Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa, Stevie’s Spanking – 1981 Halloween Palladium, NY: the sexperience with Laurel Fishman

“Stevie’s Spanking” fa parte dell’album Them or Us (1984). La versione live più cliccata e gettonata è quella del 10 luglio 1982 (concerto a Roma).

“Nel 1981, in uno dei primi tour di Steve Vai, stavamo suonando alla Notre Dame University e si presentò Laurel Fishman. Per uno scherzo del destino, Steve è finito con Laurel nella sua stanza di motel. Si sono impegnati in una varietà di pratiche che hanno coinvolto una spazzola per capelli e Steve sbavava da solo mentre lei lo masturbava”. (Frank Zappa)

“Il suo nome è Stevie Vai ed è un pazzo. Lo scorso novembre, ricordo, aveva bisogno di una sculacciata… Laurel era il suo nome. È venuta a Notre Dame (me l’ha detto proprio l’altra sera. Dovrebbe ringraziarla per la sculacciata). Era grande e morbida…” (estratto dal testo della canzone)

“Dato che conoscevo Laurel da anni, e dal momento che veniva ‘commemorata’ in questa canzone, ho pensato che avrei dovuto almeno farle sapere cosa stavo scrivendo – e che se avesse avuto obiezioni al riguardo avrebbe dovuto dichiararlo. Non solo non aveva obiezioni, ma pensava fosse una buona idea. Ha scritto una liberatoria a mano, insieme ad un elenco di tutti i diversi oggetti con cui era stata “penetrata” dal signor Vai (ad esempio, parti di chitarre, verdure assortite e l’ombrello del batterista)”. (Frank Zappa)

Frank Zappa: Penso che dovresti dire qualcosa sulla tua attrazione per gli oggetti inanimati.

Laurel Fishman: Beh, soddisfano un bisogno e non so come sia iniziato, in realtà, o perché io abbia questa attrazione, ma sento che molti oggetti inanimati – a volte oggetti domestici comuni o membri del regno vegetale – possono essere strumenti di appagamento molto gratificanti. Penso sia ciò che volevi sapere.

FZ: Sì. Giusto. Voglio dire, è abbastanza ovvio, cerchi un appagamento, altrimenti non useresti queste cose.

LF: È vero… Tutto quello che posso dire è: vale la pena provare una volta. Sicuramente c’è qualche “oggetto” in giro per casa verso cui tutti noi, prima o poi, abbiamo provato una sorta di attrazione. Forse è quella spatola che guardi ormai da anni o forse è un martello (in realtà, uno dei miei oggetti preferiti era un martello con manico di gomma nera). Sono oggetti abbastanza comuni che le persone usano quotidianamente… Ho passato molti piacevoli pomeriggi al supermercato che si sono tradotti in piacevoli serate.

FZ: I cristiani possono considerare ’uniche’ certe pratiche…

LF: O chiunque altro, se è per questo.

(estratto dall’autobiografia The Real Frank Zappa Book)

Laurel Fishman è la star di “Stevie’s Spanking” e “We Are Not Alone”.
La si può ascoltare anche in “So Happy” (album Flexable Leftovers di Steve Vai) e anche in “Real Illusion – Reflections”(2005).

Sei ancora amico di Laurel Fishman?
“Oh sì, è la mia migliore amica. Scrive per moltissime riviste. E’ uno dei migliori editor con cui abbia mai lavorato”.

Hai registrato un’intervista con lei (o era Frank) – all’epoca di Stevie’s Spanking? Si parlava di un lungo nastro…

Penso che Frank le abbia parlato di questo…

(estratto da un’intervista a Steve Vai del 4 giugno 1997. L’intervista completa con Steve può essere trovata nel libro Frank Talk: The Inside Stories of Zappa’s Other People – Wumer, UK, 2017)

Il disco solista “Jazz From Hell” fu accusato di fare riferimenti al punto G e alla vagina. “G-Spot Tornado” fu aspramente criticata da Tipper Gore nel 1985 per il suo titolo: la canzone strumentale si beccò il ‘parental advisory’.
Zappa commentò: “E’ come eliminare la forfora con la decapitazione”.
I brani di Frank Zappa contenenti frasi e parole cosiddette ‘oscene’ si sprecano.
In un concerto, Frank arrivò ad elencare tutti gli oggetti da utilizzare per la penetrazione.

Discuti di ogni tipo di pratica sessuale, dalle bambole di gomma al buggery. Non ci sono dei limiti in termini pornografici?
“Non penso si possa parlare di testi pornografici. Guardala da questo punto di vista: se avessi una laurea e andassi nella giungla a studiare il comportamento di qualche tribù insolita, qualunque cosa faccia (pornografica o altro), sarebbe considerata una ricerca seria. Ma non ho una laurea. Tuttavia, sto scrivendo canzoni su varie tribù che esistono nel mio Paese – il loro comportamento e il loro folklore. Questo è quello che fanno ed è così che sono. È antropologia, pura e semplice”.
(da un’intervista del 1991 pubblicata su Mojo novembre 2018)

Nella foto in chiusura del video Laurel Fishman è in compagnia di suo padre e di Steve Vai.

Ci impegniamo al massimo per attribuire il giusto credito di copyright a tutte le foto utilizzate sul nostro sito web. Tuttavia, se ritieni che alcune foto violino il tuo copyright, ti preghiamo di contattarci immediatamente. Rimuoveremo tempestivamente qualsiasi contenuto soggetto a una valida rivendicazione di copyright.