xenocronia realizzata da Roxa con musiche di Frank Zappa e Charles Ives
(sembra non partire mai, resta sospesa in attesa che qualcosa succeda… snervante ma mi piace…)
FAIR USE
https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD1eJlE31TCypMf1eLhjcfBc
https://www.youtube.com/playlist?list=PLNIorVgbZlD3JTM39Rx93zM66ZLZS4gCu
Ho trovato una mappa con i vari collegamenti di brani e album secondo la CC (Conceptual Continuity ovvero Continuità Concettuale) teorizzata ed applicata costantemente da Frank Zappa.
Inizio a caso con Didja Get Any Onya (Weasels Ripped My Flesh, 1970) i cui collegamenti (connections) sono:
– Charles Ives (You Can’t Do That On Stage Anymore, Vol. 5 1992 + 2 versioni live a The Rockpile di Toronto, ON, Canada, 24 maggio 1969 e 23 febbraio 1969)
– The Mammy Nuns (Thing-Fish, 1984)
– Weasels ripped my Flesh (dall’omonimo album del 1970).
Non aggiungo nulla (tranne uno ‘Scherzo’ di Charles Ives) ai collegamenti dei vari brani che andrò a mixare, altrimenti questa serie FZ Connection non avrebbe senso.
La mappa che ho trovato è stata faticosamente realizzata da Cameron Piko.
Ciò che Frank Zappa ha definito Continuità Concettuale (o Progetto/Oggetto) rivela che tutti i suoi sforzi artistici sono collegati tra loro in qualche modo o per un semplice dettaglio. Questo concetto deriva, molto probabilmente, dalla sua teoria della Big Note citata per la prima volta nell’album Lumpy Gravy (1967). Come per la teoria del Big Bang, quella della Grande Nota postula che l’universo sia stato creato con una nota iniziale. Tutto ciò che vediamo e sentiamo altro non è che l’insieme delle vibrazioni sonore derivanti da quella nota iniziale. In poche parole, tutto è sonoramente collegato.
“Progetto/Oggetto è un termine che ho usato per descrivere il concetto generale del mio lavoro in vari media. Ogni progetto (in qualsiasi ambito) o intervista ad esso collegata fa parte di un oggetto più grande per il quale non esiste un “nome tecnico”. Pensate al materiale di collegamento nel Progetto/Oggetto in questo modo: uno scrittore inventa un personaggio. Se il personaggio funziona assume una vita propria. Perché dovrebbe andare ad una sola festa? Potrebbe spuntare in qualsiasi momento in un romanzo futuro. In questo progetto potresti trovare un barboncino qui, un pompino lì, ecc., ecc. Tuttavia, non sono ossessionato dai barboncini o dai pompini: parole insignificanti che, insieme ad immagini pittoriche e temi melodici, ricorrono in tutti gli album, interviste, film, video senza nessun altro motivo se non quello di unificare la collezione” (Frank Zappa).
Acquistando un album a caso di Zappa potresti cadere in un campo minato di testi criptici e autoreferenziali di altri album, temi strani che rivelano la loro importanza solo in lavori futuri o persino brani musicali che hanno avuto origine da un lavoro di 20 anni prima.
Nella sua mappa interattiva, Cameron Piko traccia la Continuità Concettuale di ben 63 album di Zappa che vanno dal 1966 al 1996: ha esaminato tutti i brani mappando i collegamenti tra le varie canzoni.
Per quanto il Progetto/Oggetto debba essere, appunto ‘oggettivo’, ciò che rende la continuità concettuale è incredibilmente soggettiva: ognuno di noi traccia la propria linea in un punto diverso. Cameron Piko ha sentito la necessità di tracciare una rappresentazione grafica della continuità di Frank attraverso la sua mappa. Arrangiamenti diversi delle canzoni di Zappa forniscono nuovi indizi di continuità alla traccia. Si tratta di un lavoro enorme che rivela davvero quanto Frank abbia agito come documentarista nel corso della sua carriera.
Nella citazione iniziale, Zappa definisce tutto il suo Progetto/Oggetto ‘ugualmente insignificante’. La sua unica ragione d’essere è legittimare la mitologia autocostruita. Nella sinossi di “Them Or Us: The Book”, Zappa pone la domanda “Come si incastrano tutte queste cose che non hanno nulla a che fare l’una con l’altra, formando un’assurdità più grande?”. E’ proprio riconoscendo l’assurdità dell’intera impresa che tutto inizia a funzionare. Collegare i pompini ai barboncini ed al musicista jazz Eric Dolphy è un’impresa molto sciocca e inutile. Eppure, la sua inutilità è il suo stesso punto. È l’espressione più pura delle tendenze dadaiste di Zappa. L’acronimo della creazione di Zappa inizia ad avere senso. AAAFNRAA: Anything Anytime Anyplace For No Reason At All.
Nonostante la presunta “insensatezza” di questo ‘piano’, la dedizione di Zappa a questo quadro di continuità concettuale è ambiziosa.
Altri siti hanno cercato di tracciare mappe interattive e non interattive del Progetto/Oggetto di Frank, tra cui Zappa Wiki Jawaka, Globalia, Arf.ru, Zappateers ma quello di Cameron Piko sembra il più ricco e completo.