
David Ocker, copista e collaboratore di Frank Zappa, si stupì nel sentirgli pronunciare il nome dell’alchimista Fulcanelli alla domanda su quale personaggio storico avrebbe voluto incontrare (intervista online pubblicata sul newsgroup alt.fran.frank-zappa nel 1994). Segno che l’universo zappiano comprendeva anche una particolare attrazione per l’esoterismo. “But who was Fulcanelli?” (Ma chi era Fulcanelli?) è un brano completamente strumentale con un complesso ed imprevedibile assolo di chitarra nel tipico stile Zappiano. Fulcanelli era lo pseudonimo di un famoso e misterioso alchimista, mai identificato con certezza, autore di importanti testi di riferimento per l’ermetismo che trattano del simbolismo presente nelle antiche costruzioni gotiche. Resta un mistero come dalle corde metalliche di una chitarra attraversata dall’elettricità possano venir fuori melodie così cariche di oro musicale. Puoi comprare la stessa chitarra con le stesse corde e la stessa corrente, ma il segreto dell’Oro, la Pietra Filosofale, resta sempre e soltanto nell’essenza dell’Artista.
Il segreto di Fulcanelli può essere rivelato soltanto passando attraverso le quattro fasi alchemiche. Zappa, alchimista del rumore elettrico, trasmuta in oro l’assolo di St. Etienne.
Nelle “Dimore Filosofali” Fulcanelli scrive che “Il mercurio comune è il risultato della Natura e Dio ha impedito all’uomo di penetrarne il mistero, mentre il Mercurio dei saggi è prodotto da un artista che, seguendo le leggi naturali, sa ciò che vuole ottenere”.
Frank è cresciuto con il mercurio e una maschera antigas…
Il lato esoterico di Frank Zappa è sicuramente da approfondire…