Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa & Sprechstimme: talking in pitch inspired by John Lee Hooker

The Dangerous Kitchen (Live al The Pier N.Y.C. 1984)

Dumb All Over (Live Halloween 1981)

“Sono un basso-baritono, ho un’estensione di ottava, non ho un’intonazione perfetta. E’ difficile per me imparare a cantare. Posso parlare in tono, Sprechstimme. Lo faccio da anni e l’ho imparato da John Lee Hooker, non da Arnold Schoenberg”.

(American Eye, 23 ottobre 1974)

Il 21 novembre 1974, in qualità di DJ ospite alla stazione radio WSTM di Chicago, Frank Zappa mandò in onda il brano Dimples di John Lee Hooker.

Una versione di “Who Are The Brain Police?” trovata su Disconnected Synapses si può stilisticamente paragonare a Boogie Chillin’ di John Lee Hooker.

“Lo Sprechstimme è una tecnica attribuita ad Arnold Schoenberg ma sviluppata da John Lee Hooker. C’è pochissima differenza tra la tecnica di Pierrot Lunaire di Schoenberg e la tecnica di I’m A Crawlin King Snake o “I’m Mad With You”.

(FZ, Pop Chronicles, 8 dicembre 1967)

Nel saggio che hai scritto per Guitar Player Magazine, hai detto che, anche se Elmore James suonava sempre lo stesso famoso lick, avevi la sensazione che lo intendesse davvero.

“Sì. Trascende la musica ed entra nei regni del linguaggio. C’è un intero divario folcloristico per le cose accadute allora che sono state corrotte dalla televisione, dalle riviste e dai giornali. Il modo in cui parlano degli anni ’50 tendono ad aderire al lato bianco. Ne sentiamo sempre parlare da persone bianche estremamente di parte che stanno cercando di mantenere commerciale il loro programma o articolo puntando molto sulla sindrome tipo Elvis Presley e su tutti i più ovvi successi di grandi vendite dell’epoca. Ma il meglio di quella musica rimane ancora sconosciuto. Buzoo Chavis! “Paper In My Shoe” di Boozoo Chavis. L’hai sentito? Quel disco è classico. Ha la chitarra più stonata del mondo! Hai presente quel tipo di suono di chitarra ritmica d’altri tempi, con tutti gli acuti tolti? È su uno di quegli album di Rural Blues raccolti su Imperial”.

In molti di quei dischi non è nemmeno fonte di distrazione o stonatura se tutto è stonato. “Se è così stonato trascende! Le cose veramente buone nella vita sono le cose che trascendono. Non è più nemmeno una chitarra; è un suono. Devi ascoltarlo per dire “Che cazzo è?” e quando ti rendi conto che è un chitarrista ritmico a fare quell’affermazione… va oltre il buon gusto ed entra nei regni della religione. Vedi, questo ti mostra le radici in quarti di tono di quel tipo di musica. Non solo John Lee Hooker ha inventato lo sprechstimme, ma Boozoo Chavis ha inventato il rock a quarti di tono. Sai cos’è lo sprechstimme? Schoenberg ha scritto questo famoso pezzo con un ensemble da camera e un soprano donna che canta le ambientazioni di famose poesie astratte. In alcune parti canta, in altre parla in tono. Questa tecnica rivoluzionaria è lo sprechstimme. La notazione mostra la testa della nota sulla linea con l’alterazione e sul gambo c’è una ‘x’, per indicare che parli per metà e canti per metà. Questa era la rabbia dell’inizio del XX secolo. La gente non è a conoscenza dei grandi passi compiuti nel mondo della musica moderna da queste persone di persuasione nera nella prima parte del nostro secolo. Quell’R&B era il migliore…” (Pop & Rock, febbraio 1980)

“Lo sprechstimme è una tecnica attribuita ad Arnold Schonberg… ma non credo l’abbia inventato lui perché è un tipo di stile vocale utilizzato nel blues e in altri tipi di musica etnica. Puoi trovarlo nella musica bulgara dove, invece di cantare esattamente la nota, ne implichi l’altezza, ma in realtà stai parlando. È una via di mezzo”.

“Il mio primo album conteneva “sprechstimme”. Spesso, mi sono semplicemente appropriato del discorso-canzone. Quando una persona canta una parola, l’idea che viene trasmessa trascende la parola perché ci sono moltissimi altri dati collegati alla parola nell’intonazione. Riceve anche i dati sull’altezza con cui viene cantata. In altre parole, la stessa parola con un tono alto significa qualcosa di diverso rispetto a quando viene cantata con un tono basso. Se canti quella parola su una qualsiasi delle note che fanno parte dell’accordo, entra a far parte dello sfondo. Se viene cantata su una nota che non fa parte dell’accordo, attira l’attenzione su di sé e diventa una questione di enfasi. La parola acquisisce una caratteristica extra se la dici per metà e per metà la canti. La rende ancora più 3D”. (Frank Zappa)

(estratto dall’intervista di Bob Marshall del 21-22 ottobre 1988, celebrata come la più grande intervista a Zappa dell’epoca. Le domande sono state preparate da Bob Dobbs. https://www.youtube.com/@bobonzappa )

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