a realizzare una xenocronia anche sovraincidendo random due o più brani o parti di brani, parlato, rumori, ecc. Non bisogna essere geni per riuscirci, basta fare un po’ di pratica e capire ciò che si vuole raccontare trovando la ‘materia prima musicale’ giusta.
Provate anche voi e, mi raccomando, se esce fuori la magia non sentitevi dei geni.
Il genio resta sempre colui che compone musica originale dal nulla. Frank era un genio: creava xenocronie da sue composizioni. Il resto è sperimentazione).
“I Want To Hold Your Hand” (Live al Rainbow Theatre, 10 dicembre 1971) è la canzone che precede l’aggressione.
Quel rumore sordo verso la fine è sempre così inquietante da sentire.
Frank Zappa si stava esibendo in una cover dei Beatles.
I dettagli di cronaca li trovate qui
https://www.youtube.com/watch?v=slC-0WhxKHA&list=PLNIorVgbZlD2tk02qdmIwbllXkKBe3hOG&index=8
https://www.youtube.com/watch?v=9tYlga9ozYY&list=PLNIorVgbZlD2tk02qdmIwbllXkKBe3hOG&index=9
In questa xenocronia ho miscelato diversi brani del concerto al Rainbow Theatre.
Mi chiedo cosa ha provato, pensato e vissuto Frank mentre quel pazzo lo spingeva nella fossa dell’orchestra volando giù, 12 piedi sotto il palco.
Di sicuro, la musica di György Ligeti, uno dei compositori che ha influenzato Zappa, può rendere l’idea…
“Gyorgy Ligeti è un compositore noto soprattutto per la sua musica spaventosa”.
(Frank Zappa, Bugle American, 17 dicembre 1975)
In particolari casi di NDE (Near Death Experience, Esperienza di pre-morte) o di OBE (Out of body Experiences, Esperienza extra corporea), una persona in imminente pericolo di vita o clinicamente morta per alcuni minuti ricorda una serie di impressioni vissute in quel ‘’particolare’’ stato di coscienza.
Queste esperienze contengono diversi elementi presenti in tutte le persone che l’hanno vissuta: c’è quasi sempre una sensazione particolare come la visione di un tunnel, della luce, il rivedere in fotogrammi la propria vita e poi il ritorno cosciente nel proprio corpo.
Chissà, forse in quel momento Frank ha rivisto in fotogrammi e suoni quel concerto…