Underground Freak-Out Music (You Can’t Do That On Stage Anymore, Vol. 5, 1992)
In copertina un capolavoro di Tanino Liberatore (pubblicato nel gruppo il 3 settembre 2022)
“Il mainstream viene da te, ma tu devi andare nell’underground” (Frank Zappa)
Frank Zappa è il padre del rock underground ‘no commercial potential’. I Mothers of Invention, band che Zappa formò nel 1965, erano più o meno l’unica forma di musica underground in America.
Zappa guidava i Mothers in esibizioni dal vivo anarchiche che attiravano il pubblico, vendicandosi del consumismo delle case discografiche, prendendo in giro i meccanismi per creare star dell’epoca e reclutando i suoi fan con la promozione dei suoi album nelle ultime pagine dei fumetti.
I critici avrebbero potuto definire la sua musica inascoltabile ma l’importanza di Zappa come anticonformista musicale e autore di satire sociali non è mai stata messa in discussione. L’uscita del primo album dei Mothers nel 1966, Freak Out, ha segnato la nascita del rock alternativo. All’epoca, quando qualsiasi rocker degno di questo nome si scagliava contro “l’establishment”, Zappa stava facendo l’impensabile: prendeva regolarmente e spietatamente in giro la controcultura. “Flower Power fa schifo!” proclamava una voce nell’album dei Mothers del 1967 We’re Only in It for the Money, registrato all’apice del movimento hippie e confezionato in una custodia apribile che parodiava senza pietà la copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles.
L’inclinazione per l’umorismo volgare, a volte infantile, sessuale, e gli arrangiamenti eccessivamente elaborati facevano parte del suo spirito underground.
Zappa fu anche il primo magnate dell’indie rock, ha fondato e gestito tre case discografiche indipendenti.
La sua musica che fondeva i più disparati generi musicali non divenne mai mainstream, ma l’arguzia acida di Zappa e la sua capacità di suscitare polemiche lo hanno tenuto al centro dell’attenzione. Ha sfidato costantemente le convenzioni denunciando le varie forme di ipocrisia nella società.
Underground è traducibile con ‘quasi universalmente censurato’, rifiutato anche dalle radio che si proclamano paladine del ‘suono giovane’.
Zappa l’irriducibile si è sempre rifiutato di cambiare i suoi testi e il suo atteggiamento.
Nel 1968 stava succedendo qualcosa nella scena musicale ma nessuno sembrava esattamente cosa. Forse perché nessuno ancora sapeva bene cosa fosse l’Underground. Anche il ‘portavoce non ufficiale’ dell’Underground, Frank Zappa, faticava a descrivere questo termine nebuloso.
“Beh, non lo so. Durante la guerra ‘underground’ si riferiva a qualcuno coinvolto nella resistenza. Ora immagino significhi qualcuno che risulta ripugnante” dichiarò Zappa all’epoca.
Attraverso parole, azioni e apparenze, Frank Zappa e i Mothers of Invention esprimevano la corrente sotterranea di protesta della loro generazione. La satira del gruppo ridicolizzava l’ipocrisia e le debolezze della società e forse, per molte persone anziane, tutto questo risultava ripugnante. L’immagine anti-establishment non è mai stata particolarmente apprezzata dal segmento più anziano della popolazione.
“Molti gruppi underground non si preoccupano di fare un disco di successo. Sono interessati solo all’espressione artistica. I suoni underground sono grezzi. Ma il settore musicale non dovrebbe dimenticarsi che quella musica suona così a causa dell’ambiente in cui vivono i ragazzi, che sono persone differenti. Alcuni hanno corpi alterati chimicamente e si dedicano a passatempi che risulterebbero decisamente estranei ai dirigenti discografici. Concepiscono la musica come una forma d’arte. La maggioranza degli addetti ai lavori non sa nulla di musica, cerca solo la potenzialità commerciale. Il valore artistico dovrebbe interessarvi. Definite rumore la nostra musica, però non vi prendete la briga di guardare oltre, di capire gli accordi o i fraseggi. Non capite la musica underground – c’è sicuramente un gap generazionale musicale. Questo gap è, da parte degli adulti, una manifestazione di paura. Hanno la sensazione che i giovani ce l’abbiano con loro e questo influenza il modo in cui le case discografiche trattano i gruppi underground. Non ci apprezzano o non ci capiscono. Non esistono corsi di musica underground. In realtà i gruppi utilizzano tecniche che nei conservatori sono proibite nelle composizioni perché non suonano bene. Le quinte parallele e le ottave parallele sono un’esperienza sonora commovente. Nonostante i conservatori, molti gruppi pop ne fa abbondante uso.
Le case discografiche devono imparare a capire la nuova musica. Fino ad oggi, ancora non apprezzano i gruppi o non li capiscono. Esiste però una via d’uscita. I loro dirigenti potrebbero scendere nei sotterranei psichedelici e sudare insieme ai ragazzi”.
(FZ, Record Mirror, gennaio 1970)

Frank Zappa, una delle figure di spicco della musica underground, è stato un pioniere nell’uso di strumenti amplificati e modificati elettronicamente. E’ accreditato per aver avviato gran parte del lavoro teorico di base che ha influenzato la progettazione di molti dispositivi elettro-musicali fabbricati commercialmente.
Frank voleva qualcosa che il suo pubblico non poteva dargli. Voleva essere compreso come compositore e musicista, non come “esecutore pop”.
Le persone andavano a vedere i Mothers più per la loro immagine che per la loro musica. Volevano uno spettacolo, non essere esposti a una forma musicale che era molto in anticipo sui tempi. Ridere dei Mothers era la cosa alla moda da fare. I Mothers sono passati dall’arena degli spettacoli perché il pubblico di Zappa si aspettava che recitasse la parte dell’iconoclasta piuttosto che esserlo.
(The Echo, aprile 1970)