
“La mia musica è un’estensione diretta del mio stile di vita. Cerco di mantenerla strettamente correlata al modo in cui penso quando sono fuori dal palco, non importa quale sia la musica. Per suonarla in modo naturale, deve essere abbastanza simile a come mi sento quando sono fuori dal palco. Sarebbe difficile dover fabbricare qualcosa di apertamente folle e di diverso da ciò che è fuori dal palco, e poi salire lassù e farlo esplodere improvvisamente. Sai, è uno shock culturale!”
(Down Beat, 1971 Yearbook)