Frank Zappa's mustache - Music is the Best

Frank Zappa, The Chrome-Plated Megaphone of Destiny: the absurdity of life, review

The Chrome-Plated Megaphone of Destiny (1984, UMRK Remix)

Con i suoi collage sonori astratti e le vocalizzazioni insolite, The Chrome-Plated Megaphone of Destiny può essere visto come un commento sulla natura arbitraria della vita: scoppi di risate nascono dal senso dell’assurdità. Risate non di gioia: è un mix di umorismo, derisione e sottotono maniacale. L’uso intenzionale di colpi di tosse e suoni vocali non convenzionali evidenzia gli elementi incontrollabili e inaspettati della vita. La ripetizione di frasi come “Arbitrario!” e “AH HA HA HA HA” crea un senso di caos e imprevedibilità. Amplifica la sensazione di assurdità; gli eventi casuali della vita sono irrazionali e spesso fuori dal nostro controllo.
Il ‘megafono’, che amplifica e proietta la voce, potrebbe rappresentare il tentativo di Zappa di trasmettere una verità attraverso il suo strano messaggio. La qualità ‘cromata’ potrebbe evidenziare la superficialità del messaggio stesso o la facilità con cui può essere distorto o frainteso. Forse…

Nelle note di copertina dell’album “We’re Only In It for the Money” Zappa ordina ai suoi fan di leggere “Nella colonia penale” di Franz Kafka (titolo originale del libro: In der Strafkolonie ) prima di ascoltare questo brano.
Il titolo stesso prende il nome dal piccolo foro circolare per il vento trovato al posto dei genitali sulle comuni bambole giocattolo. Decideva se la tua bambola era femmina o maschio: quindi, secondo Zappa, era il “megafono cromato del destino”. Verso la fine di un’intervista mai pubblicata rilasciata a Baltimora nel 1985, Zappa spiega la stessa storia e poi aggiunge il messaggio del brano: “Cosa pensi che accada all’immaginazione di un bambino quando scopre finalmente che su un essere umano quel piccolo cromo non c’è? Sapete, è una grande svolta il fatto che ora stiano mettendo dei piccoli pezzi di plastica su alcuni di loro. Questo è “Il megafono cromato del destino”: ciò che non sai può farti del male…”.

Cos’è il megafono cromato del destino? Il “megafono” è una protesi della voce, un’estensione del corpo che delimita l’esterno della voce, la sua natura intersoggettiva, l’amplificazione di una voce ‘megafonica’ rivolta ad un gruppo, ad un pubblico, un modulo di trasmissione. Può essere il microfono di Frank che denuncia ciò che non va nella società. Può essere anche la trasmissione di leggi e regole decise per tutti dalla società.
Perché Zappa, spesso e volentieri, ha scelto il cromo per i testi delle sue canzoni?
Diversi oggetti nei suoi brani sono realizzati in cromo. Il “medaglione della pace cromato con infradito in pelle resistente” di Magic Fingers, il “cucchiaio cromato sovradimensionato” di Muffin Man, la “dinette cromata” di Sofa 2 e Ya Hozna, la “piccola macchina cromata” di Sy Borg, il “salvadanaio cromato” in A Token of my Extreme, “la plastica tutta fusa e anche il cromo…” in Who Are the Brain Police”, gli “ornamenti in stoffa corta e flaccida per il collo con i loro attacchi a scatto cromati nascosti” in Packard Goose. E poi “guarda il cromo, senti il cromo…” canta in Stick It Out.
Oltre ad avere proprietà magnetiche uniche, il cromo è altamente resistente all’ossidazione, è noto per la sua elevata resistenza alla corrosione e per la sua durezza. Unito all’acciaio il cromo forma l’acciaio inossidabile.
Tutti noi dobbiamo resistere come il cromo? Siamo limitati e condizionati da circostanze e forze esterne ma, allo stesso tempo, dobbiamo vivere con gioia, dando un significato ad ogni cosa anche in mezzo al caos. Forse…

Di sicuro, Frank Zappa la pensava come gli esponenti della Patafisica: la vita è assurda ed è grottesco prenderla sul serio. Il Patafisico accetta l’assurdità della vita considerandola come una questione naturale.
“Per me l’assurdità è l’unica realtà” (Frank Zappa).
La musica di Zappa è volutamente dissonante, i suoni sconvolgenti, talvolta insopportabili, i ritmi esasperanti. E’ il teatro dell’assurdo. Zappa vuole far uscire dal torpore l’ascoltatore, renderlo consapevole dell’assurdità del mondo. Il suo teatro dell’assurdo ha un significato sociologico.
Zappa è stato definito un neo-dadaista ma è molto più vicino ad Alfred Jarry e al College of Pataphysicians: c’è un filo diretto con “Ubu Roi” di Jarry ed il teatro assurdo francese anni Cinquanta.

The Chrome Plated Megaphone Of Destiny è un pezzo d’avanguardia cacofonica che fonde Varese, Cage e Zappa e che culmina in un esercizio di trattamento in studio della risata, è un’orrenda premonizione sulla società tecnologica del futuro.
(Piero Scaruffi)

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