While You Were Out (dall’album Shut Up And Play Yer Guitar, 1981)
While You Were Art I (1985, Synclavier)
While You Were Art II (dall’album Jazz From Hell, 1986)
“La nostra è un’arte speciale, in uno spazio negato ai sognatori”.
(Frank Zappa)
“Non credo ci dovrebbero essere barriere. Penso che l’arte dovrebbe appartenere a tutte le persone e non solo a poche persone che pensano di essere davvero specialisti o qualcosa del genere”.
(Frank Zappa)
“Visto che molti musicisti scrivono ed eseguono il loro materiale e lo considerano (che vi piaccia o no) la loro Arte, l’imposizione di una censura li stigmatizzerà come individui”.
(Frank Zappa, Statement to Congress, 19 Settembre 1985)
Nell’arte la cosa più importante è la cornice. Nella pittura è letteralmente così, per le arti solo in senso figurato, perché senza quell’utile oggetto non è possibile capire dove finisca l’Arte e dove inizi il Mondo vero.
(Frank Zappa)
“Stiamo tornando ai secoli bui. Qualsiasi Paese che decide che l’economia è più importante dell’arte è in grossi guai. Non c’è motivo per cui quel Paese debba continuare ad esistere. Sono solo la musica, l’arte e le cose belle realizzate che contraddistinguono un Paese e gli conferiscono un’identità nel corso degli eoni”.
“L’antica Grecia è sopravvissuta grazie alle opere d’arte e alle cose belle – anche se viene divorata dall’acido solforico nell’aria – ma chi se ne fotte dell’economia dell’antica Grecia? A nessuno importa. In un modo o nell’altro, sono riusciti a realizzare bellissime statue, bei templi, cose che sono durate, che contano ed anche opere che riguardavano la musica”.
“La vita è una merda senza arte, senza musica. Senza qualcosa di bello, non c’è motivo di essere qui, una società del genere dovrebbe semplicemente morire”.
(Music Exchange, settembre-ottobre 1982)
“Negli Stati Uniti sono disposti ad accettare l’idea secondo cui qualsiasi sostegno all’attività artistica è in qualche modo malsano, quando in realtà se si guardano i numeri economici, è possibile dimostrare che l’investimento nell’arte crea posti di lavoro a vantaggio di persone che non hanno nulla a che fare con l’arte.
Prendiamo, ad esempio, un’area decadente del centro come SoHo a New York. Prima che gli artisti si trasferissero a SoHo, c’erano solo magazzini: era un’area fatiscente. Quindi alcuni artisti si sono trasferiti, hanno dipinto un po’ e poi hanno aperto una galleria, poi qualcuno ha aperto una caffetteria finché non è avvenuto un cambiamento socioculturale con gente che cerca appartamenti nella zona da 3.000 a 5.000 euro al mese.
Lo stesso tipo di scenario si è ripetuto in altre città degli Stati Uniti, ma nessuno lo considera mai. Il risultato di pochi dollari spesi per rendere la vita più facile agli artisti alla fine si traduce in profitti per persone che non sono legate all’arte”. (Best of Guitar Player, 1994)
“Tra vent’anni non credo ci sarà qualcosa che una persona ragionevole potrebbe descrivere come arte. Parlo dell’arte in termini di cose belle e di valore che non vengono realizzate a causa del proprio ego ma solo perché sono belle, solo perché è la cosa giusta da fare. Ci verrà detto cosa è buono e cosa sarà mediocre”.
(Frank Zappa, The Progressive, novembre 1986)
“Per me, l’arte della composizione è l’arte di mettere insieme qualunque cosa. L’imballaggio è in certa misura l’estensione dell’opera stessa”. (Popster, aprile 1978)
La capacità di Frank Zappa di integrare arte bassa e alta in un genere ibrido senza soluzione di continuità è ineguagliabile.
(The San Bernardino Sun, 6 giugno 1989)
Frank ha sempre giocato al limite, lì dove l’arte diventa follia e il letame diventa terreno fertile. O vieni coinvolto nella musica di Zappa o lui non ti vuole, e tu non lo vorrai in nessun modo.
(Sounds, 18 dicembre 1976)
“While You Were Art II” è una composizione di Synclavier pubblicata nell’album Jazz From Hell del 1986, ma le sue origini si estendono ad un assolo di chitarra eseguito alla fine degli anni ’70 nello studio di Frank Zappa e pubblicato nell’LP Shut Up ‘n Play Yer Guitar con il titolo “While You Were Out”. Quella traccia presenta un assolo di Zappa su un vamp lento fornito dal chitarrista Warren Cuccurullo e dal batterista Vinnie Colaiuta; rientra da qualche parte tra “Seven Types of Industrial Pollution” e “Rubber Shirt.”.
Zappa ha trascritto e programmato l’assolo e l’accompagnamento nel Synclavier, trasformando un assolo di chitarra rock in un pezzo classico contemporaneo: “While You Were Art I” (non pubblicato ufficialmente, che apparve nel cofanetto bootleg Apocrypha). Poi ha aggiunto variazioni ottenendo “While You Were Art II”. È divertente scoprire come, pur essendo presenti tutte le note, non sia rimasto nulla dell’atmosfera dell’assolo originale.