
(Il padre di Zappa lavorava all’Arsenale di Edgewood, una base statunitense per i gas tossici e la guerra batteriologica).
Ogni componente della famiglia aveva una maschera antigas in caso di incidente. Avendogli chiesto se ci fosse stato qualcosa di quei giorni che potrebbe aver influenzato il ragazzo la cui testa venne irrevocabilmente indirizzata verso strani suoni quando ascoltò per la prima volta “Ionization” di Edgar Varèse, Zappa mi risponde: “C’era questo fossato nel cortile, non c’era mai acqua normale lì dentro. Era sempre una strana merda bianco latte che non sapevamo cosa fosse. Chissà, forse è stato questo!”.
(FZ, tratto dall’articolo Zappin! di Gary Steel, Ciao 2001 – 3 settembre 1991)