
CREARE MUSICA COL PENSIERO, IL SUONO DELLA MENTE…
Edgar Varèse, che ha fortemente ispirato Frank Zappa, disse:
“La musica per vivere e vibrare ha bisogno di nuovi modi di espressione. Sogno strumenti che obbediscano al pensiero”
STRUMENTI CHE OBBEDISCANO AL PENSIERO.
L’UTOPIA DI ZAPPA?
La prima cosa che mi viene in mente è il Synclavier ma…
Forse, Zappa sognava di tradurre in suono il momento esatto in cui la mente irrazionale incontra l’ispirazione con un apparecchio in grado di registrarlo?
Nessuno può saperlo, ma è probabile.
Oggi esiste Encefalophone, uno strumento musicale controllato dai pensieri che non necessita di alcun tipo di movimento.
L’Encefalophone raccoglie i segnali del cervello attraverso una cuffia con elettrodi pre-montati che trasforma segnali specifici in note musicali. L’invenzione è connessa con un sintetizzatore, che consente all’utente di creare musica usando un’ampia varietà di suoni di strumenti musicali.
L’ Encefalophone si basa su BCI (Brain Computer Interface), interfaccia non invasiva che collega il cervello ad un computer; il dispositivo esterno riceve comandi direttamente dall’elettroencefalografo, che misura l’attività elettrica del cervello. Gli scienziati iniziarono a convertire questi segnali in suoni negli anni Trenta e, successivamente, in musica negli anni Sessanta. Ma questi metodi erano ancora difficili da controllare e non erano facilmente accessibili agli utenti non specializzati.
Ma la questione è un’altra.
Registrare suoni pensati dalla mente razionalmente o ricevuti a livello inconscio dalla Musa?
Quella che Frank chiamava la Grande Nota, fonte di ogni vibrazione.